Autorizzazione sanitaria, come e dove ottenerla

Tutto ciò che c’è da sapere su come ottenere l’autorizzazione sanitaria. Consulta e scarica l’infografica

L’autorizzazione nell'ambito delle attività sanitarie è un procedimento amministrativo mediante il quale un'organizzazione o un professionista del settore sanitario acquisisce l'approvazione ufficiale da parte delle autorità competenti per condurre una particolare attività o fornire servizi sanitari.

Questo processo è essenziale per garantire che le pratiche e i servizi offerti siano conformi agli standard e alle regolamentazioni stabilite, assicurando così la qualità e la sicurezza nell'ambito della prestazione di cure e servizi sanitari. L'autorizzazione costituisce un passo fondamentale nel garantire che le attività sanitarie siano condotte in modo professionale e in conformità con le normative vigenti, contribuendo alla tutela della salute pubblica e al mantenimento di standard elevati nel settore sanitario. Ogni tipo di struttura deve rivolgere la richiesta a una determinata autorità, la quale è addetta a rilasciare, nel caso in cui tutti i requisiti richiesti siano effettivamente soddisfatti, l’autorizzazione.

Ma come si ottiene l’autorizzazione sanitaria, e dunque il permesso legale di operare in ambito sanitario? Quali sono i requisiti, gli standard e le normative previste dalla legge? E ancora, quali sono le strutture soggette a questo tipo di autorizzazione?

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Autorizzazione per aprire uno studio medico: cosa sapere

Per avviare un'attività sanitaria come uno studio medico, è necessario ottenere un'autorizzazione sanitaria. Si tratta di un atto amministrativo con cui le autorità competenti concedono il permesso legale di operare, previo accertamento del rispetto di standard, requisiti strutturali e normativi. Lo scopo principale è tutelare la sicurezza dei pazienti e garantire la qualità dei servizi offerti.

L'autorizzazione viene rilasciata da enti diversi in base al tipo di attività. Il Ministero della Salute è competente per strutture sanitarie di rilevanza nazionale, mentre le autorità sanitarie locali o regionali si occupano di ambulatori, studi medici, centri di riabilitazione e strutture residenziali. È inoltre indispensabile essere iscritti all’Ordine professionale di riferimento ed essere in possesso di partita IVA, da aprire presso l’Agenzia delle Entrate.

Le norme che regolano il rilascio dell’autorizzazione sanitaria sono definite da leggi nazionali (come la Legge 833/1978 e vari Decreti del Presidente della Repubblica) e da regolamenti regionali, che possono variare anche sensibilmente da una zona all’altra. Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi all’ASL territorialmente competente o a un consulente esperto, in modo da conoscere nel dettaglio i requisiti richiesti nella propria regione.

Nel caso in cui l’autorizzazione venga negata, è importante capire le motivazioni del rifiuto, correggere eventuali irregolarità o, se si ritiene che vi siano stati errori o valutazioni scorrette, presentare ricorso con l’assistenza di un legale. Una volta risolte le criticità, si può ripresentare la domanda.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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