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Genova: oltre 2 mln di euro ai medici ex specializzandi che hanno vinto il ricorso tramite Consulcesi

Genova: oltre 2 mln di euro ai medici ex specializzandi che hanno vinto il ricorso tramite Consulcesi

Il 2015 dei medici Consulcesi si è aperto con il botto. E l’unica realtà capace di cambiare la giurisprudenza in Italia e in Europa in favore dei medici ha fatto tappa oggi tappa a Genova per consegnare oltre 2 milioni a decine di camici bianchi, tutti ex specializzandi liguri. Gli assegni di rimborso – completamente esentasse – sono stati distribuiti ad oltre 20 professionisti genovesi nell’ambito di una sentenza che ha riconosciuto il diritto – sancito da una direttiva Ue, ma negato dallo Stato italiano – ad un totale di 66 medici. “Sono felice per i colleghi – ha dichiarato Enrico Bartolini, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri provinciale di Genova – e va riconosciuto che questo risultato è stato raggiunto grazie alla professionalità e alla competenza dei legali Consulcesi“. […]

Prosegue dunque il “Giro d’Italia dei rimborsi” con una nuova vittoria per i medici tutelati che ad oggi si sono visti riconoscere un totale di oltre 373 milioni di euro, 60 dei quali consegnati soltanto negli ultimi mesi nelle principali città italiane.

Questa rapidità – spiega il legale Marco Tortorella – si deve sostanzialmente a due fattori: una giurisprudenza ormai consolidata e totalmente favorevole al medico ricorrente e la presa d’atto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo Stato, infatti, ormai paga spontaneamente e subito, già dopo la notifica della sentenza per risparmiare su spese e interessi“. Il rischio totale per le casse pubbliche supera infatti i 4 miliardi di euro. Al fine di evitare una simile eventualità, Consulcesi ha già ottenuto la presentazione di tre Disegni di legge volti a garantire il diritto dei medici ed evitare allo Stato un esborso eccessivo; diritto al risarcimento che spetta però solo a coloro che avranno fatto ricorso prima della trasformazione in legge. Va sottolineato che solo l’Italia non aveva applicato la direttiva in questione, creando una disparità a livello continentale molto sentita dai medici. Lo hanno testimoniato i tanti professionisti presenti. Tra questi anche il dottor Italo Francesco Borini, specializzato in chirurgia vascolare e generale: “Oggi sono felice soprattutto perché una sentenza riconosce ciò che ci è stato ingiustamente negato e, avendo avuto un’esperienza internazionale, ne ho risentito in maniera particolare“.