Il microbiota intestinale è un ecosistema complesso di microrganismi – virus, batteri, funghi e protozoi - che risiede nel corpo umano ed ha un impatto cruciale sulla salute.
È considerato un vero e proprio organo: non solo influisce sull'intestino ma interagisce anche con sistemi vitali come cuore, fegato e cervello. Svolge, infatti, diverse funzioni: dal mantenimento e regolazione del sistema immunitario alla sintesi delle vitamine passando per l’assorbimento e digestione dei nutrienti fino ad arrivare alla produzione di sostanze che influenzano l'umore. Ad uno squilibrio del microbiota sono correlate numerose patologie croniche, come diabete, obesità e cancro.
Il microbiota è sempre più oggetto di studi recenti, grazie alla biologia molecolare, in quanto uno stato di equilibrio tra batteri benefici e patogeni è fondamentale per garantire il buon funzionamento di tutto l’organismo. Il suo stato ottimale è influenzato da diversi fattori ambientali, sociali e genetici: per questo, le tradizioni culinarie possono essere alla base della sua salute. Una dieta ricca di fibre, presenti in alimenti vegetali, è essenziale per alimentare i batteri benefici dell'intestino, mentre diete ad alto contenuto di zuccheri e grassi sono dannose. Le diete mediterranea e orientale, con un basso consumo di carne e un'alta percentuale di fibre, sono esempi di alimentazioni che promuovono una buona salute intestinale e, di conseguenza, una vita più lunga.
Microbiota e longevità: il ruolo della dieta mediterranea e giapponese. Il corso ECM di Consulcesi Club
Il corso ECM “Microbiota e longevità: lezioni di benessere dalla dieta mediterranea e giapponese” rappresenta una guida completa per medici e professionisti per esplorare il legame tra microbiota, dieta e salute. È disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club e fruibile in formato e-book, fornisce 7.5 crediti. La dottoressa Marika Picardi è la Responsabile Scientifica: in qualità di Biologa Nutrizionista si occupa di stilare piani alimentari personalizzati per pazienti adulti e pediatrici sulla base delle loro condizioni fisio-patologiche e stili di vita. Segue, dunque, il paziente nel percorso terapeutico per stabilire un rapporto empatico che possa motivarlo, sostenerlo e educarlo alla corretta alimentazione.
L’e-book evidenzia le funzioni del microbiota e i benefici di carattere energetico, immunitario, intestinale, ossidativo-infiammatorio, ormonale e neuromodulatorio di due tradizioni alimentari rinomate: la dieta mediterranea e quella giapponese. Si dimostra come tutto ciò possa influire sugli stati infiammatori e sulla prevenzione. La dieta mediterranea e l’alimentazione tradizionale giapponese rappresentano due stili alimentari lontani nello spazio e nelle materie prime utilizzate, ma molto vicini per l’attenzione al benessere globale della persona.
Grazie al corso i professionisti sanitari saranno in grado di consigliare ai pazienti interventi mirati alla prevenzione e alla promozione della salute attraverso l’utilizzo di alimenti funzionali necessari per mantenere e accrescere il benessere del microbiota intestinale. L’obiettivo del corso è prevenire e contrastare l’obesità, le patologie associate e i fenomeni infiammatori. I partecipanti saranno anche in grado di riconoscere i vari processi di disbiosi e gestirli attraverso la nutrizione e l’uso di probiotici.
Come il microbiota intestinale influenza la salute?
Il microbiota intestinale è strettamente legato alla dieta perché il cibo può modulare la composizione microbica, favorendo o danneggiando la salute. Una dieta ricca di fibre è fondamentale per il nutrimento del microbiota, che, attraverso la fermentazione, produce acidi grassi a catena corta (SCFA) come butirrato, acetato e propionato, benefici per la barriera intestinale e la salute generale. Inoltre, un'alimentazione equilibrata stimola la crescita di batteri buoni e riduce i patogeni.
Le disbiosi, ovvero le alterazioni del microbiota, sono legate a patologie come diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Sono causate principalmente da uno stile di vita scorretto, caratterizzato da una dieta povera di fibre e ricca di cibi processati. Al contrario, diete basate su alimenti vegetali e non processati sono legate a una maggiore presenza di batteri benefici, come Bacteroides e Lactobacillus.
Il microbiota intestinale come target terapeutico per le malattie metaboliche
Il microbiota intestinale è diventato un obiettivo per terapie basate su batteri vivi, come i probiotici, che mirano a trattare malattie croniche come la sindrome metabolica e il diabete. Queste terapie, che includono anche prebiotici, mirano a riequilibrare la flora batterica intestinale e migliorare parametri metabolici come la glicemia e i trigliceridi. I probiotici, come il Lactobacillus casei, possono ridurre i livelli glicemici, proteggere il pancreas e avere effetti antinfiammatori. Inoltre, la modulazione del microbiota è promettente per trattare l'obesità e le malattie metaboliche.
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Dieta mediterranea e giapponese: salute e longevità a confronto
La dieta mediterranea, caratterizzata da alimenti freschi e non processati e ricca di alimenti vegetali e povera di grassi animali, è stata riconosciuta come fattore di prevenzione per malattie cardiovascolari, neurodegenerative e tumori e come modello di alimentazione sana e sostenibile. Essa favorisce la crescita di batteri benefici, contribuendo alla longevità e al benessere. Le diete orientali, ricche di fibre e povere di grassi animali, sono anch'esse centrate sull’equilibrio del microbiota, promuovendo la disintossicazione e la salute. La dieta giapponese sta guadagnando popolarità per i suoi benefici, in particolare nella prevenzione del cancro alla prostata.
Entrambe le diete si caratterizzano per l'uso di cereali, pesce, verdura, e grassi sani e sono state riconosciute come patrimoni culturali dell'umanità per i loro benefici sulla salute e la longevità. Dunque, sono salutari entrambe, ma differiscono significativamente nei prodotti che le compongono:
- La dieta giapponese è caratterizzata da un alto consumo di proteine vegetali come la soia e un ridotto apporto di carne rossa e lavorata, con un'abbondanza di pesce, riso, verdura, e tè verde. Povera di latticini, fornisce calcio attraverso altri alimenti, come il tofu e il pesce. Questi alimenti contribuiscono a prevenire malattie cardiovascolari, oncologiche e diabete;
- La dieta mediterranea è ricca di cereali integrali, frutta, verdura, legumi, pesce e olio d'oliva e prevede un moderato consumo di carne e latticini. Supporta il benessere generale contribuendo a migliorare la salute cardiovascolare e metabolica.
Le piramidi alimentari, proposte dalla WHO e Harvard, mostrano come la dieta giapponese e mediterranea, abbinate ad uno stile di vita equilibrato, con il loro basso consumo di grassi saturi e alto contenuto di nutrienti, possano contribuire a una vita lunga e sana.
Superfood della tradizione giapponese: benefici e proprietà
Il tè matcha, consumato come bevanda o in dolci, è ricco di antiossidanti, magnesio, zinco e vitamina C, con effetti positivi sulla circolazione, la pelle e la perdita di peso. Lo yuzu, agrume con tre volte più vitamina C dei limoni, è apprezzato per il suo aroma e le proprietà antiossidanti. Le umeboshi, albicocche fermentate, rafforzano il sistema immunitario e combattono la stanchezza grazie all'alto contenuto di acido citrico. Il natto, soia fermentata, favorisce la salute del cuore, riduce il colesterolo e migliora la digestione grazie ai probiotici. Il miso, ricco di probiotici e nutrienti, supporta il sistema immunitario e la salute intestinale. Le alghe nori, con proteine, vitamine e omega 3, offrono benefici antitrombotici e ipocolesterolemizzanti, stimolando anche la sintesi ormonale.
Le Blue Zones
Per concludere, possiamo dire che la dieta, l'attività fisica, e lo stile di vita corretto sono fattori cruciali per la longevità. Le Blue Zones, aree geografiche dove le persone vivono significativamente più a lungo della media mondiale e con la più alta concentrazione di centenari, offrono importanti lezioni alimentari. Queste zone includono Okinawa (Giappone), Sardegna (Italia), Nicoya (Costa Rica), Ikaria (Grecia) e Loma Linda (California, USA). La loro longevità è attribuita a regimi alimentari poveri di grassi saturi, ricchi di proteine nobili, fibre, legumi, verdure e pesce, con ridotto consumo di carne e sale, un forte legame sociale, attività fisica regolare e uno stile di vita stress-free.