Dal marzo di quest’anno è in discussione il disegno di legge sull’Intelligenza artificiale (AS 1146-B), presentato dal Governo con la finalità di:
- Diffondere un uso corretto, trasparente e responsabile dei sistemi di intelligenza artificiale, in un'ottica human-centered, che ponga cioè al centro dell'utilizzo di questi sistemi sempre e comunque l'uomo,
- vigilare sui rischi economici e sociali derivanti dall'utilizzo di intelligenza artificiale e impatto sui diritti fondamentali del cittadino.
Il disegno di legge è stato collegato alla manovra di finanza pubblica ed ha avuto il via libera dal Senato, con le modifiche introdotte dalla Camera dei Deputati: l’Italia si avvia, perciò, ad avere finalmente una normativa che vada a disciplinare l’intelligenza artificiale applicata a vari settori della vita dei cittadini.
La legge mira ad ottenere un uso human-centered dell’intelligenza artificiale, trasparente e sicuro, con un occhio di riguardo alla cybersecurity, alla privacy, all’accessibilità e all’innovazione, e interviene in vari settori della vita dei cittadini:
- sanità,
- Lavoro,
- Pubblica amministrazione,
- Giustizia,
- Formazione,
- Sport.
Ogni due anni il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, supportato da ACN (Agenzia Nazionale Cybersicurezza) e AgID (Agenzia per l'Italia Digitale) e dalle principali autorità di settore, predisporrà la Strategia nazionale per l’IA sotto il monitoraggio del Parlamento.
Scopriamo insieme le novità introdotte in materia sanitaria, partendo dal presupposto che il testo – a differenza che per altri settori – non ha subito alcun cambiamento rispetto a quello presentato a giugno.
In questa guida troverai:
La definizione di intelligenza artificiale
AI e tutela dei diritti dei pazienti
AI e ricerca scientifica
AI e FSE
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Il Ddl sull’Intelligenza Artificiale introduce regole etiche per diagnosi e cura, tutela i pazienti e istituisce una piattaforma nazionale integrata con il Fascicolo Sanitario Elettronico