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Carenza medici di base, ormai è emergenza: pronte le azioni legali per aumentare i posti disponibili

30/05/2021

Carenza medici di base, ormai è emergenza: pronte le azioni legali per aumentare i posti disponibili

Il 28 aprile si sono svolti i test per l’accesso ai Corsi di Formazione Specifica in Medicina Generale in tutte le Regioni: 1302 posti disponibili con relative borse di studio, numeri assolutamente insufficienti rispetto alle previsioni di carenza della medicina del territorio del prossimo decennio.

L’interrogazione parlamentare a inizio 2021
A gennaio del 2021 proprio su questo tema è stata presentata un’interrogazione alla Camera dei deputati (4-08070 – Interrogazione sulle carenze e le precarietà del Sistema sanitario nazionale e regionale e il ruolo dei medici di medicina generale) con l’obbiettivo di conoscere quali siano i provvedimenti che il Ministro della salute intende porre in essere per risolvere le gravi carenze attuali e quelle future.

I deputati hanno portato all’attenzione del Ministro gli allarmanti dati forniti dalla FIMMG, sottolineando peraltro come le uscite dovute ai pensionamenti degli ultimi anni non siano state bilanciate da altrettante assunzioni:

“I dati della Federazione italiana medici medicina generale sono allarmanti e destano molta preoccupazione in quanto rivelano che, nei prossimi cinque anni, su tutto il territorio nazionale, cesseranno di esercitare la propria professione 14.908 medici di famiglia, con la conseguenza che circa 14 milioni di italiani potrebbero rimanere senza medico di base, considerando altresì la stima negativa prevista per il 2028, allorquando verranno a mancare 33.392 medici di famiglia sull’intero territorio nazionale”

In Lombardia la situazione più grave
La situazione peggiore sembra essere quella della regione Lombardia, infatti, in un arco temporale che va dal 2018 al 2028, i medici di medicina generale coinvolti dal collocamento a riposo saranno 4.167 e non sono state date, ad oggi, sufficienti garanzie sulla copertura dei posti. Numerosi cittadini, soprattutto nei comuni più piccoli si sono trovati improvvisamente senza assistenza primaria e si sono dovuti rivolgere frequentemente al servizio di continuità assistenziale diurna.

 

Azioni legali per l’aumento dei posti
Nonostante l’emergenza sanitaria abbia messo in rilievo il ruolo cruciale della medicina del territorio, ad eccezione dei soliti proclami politici, le azioni concrete sono state poche e per questo in occasione dell’ultimo test per l’accesso al triennio di formazione specialistica in medicina generale 2020/2023, molti candidati idonei, ma non ammessi per via delle numeriche ridotte, hanno deciso di avviare un’azione legale volta a contestare l’erronea istruttoria circa i veri numeri che la formazione di medicina generale delle regioni deve riuscire ad esprimere per soddisfare il fabbisogno nazionale garantendo così ai pazienti un servizio efficiente e costante. Ci auspichiamo nel frattempo che le Istituzioni prendano coscienza della gravità del problema e si attivino per una soluzione, onde evitare che per l’ennesima volta le problematiche degli operatori sanitari debbano essere risolte nelle aule dei tribunali.

Per informazioni sull’iniziativa in corso per la contestazione della graduatoria visita il sito Consulcesi a questo link.