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Paziente virtuale: la formazione ECM diventa interattiva

17/08/2021

Paziente virtuale: la formazione ECM diventa interattiva

Secondo quanto emerso da una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, pubblicata il 26 maggio scorso, con la pandemia, la Telemedicina è entrata nella quotidianità dei medici, fra i quali la percentuale di utilizzo è passata da poco più del 10% pre-Covid a oltre il 30% durante la crisi sanitaria.

Il servizio di Telemedicina più utilizzato è il Tele-consulto con medici specialisti (lo usa il 47% degli specialisti e il 39% dei MMG), seguono la Tele-visita (39% degli specialisti e dei medici di medicina generale) e il Tele-monitoraggio (28% specialisti e 43% medici di medicina generale).

La conoscenza di tecnologie come gli strumenti di telemedicina per la diagnostica ed il monitoraggio in remoto avrebbero il potenziale di ridurre le richieste di visita in presenza a breve termine, aiutando il paziente ad identificare il modo più appropriato per cercare consigli medici non urgenti e, a lungo termine, responsabilizzando lo stesso a gestire meglio la propria salute.

Tuttavia, le competenze digitali dei professionisti sanitari rimangono un obiettivo da cogliere: il 60% dei medici specialisti e dei medici di medicina generale ha sufficienti competenze digitali di base legate all’uso di strumenti digitali nella vita quotidiana, mentre solo il 4% ha un livello soddisfacente in tutte le aree delle competenze digitali professionali. È dunque fondamentale che la formazione dei medici sia continua e costante e tenga conto delle nuove tecnologie e dell’innovazione digitale.

Per questo all’interno del catalogo corsi di Consulcesi Club è nata l’area tematica “Paziente virtuale” che contiene corsi ECM on line innovativi che sfruttano le potenzialità tecnologiche del web.

I corsi a disposizione sono in continuo aggiornamento e trattano patologie specifiche come il diabete mellito, la sindrome ipoglicemica, le emergenze cardiovascolari in gravidanza, la patologia erniaria, l’ipertensione in gravidanza, i politraumi e la sindrome astenica. Si tratta, certamente, di argomenti e tematiche che richiedono un consulto da parte del professionista e che rientrano in un ambito di gestione quotidiana e routinaria della professione medica.

La denominazione “Paziente virtuale” si riferisce, appunto, alla possibilità di formarsi attraverso quello che può essere considerato un “gioco di ruolo”: il professionista avrà a che fare con un paziente interattivo con cui potrà confrontarsi virtualmente. Tale “paziente virtuale” gli permetterà di testare le proprie conoscenze, porre domande specifiche, prescrivere esami, definire una diagnosi e proporre cure adeguate. A seconda delle scelte compiute la storia avrà conclusioni differenti.
Gli errori terapeutici costituiscono una causa importante, ma potenzialmente evitabile, di morbilità e mortalità dei pazienti, dato che provocano 95 000 morti all’anno nella sola Europa.
Infatti, ben il 23% dei cittadini dell’UE sostiene di aver subito errori di pratica medica. Una delle soluzioni possibili prevede, appunto, il miglioramento della formazione per il personale medico utilizzando i sistemi della realtà virtuale. Proprio per questo le più recenti novità del catalogo Consulcesi Club permettono al corsista che deve acquisire crediti formativi di trovarsi a diretto contatto con un paziente non statico e nelle condizioni di poter simulare una reazione sia in situazioni di emergenza che in altre di routine.
Questo particolare format didattico è volto ad incentivare l’interazione tra professionista sanitario e paziente secondo gli obiettivi formativi definiti dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province autonome finalizzati a mettere in pratica nel quotidiano conoscenze e competenze precedentemente acquisite.