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Proroga crediti ECM in scadenza: come fare per ottenere fino a 75 crediti

17/11/2017

Proroga crediti ECM in scadenza: come fare per ottenere fino a 75 crediti

La medicina è una delle discipline che cambiano più velocemente. Sapere di poter contare su medici costantemente aggiornati, in possesso di tutti i crediti ECM e al passo con le novità scientifiche e tecnologiche, consente a migliaia di pazienti di dormire sonni tranquilli.

L’aggiornamento professionale tuttavia non è solo un dovere deontologico, ma è anche un obbligo legale: tutti i medici infatti devono partecipare a convegni e corsi formativi per raccogliere, ogni tre anni, 150 crediti del programma ECM (Educazione Continua in Medicina).

Allo scadere del triennio 2014-2016, tuttavia, è stata concessa una proroga di un anno per permettere a tutti i camici bianchi di raggiungere il numero di crediti richiesto. La proroga scadrà il prossimo 31 dicembre: mancano quindi pochissime settimane per poterne approfittare. Ma chi può farlo? La delibera della Commissione chiarisce che possono avvalersi della prorogatio coloro che al 31 dicembre 2016 avevano conseguito almeno 75 crediti ECM e a cui, quindi, mancava meno del 50% dei crediti.

Ma come acquisire gli ECM mancanti? Le modalità di acquisizione oggi sono molte e differenziate tra loro: dalla partecipazione ai tradizionali congressi e convegni residenziali, ai corsi FAD (Formazione A Distanza), che consentono ai medici, sempre più impegnati, di conciliare più facilmente i tanti doveri della vita quotidiana con l’obbligo della formazione. La possibilità di seguire le lezioni comodamente da casa, e nel momento che ognuno ritiene più comodo, è infatti sempre più apprezzata dalla categoria. Il Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, in partnership con Consulcesi Club, offre un catalogo di oltre 150 corsi FAD sempre aggiornati e divisi per specializzazione.

Ma cosa succederà a chi non risulterà in regola con i crediti ECM? I rischi sono tanti: il raggiungimento degli obiettivi posti dall’obbligo formativo determina, nello specifico, gli scatti contrattuali dopo 5 e 15 anni oltre alla selezione e la valutazione dei dirigenti di strutture complesse. Ma non solo. Chi non è in regola rischia, infatti, l’estromissione dall’Albo dei Medici Competenti e di non poter ricoprire determinati incarichi in Enti pubblici e nel privato accreditato.
Inoltre, gli stessi vertici della categoria medica hanno tenuto a sottolineare come, sempre più spesso, i percorsi formativi dei professionisti vengano presi in considerazione nei procedimenti giudiziari e addirittura nelle polizze assicurative. Infatti, già numerose compagnie di assicurazione stanno valutando di offrire sconti sui premi a chi è in regola con gli ECM: questo perché un medico aggiornato è maggiormente in grado di garantire la piena sicurezza delle cure ai suoi pazienti. In particolare, dopo l’entrata in vigore della Legge Gelli sulla responsabilità professionale sanitaria, la formazione in materia di risk management è destinata a diventare sempre più centrale, favorendo ulteriormente questi meccanismi premiali.

In sintesi, i camici bianchi che non approfitteranno della proroga concessa rischiano di subire pesanti conseguenze economiche e professionali: sono già noti numerosi casi di medici che, a causa dell’inadempienza nei confronti della formazione obbligatoria ECM, hanno perduto il lavoro o comunque diversi incarichi. Adesso, con la scadenza del 31 dicembre 2017 ormai alle porte, è scattato il countdown per i ritardatari, chiamati ad adempiere all’obbligo formativo 2014-2016 entro e non oltre quella data: il rischio di finire nella “black list” per i prossimi 3 anni è sempre più concreto.

Per non incappare in tutte queste spiacevoli conseguenze, è quindi consigliabile attivarsi subito, iscrivendosi a Consulcesi Club e iniziando a seguire i numerosi corsi a disposizione.