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Come sono collegate responsabilità professionale e obbligo ECM?

05/06/2018

Come sono collegate responsabilità professionale e obbligo ECM?

L’equazione ha una soluzione semplice: il medico in regola con l’obbligo ECM corre meno rischi in caso di contenziosi e paga meno per l’assicurazione.

Il mancato aggiornamento può costituire un elemento critico, in caso di contenzioso, di eventuali profili di responsabilità professionale. Inoltre, anche i costi assicurativi rischiano di essere molto più salati per gli inadempienti.

La legge Gelli sulla responsabilità medico-sanitaria ha compiuto il suo primo anno di vita e, in attesa degli ultimi decreti attuativi che ne chiuderanno definitivamente il perimetro, l’aggiornamento professionale è lo snodo centrale della normativa. È lo stesso articolo 3, infatti, a prevedere l’individuazione di idonee misure per la prevenzione e la gestione dell’errore sanitario e il monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure, nonché per la formazione e l’aggiornamento del personale esercente le professioni sanitarie.

L’ultimo triennio formativo ECM si è concluso con solo il 54% dei medici in regola (dati CoGeAPS); sebbene i numeri siano in crescita, di fatto, quasi la metà dei camici bianchi risulta ancora inadempiente. Al di là del dovere deontologico e alla luce del nuovo dettato normativo, il mancato aggiornamento ECM si profila come possibile elemento negativo nell’accertamento della responsabilità professionale, in caso di contenzioso. Un’eventualità tutt’altro che remota visto che, secondo gli ultimi dati dell’Associazione nazionale imprese assicuratrici (Ania), solo nel 2016 si sono registrate oltre 15mila denunce di sinistri in ambito sanitario.

Ed è proprio in ambito assicurativo che la formazione ECM gioca un ruolo sempre più fondamentale per quanto riguarda la stipula e i costi delle polizze. La Legge Gelli, infatti, ha introdotto l’obbligo della copertura assicurativa della responsabilità professionale per colpa grave, e le compagnie potrebbero contestare eventuali casistiche collegabili alla mancata formazione, oppure determinare costi più elevati per quanti non sono in regola con i crediti ECM, proprio in virtù del maggior rischio di errore. D’altro canto, invece, chi ha adempiuto all’obbligo formativo ha la concreta prospettiva di vedersi riconosciuti sconti sui premi assicurativi, infatti già diverse compagnie dichiarano di essere al lavoro in questo senso.
In un contesto così delineato, il medico che adempie all’obbligo ECM tutela sé stesso, la propria professione e, dato da non sottovalutare, anche il proprio portafoglio.

È fondamentale quindi che i professionisti sanitari siano ligi nell’aggiornarsi, sfruttando anche le innovative modalità previste dalla Formazione a Distanza, che permettono di coniugare i ritmi frenetici del loro lavoro con la sempre più pressante esigenza di essere in regola con il programma di Educazione Continua in Medicina.