Ucraina: in Belgio è boom di pillole anti-radiazioni. Consulcesi lancia il corso per approfondire i legami tra tiroide e iodio

Sommario
  1. La drammatica situazione in Ucraina ha risvegliato in tutta Europa la paura del nucleare.
  2. Le radiazioni nucleari e la tiroide

La drammatica situazione in Ucraina ha risvegliato in tutta Europa la paura del nucleare.

L'allarme è scattato la settimana scorsa, quando le forze russe hanno prima conquistato la centrale nucleare Chernobyl, provocando un innalzamento delle radiazioni dovuto al sollevamento di polveri radioattive al passaggio di mezzi pesanti, in un'area circoscritta ai 4000 km quadrati di “zona di esclusione” che circondano la centrale, secondo quanto riporta la BBC con il parere di esperti internazionali. Il successivo accerchiamento della centrale di Zaporizhzhya, dove non si è verificato alcun rilascio di radioattività, ha suscitato ulteriori preoccupazioni di sicurezza ucraina e internazionale, su cui grava lo spettro di una minaccia nucleare. Anche in Italia arrivano i primi segni di timore: in Friuli, ma non solo, “le cronache danno conto di un’accresciuta richiesta” del farmaco a base di iodio. Dalla Regione friulana intanto, che, come la Protezione civile e il Ministero della Salute a livello nazionale, ha avviato una ricognizione sulle scorte delle pillole, arrivano rassicurazioni: “non c’è nessun allarme”, ha dichiarato il vicegovernatore Riccardi al Tgr Rai Fvg. L’azione intrapresa è infatti “un atto di corretta amministrazione per capire quali sono gli strumenti, in particolare lo iodio, presenti in regione”. Inoltre, ha rassicurato Franco Grimaldi, presidente dell'Associazione medici endocrinologi (Ame): «A causa dei gravi incidenti nucleari del passato, ora siamo preparati: l'Organizzazione mondiale della sanità ha predisposto Linee guida di orientamento tecnico con l'obiettivo di sostenere la preparazione e l'organizzazione degli Stati membri su argomenti di sanità pubblica alle emergenze radioattive».

Le radiazioni nucleari e la tiroide

No, dunque alle pillole “anti-radiazioni” senza prescrizione medica, perché, avvertono gli esperti, potrebbero esserci conseguenze pericolose sulla tiroide che utilizza lo iodio per produrre i suoi fondamentali ormoni. Gli esperti richiamano l’attenzione sui rischi legati all’eccesso e alla mancanza di iodio nel nostro organismo, sottolineando il ruolo chiave ricoperto dalla ghiandola tiroidea all’interno dell’organismo e quindi l'importanza di salvaguardare il suo benessere e corretto funzionamento. La tiroide svolge molteplici funzioni: interviene nella regolazione delle attività metaboliche, nello sviluppo neuropsichico, nello sviluppo delle ossa, dell’appartato muscolare e cardiovascolare. Capire a pieno il funzionamento della tiroide e le interazioni con il resto del sistema risulta ulteriormente significativo in Italia, dove ad oggi sono ben 6 milioni le persone affette da problemi legati al suo funzionamento. In supporto di medici e personale sanitario, Consulcesi lancia il corso “Iodio: dalla carenza all’eccesso. I processi metabolici e il consumo di energia”, realizzato in collaborazione con AME – Associazione Medici Endocrinologi. Il corso multimediale, affidato alla competenza del Prof. Vincenzo Toscano, specializzato in Endocrinologia e Pediatria e Professore Ordinario FR di Endocrinologia presso l’Università Sapienza di Roma, approfondisce i rapporti tra la ghiandola e il sistema metabolico, nonché con gli organi e le cellule del corpo. Ad arricchire il materiale didattico messo a disposizione dei partecipanti, un’analisi approfondita di quanto avvenuto a Chernobyl nel 1986 e delle cure a base di iodio sviluppatesi in seguito del catastrofico incidente.
Di: Redazione Consulcesi Club

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