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Migliorare noi stessi attraverso la Filmterapia

04/05/2021

Migliorare noi stessi attraverso la Filmterapia

Contributo a cura della Dottoressa Monica Calderaro, criminologa, grafologa forense, laureata in psicologia ad indirizzo clinico e responsabile scientifica del corso di formazione ECM  “Filmtherapy: l’uso dello strumento filmico come mezzo di introspezione“.


Che cos’è la Filmtherapy?

Si tratta della prescrizione di un determinato film in funzione dei bisogni del singolo, in relazione alle particolari necessità psicologico-esistenziali dell’eventuale specifico momento di disagio che una persona può attraversare e quindi di ricerca verso soluzioni alternative più funzionali rispetto a quelle utilizzate fino a quel momento, a vantaggio di un miglioramento personale per ciò che riguarda determinati vissuti che possono caratterizzarlo, dal rapporto di coppia, a quello di famiglia, individuale, ecc…, dove l’uso del film può rivelarsi un fertile strumento di supporto psicologico per la propria positiva evoluzione individuale, senza comunque sostituirsi alla psicoterapia.

Da dove nasce la Filmtherapy?

Nasce in occasione di un progetto condotto in più strutture, da quelle carcerarie a quelle ospedaliere ed altri contesti ancora, e che si è sviluppato grazie ad uno studio rivolto alla ricerca su come condurre un determinato tipo di soggetto problematico, non necessariamente paziente psichiatrico e/o detenuto, a sviluppare una migliore risolutività e capacità di reazione ad un determinato vissuto, che il mezzo filmico riesce molto meglio a produrre grazie alla efficace forza delle immagini, ivi inclusi una particolare musica di sottofondo, scelta dei dialoghi, colori che accompagnano il messaggio che il regista intende trasferire al pubblico, idonea caratterizzazione dei personaggi ed altro ancora, riuscendo a fornire maggiori ripercussioni emotive, veicolando così, a seconda del singolo film e delle singole necessità, vissuti di forza, di fiducia in se stessi e più agevoli risoluzioni nella delicata prospettiva della gestione, per esempio, della educazione dei figli e più idonee modalità comunicative con gli stessi, alla migliore interpretazione del quotidiano nella vita di coppia, individuale e così via.

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I risultati sono stati incoraggianti proprio grazie alla risposta da parte di un vasto campione di soggetti sottoposti al progetto, che in diversi anni ha prodotto riscontri positivi, non già nei pazienti psichiatrici e detenuti sottoposti alla ricerca, ma verso tutte quelle persone che in qualche modo sono alla ricerca di una strategia operativa utile e che almeno in una fase sia pur preliminare, possono riuscire a sbloccarsi emotivamente e ad aprirsi verso nuove piste comportamentali a cui potersi ispirare.

Il metodo viene portato avanti con necessari aggiornamenti ed estensioni, in grado di ampliare la sperimentazione stessa, con anche l’aggiunta di alcune serie tv.
In questo particolare momento storico legato alla situazione di emergenza sanitaria, la filmtherapy ancor più si rivela essere in molti casi un elemento vincente su tra gli altri, in particolare se pensiamo a vissuti quali:

  • gestione dell’ansia e delle situazioni stressanti
  • evitamento dei fenomeni legati alle dipendenze di varia natura
  • scarico delle emozioni
  • sviluppo delle capacità critiche
  • problem solving
  • la capacità di adattamento a diverse situazioni
  • potenziamento dell’autostima
  • aumento delle proprie potenzialità e delle proprie relazioni socio affettive etc…

Approfondisci il tema con il corso di formazione ECM Filmtherapy: l’uso dello strumento filmico come mezzo di introspezione” disponibile nel nostro catalogo corsi FAD per medici e operatori sanitari.