La crescente importanza della prevenzione e del supporto alle patologie è rilevante per i professionisti della salute e la salute pubblica. In un contesto di medicina sempre più funzionale e personalizzata, l'attenzione sull'apporto adeguato di micronutrienti diventa prioritaria. Pertanto, il fabbisogno micronutrizionale, influenzato da situazioni fisiologiche o patologiche, comportamenti alimentari o stili di vita scorretti, dovrebbe integrare l'approccio terapeutico degli specialisti, anche in assenza di patologie conclamate.
La fisionutrizione emerge come un nuovo approccio medicalizzato che abbraccia lo studio clinico, fisiologico e biologico, gestendo gli squilibri e le carenze di macro e micronutrienti. Si analizza il ruolo di acidi grassi essenziali, vitamine, oligoelementi, aminoacidi, probiotici e neurotrasmettitori, insieme ai fenomeni biochimici e clinici legati a stress ossidativo, esercizio fisico, flora intestinale e immunologia.
Fondamentalmente, la fisionutrizione si basa sui concetti di nutrizione, micronutrizione ed endocrinologia, integrando anche scienze più recenti come la nutrigenetica, per raggiungere l'equilibrio a livello alimentare, microbiotico, intestinale, ossidativo-infiammatorio, mitocondriale, cerebrale, metabolico e ormonale.
L'approccio chiave è la comprensione degli squilibri micronutrizionali nell'individuo, dove la dieta dovrebbe fornire adeguati macronutrienti e micronutrienti per coprire i fabbisogni. Tuttavia, studi scientifici dimostrano che una considerevole parte della popolazione europea non raggiunge le dosi raccomandate di vitamine, minerali e oligoelementi, rendendo difficile chiedere alla popolazione di rispettare le assunzioni nutrizionali raccomandate senza deviare notevolmente dalle abitudini alimentari.
Nei Paesi industrializzati, nonostante una riduzione dell'apporto calorico, obesità e sovrappeso sono in aumento, e molte persone presentano carenze di micronutrienti. L'alimentazione moderna fornisce meno micronutrienti, principalmente a causa della riduzione dell'apporto calorico dagli alimenti ricchi in micronutrienti e della diminuzione della loro densità.
La fisionutrizione, considerando le vie metaboliche a livello genomico, si presenta come una promettente strada per futuri approcci preventivi e terapeutici, specialmente in un contesto in cui gli alimenti industriali e le moderne tecniche agricole contribuiscono a una diminuzione del contenuto di micronutrienti negli alimenti.
Sostanze nutritive e carenze nutrizionali
Le sostanze nutritive, come vitamine, minerali, proteine, carboidrati e grassi, ricoprono un ruolo essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Ecco perché è importante prestare molta attenzione a eventuali carenze. Queste ultime, in particolare, possono essere dovute a diversi fattori, come l’alimentazione o altre condizioni che provocano il malassorbimento dei nutrienti e richiedono un intervento correttivo.
Per comprendere le carenze nutrizionali, è essenziale definire il concetto di sostanze nutritive. Un nutriente è una sostanza indispensabile per la sopravvivenza, la crescita e la riproduzione dell'organismo, in quanto fornisce energia per le sue funzioni vitali. Le sostanze nutritive si suddividono generalmente in due categorie: i macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) e i micronutrienti (sali minerali, vitamine e acqua).
La distinzione tra "macro" e "micro" non si riferisce alle dimensioni fisiche delle sostanze, ma piuttosto alla quantità di cui l'organismo ha bisogno. Alcune sostanze ingerite attraverso la dieta, pur avendo un ruolo importante per l'organismo, sono considerate non nutritive, come le fibre e gli antinutrienti (saponine, lectine, fitati, ossalati e nitrati), poiché non vengono assimilate.
L'organismo umano, con poche eccezioni, non può produrre autonomamente le sostanze nutritive necessarie, quindi devono essere fornite quotidianamente attraverso una dieta equilibrata. Ogni nutriente ha una funzione specifica e può influenzare l'attività degli altri, in modo da contribuire a risultati comuni o aumentando l'efficacia di altre sostanze.
Una carenza nutrizionale si verifica quando l'organismo non riceve a sufficienza determinate sostanze nutritive per un periodo prolungato. Periodi di vita specifici o condizioni particolari possono aumentare il fabbisogno di nutrienti, come durante la gravidanza, l'allattamento, la vecchiaia o malattie. Se il maggiore fabbisogno non viene soddisfatto, può verificarsi una carenza nutrizionale.
Anche una dieta non perfettamente equilibrata può ridurre l'apporto di nutrienti essenziali. Una carenza significativa può manifestarsi attraverso sintomi sistemici come pallore, stanchezza, debolezza, suscettibilità alle infezioni, dolori muscolari, mal di testa e altri.
Le cause principali delle carenze nutrizionali possono essere semplificate in eccesso di cibo (rischio di obesità), scarsa qualità del cibo consumato o insufficiente apporto alimentare causante denutrizione, riassumibili nell'ambito della malnutrizione.
Le carenze nutrizionali si dividono in carenze primitive (dovute a un apporto insufficiente di cibo o nutrienti) e carenze secondarie (causate da condizioni sottostanti come malattie o disturbi). La gestione delle carenze nutrizionali richiede un intervento mirato, in modo da affrontare sia le cause alimentari che le condizioni sottostanti, eventualmente con l'ausilio di specifici integratori nutrizionali nella medicina funzionale.
Concetto di medicina funzionale e fisionutrizione
La medicina funzionale è un settore della medicina che si propone di ripristinare le normali funzioni fisiologiche dell'organismo, concentrandosi sui fattori che possono essere all'origine di processi patologici. Il suo obiettivo principale è intervenire prima che la malattia si manifesti o per ridurne le conseguenze.
In contrasto con la medicina convenzionale, la medicina funzionale si occupa delle cause dei "disturbi funzionali" anziché dei sintomi stessi. Ogni manifestazione dell'organismo, sia essa fisiologica o patologica, è considerata come un evento "funzionale" da valutare per ristabilire uno stato di benessere globale. La medicina funzionale non è in opposizione alla medicina curativa, ma ne segue i principi, concentrando la sua attenzione sulla prevenzione primaria.
Attraverso una visione olistica dell'individuo, la medicina funzionale esamina le problematiche legate allo stile di vita, all'alimentazione e alle malattie cronico-degenerative diffuse oggi. Utilizzando vari modelli diagnostici e terapeutici, offre la possibilità di intervenire alla radice di un disturbo, ottenendo risultati che l'approccio farmacologico da solo potrebbe non raggiungere.
La medicina funzionale si concentra su problemi sistemici come malattie croniche, allergie, malattie autoimmuni, disturbi psicologici e comportamentali, e patologie degenerative. Questi disturbi, sempre più diffusi, rappresentano una minaccia significativa per la salute della popolazione, nonostante i progressi nella ricerca biomedica.
La riduzione della frequenza e dell'impatto di tali disturbi può essere raggiunta con miglioramenti nello stile di vita, come smettere di fumare, moderare l'uso di alcol, adottare un'alimentazione corretta e evitare l'eccesso di farmaci e l'esposizione a sostanze chimiche ambientali.
La medicina funzionale considera anche il sistema di cottura degli alimenti come elemento determinante per il loro destino nutrizionale e terapeutico. Oltre al contenuto nutrizionale, la modalità di preparazione può influenzare gli effetti fisiologici sull'organismo.
La fisionutrizione, parte integrante della medicina funzionale, si basa sulla comprensione della fisiologia degli organi in relazione all'intero organismo. Questo approccio considera le interazioni tra sistemi biologici, biochimici e fisiologici, cercando le cause di disturbi o disfunzioni organiche e sviluppando protocolli terapeutici personalizzati.
Il corso di formazione ECM
Su questo tema, sulla piattaforma di Consulcesi Club è disponibile un ebook formativo dal titolo “Fisionutrizione: un nuovo approccio alle carenze di macro- e micronutrienti” (10.5 crediti ECM, responsabile scientifica la biologa nutrizionista Marika Picardi). Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di riconoscere il ruolo dei nutrienti, dei micronutrienti e dei composti bioattivi nell’equilibrio cellulare e nella prevenzione dei disturbi funzionali; acquisiranno la pratica clinica e la conoscenza delle pratiche biologiche per la gestione dei disturbi funzionali legati alla nutrizione, utilizzando la fisionutrizione; avranno le competenze necessarie per la consulenza in nutrizione e micronutrizione, per l’uso di integratori alimentari, per la prevenzione e per il supporto nelle patologie con una componente legata alla nutrizione.