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Legge Lorenzin, partono i decreti attuativi: tutte le novità per i professionisti sanitari

19/03/2018

Legge Lorenzin, partono i decreti attuativi: tutte le novità per i professionisti sanitari

Approvata in Parlamento a fine legislatura lo scorso 22 dicembre, e promulgata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Legge Lorenzin che riforma le professioni sanitarie ha vissuto, durante il mese di Marzo, un’accelerata sui decreti attuativi.

Sono recenti le firme dei primi due decreti attuativi, su 19 previsti per la completa attuazione della legge. Ad oggi sono stati avviati l’istituzione degli Albi per 17 professioni sanitarie, finora non regolamentate, e la disciplina delle procedure elettorali degli Ordini.

Questi sono solo alcuni degli aspetti più rilevanti della nuova legge che spaziano dalla riforma degli ordini professionali, all’istituzione di nuove professioni sanitarie, passando per la regolamentazione delle sperimentazioni cliniche dei farmaci e la diffusione della medicina di genere. Apertura verso le professioni del futuro, aumento delle sanzioni per chi esercita abusivamente la professione – fino a 5 anni di carcere e 75mila euro di multa -, più tutele per i pazienti ricoverati in ospedali pubblici e privati. Ma vediamo nel dettaglio alcuni di questi aspetti.

La legge revisiona gli ordini delle professioni sanitarie, degli albi nazionali e delle federazioni nazionali. I nuovi profili professionali, individuati seguendo una procedura standard specifica, dovranno essere riconosciuti in sede di recepimento di direttive comunitarie o per iniziativa dello Stato o delle Regioni.
Le 22 professioni sanitarie riconosciute avranno un proprio Ordine di riferimento. La legge introduce tre nuovi Ordini: Infermieri, Ostetriche e Tecnici di Radiologia. Previsto un Ordine specifico anche per i Fisioterapisti. Viene istituita anche l’area delle professioni sociosanitarie, oltre i profili professionali di operatore sociosanitario e le professioni di assistente sociale, di sociologo e di educatore professionale.
L’osteopata e il chiropratico vengono inseriti nell’ambito delle professioni sanitarie insieme a quelle tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. La norma trasferisce il controllo e la vigilanza sulle professioni di chimici, fisici, biologi e psicologi, e relativi ordini, dal ministero della Giustizia al ministero della Salute.

Viene introdotto l’obbligo di accreditamento per i centri autorizzati per qualsiasi fase di sperimentazione, rafforzando quella in campo pediatrico e incentivando la differenziazione di approcci e trattamenti per la “medicina di genere”, dal momento che le terapie non rispondono allo stesso modo su uomini e donne. Parte, infatti, il piano per la diffusione della medicina di genere, tema a cui siamo particolarmente attenti dal punto di vista della formazione ECM, attraverso «divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie inerenti la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e la cura basate sulle differenze derivanti dal sesso e dal genere, al fine di garantire la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale (SSN) in modo omogeneo sul territorio nazionale». Vengono inoltre ridotti da 100 a 40 i Comitati etici territoriali, quelli che devono autorizzare l’utilizzo dei medicinali ancora sperimentali in corsia.

La Legge Lorenzin agisce anche sul reato di “esercizio abusivo delle professioni” in genere, modificando l’art. 348 del codice penale con l’aggravante della professione sanitaria. La pena va da sei mesi a tre anni, ma se l’omicidio colposo è commesso da chi ha esercitato abusivamente la professione medica o sanitaria scatta la reclusione da tre a dieci anni. Introdotta l’aggravante, a tutela dei pazienti, anche per i reati commessi contro persone ricoverate presso strutture sanitarie o strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, sia pubbliche che private.