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Ai medici specializzandi liguri ancora 940mila euro di rimborsi

Sulla Liguria splende il sole dei rimborsi peri medici ex specializzandi. Prosegue l`iniziativa “37 milioni in 37 giorni” attraverso cui Consulcesi consegna assegni di rimborso firmati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in favore di quanti si sono specializzati tra il 1978 ed il 2006 senza ricevere il corretto trattamento economico, così come previsto dalle direttive Ue in materia. Grazie alle azioni collettive lanciate da Consulcesi, realtà leader nell’assistenza legale in sanità, anche i medici specialisti della Liguria recuperano, dunque, quelle somme che lo Stato aveva negato durante la scuola post-laurea in Medicina. Nello specifico vengono rimborsati 44 medici con un importo complessivo di oltre 1 milione e 200mila euro: 32 a Genova riceveranno 920mila euro, 2 a Imperia riceveranno 60mila euro, 4 alla Spezia per 113 mila euro e 6 a Savona con 159mila euro complessivi di rimborso. I medici liguri rimborsati si aggiungono a migliaia di colleghi ai quali Consulcesi ha fatto riconoscere oltre 530 milioni di euro.

Una cifra già elevata, ma destinata a crescere ulteriormente nelle prossime settimane visto che sono attese nuove sentenze e sul tema la giurisprudenza è ormai consolidata. In questo quadro e, di conseguenza, di fronte ad una continua emorragia di fondi pubblici da tempo si ragiona su un accordo transattivo per scongiurare un esborso complessivo superiore ai 5 miliardi di euro. Questo è quanto previsto anche dal Ddl 2400, attualmente in discussione al Senato, ma ancora arenato nelle Commissioni perché le modifiche proposte (spesso, paradossalmente, proprio da chi rappresenta i medici) hanno finito con “allargare le maglie” delle richieste, allungando i tempi e minando la sostenibilità economica del provvedimento. “Continuiamo a rimborsare medici in tutta Italia con cifre imponenti – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – e, con grande soddisfazione, restituiamo non solo le somme dovute ma anche dignità a quei professionisti che negli anni della specializzazione sono stati penalizzati dalla mancata applicazione delle direttive Ue