Buona parte della nostra vita e tutto ciò che ruota intorno ad essa si svolge sul web.
I motivi sono semplici ed evidenti, ma è bene riportare dei dati precisi che possono consolidare la consapevolezza che di fronte ad una popolazione italiana in lieve diminuzione (- 0,2%) aumenta quella connessa ad internet (+1,7%) sia sul web che sulle piattaforme social (+4,3% ovvero in totale 43milioni di persone su 51 milioni su internet, soltanto in Italia). Secondo quanto riportato dal report di We Are Social, aggiornato ad oggi, proprio in tema di ricerca di informazioni, si registra che: più di una persona su 5 utilizza assistenti vocali almeno ogni settimana; quasi una persona su 3 cerca informazioni su brand, prodotti o servizi sui social media; quasi una persona su 4 utilizza strumenti per la ricerca per immagini da mobile almeno su base mensile; quasi 3 su 10 utilizzano mensilmente strumenti di traduzione online.
In un mercato che è, quindi, in continua evoluzione e sempre più condizionato dal modo di comunicare tramite il web, le imprese e i professionisti sono costantemente messi alla prova e necessitano di proporsi in modo innovativo e di elaborare strategie vincenti che riescano ad esprimere al meglio le potenzialità.
La web reputation è quindi da costruire attraverso un percorso di narrazione e disseminazione dei contenuti, degli scopi, dei principi della propria azienda in modo tale da offrire ai possibili clienti - e in generale ai fruitori di internet - non un semplice prodotto, ma una vera e propria esperienza. Si tratta, quindi, di un approccio volto a generare una cultura aziendale dalla quale deve nascere una ragione di piena soddisfazione per l’utente.
Reputazione e web reputation: le definizioni
Sia che si parli di reputazione tout court sia che la si indichi come web reputation, ciò che è necessario intendere è che si parla della persona. Secondo il dizionario giuridico, per reputazione si intende il credito sociale, la considerazione di cui gode un soggetto nella società civile in cui vive e opera. Il diritto alla reputazione è un vero e proprio diritto soggettivo, la cui lesione comporta il diritto al risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. e la tutela penale prevista e punita ex art. 595 c.p. per il reato di diffamazione. A questa definizione si affianca quella della reputazione online, o sul web o web reputation che si definisce come il credito sociale e la considerazione del soggetto interessato che è il risultato dell’attività di raccolta e monitoraggio di quanto viene detto o pubblicato online e l’analisi di come viene detto e percepito dal pubblico. Può afferire ad una persona fisica, ma anche ad un prodotto, servizio, progetto o evento. La percezione che viene recepita dall’utente incide inevitabilmente sull’attività svolta e – se si tratta di una persona – anche sul suo modo di vivere ed agire. Ogni tipo di web reputation ha caratteristiche intrinseche legate in maniera indiscussa al soggetto di riferimento. Se, infatti, la reputazione online di una persona fisica è il frutto esclusivamente delle attività compiute dalla stessa e dalle eventuali opinioni espresse dagli altri utenti, gli elementi che vanno ad incidere sulla reputazione online di una persona giuridica riguardano anche altri aspetti. Si pensi, ad esempio, ai comportamenti tenuti online da soggetti terzi, come potrebbero essere per esempio i dipendenti dell’azienda, che, sebbene soggetti diversi, sono comunque legati al brand stesso e con le loro attività possono andare ad incidere sulla reputazione aziendale.La web reputation sfugge al controllo dell’interessato in maniera più facile rispetto alla reputazione magistralmente intesa e necessita di maggiore attenzione per una tutela efficace e prudente.