Formazione ECM, come le nuove tecnologie hanno rivoluzionato l’aggiornamento professionale

Realtà virtuale, interactive branching video, simulazioni e interattività. I corsi del provider Sanità in-Formazione sono sempre più all’avanguardia, per dare al professionista un’esperienza immersiva mai provata

Sommario

  1. Il Paziente virtuale
  2. Interactive branching video

Può la formazione continua in medicina essere non solo un’occasione di apprendimento e aggiornamento ma anche di svago? La piattaforma Consulcesi Club, che contiene i corsi formativi realizzati dal provider Sanità in-Formazione, è all’avanguardia nell’ambito dell’infotainment (termine che unisce le parole “information” ed “entertainment” e che indica dunque metodologie di apprendimento che riescono anche a divertire e dunque coinvolgere maggiormente chi ne usufruisce) e offre diverse proposte formative che sfruttano al meglio le opportunità fornite dalle nuove tecnologie. Vediamo di seguito alcuni esempi, spiegati dagli e-learning specialist che li hanno curati:

Il Paziente virtuale

Si tratta di corsi composti da schermate interattive in cui il professionista può simulare un caso clinico e scegliere quale è secondo lui il miglior percorso di gestione del soggetto. Questi corsi presentano elementi di gamification (meccanismi tipici dei videogiochi) come, ad esempio, premi (materiali esclusivi di approfondimento) e “stelle” ottenute in base alle risposte date.

Il corso “Paziente virtuale: disturbi ossessivo-compulsivo e istrionico di personalità(6 crediti ECM), è ad esempio un edugame ispirato alla serie “La casa di carta” in cui il discente deve sventare la rapina gestendo una corretta comunicazione con un paziente affetto da disturbi della personalità. Il corso si propone di trattare due tipi di disturbi della personalità (DSM-5): il disturbo ossessivo compulsivo e il disturbo istrionico. Vengono descritte la presentazione e la sintomatologia e viene spiegato come eseguire la diagnosi, passando anche per la diagnosi differenziale dei due disturbi. Viene infine affrontato il tema del trattamento dei pazienti affetti da questi disturbi. Il corso si articola in una parte teorica e descrittiva dei disturbi menzionati e in una parte interattiva di paziente virtuale, in cui il discente dovrà interagire con un soggetto affetto da tali disturbi. Il discente può mettere alla prova quanto appreso “giocando a fare il negoziatore”, procedendo nella storia attraverso video e domande, come in un piccolo videogame story-driven.

Sono poi disponibili tre corsi che simulano la sala d’attesa di un nutrizionista con altrettanti pazienti. Si tratta di:

In questi corsi l’utente parte dalla sala d’attesa di una collega e procedono insieme visitando il paziente, aggiornando la cartella clinica, studiando il caso specifico con le slide dedicate e testando le proprie idee in merito, fino a giungere alla formulazione del giusto piano alimentare.

“L’idea che sta dietro ai nostri pazienti virtuali – spiega Alessandra Rossi, e-learning specialist di Sanità in-Formazione – è quella di proporre dei corsi su casi clinici più o meno tipici della pratica quotidiana di ogni professionista, unendo la parte teorica, chiaramente imprescindibile, a una parte ludica. Quello che mi piace di questa tipologia di corso è il fatto di riuscire a coinvolgere davvero i discenti, permettendogli di assumere un ruolo attivo, di immedesimarsi e di sentirsi i protagonisti della formazione, senza ovviamente rinunciare al rigore scientifico. Uno dei nostri scopi – continua – è quello di continuare a evolverci in questa direzione e di avvicinare sempre di più la formazione alle necessità della realtà quotidiana dei nostri utenti, facilitando e rendendo divertente allo stesso tempo l’apprendimento. Fortunatamente, ognuno di noi ha un background differente dal quale attingere e grazie al quale possiamo spaziare nella ricerca di soluzioni innovative”.

Il counselling al servizio della relazione con il paziente (46.8 crediti ECM) è invece un corso che descrive l’applicazione del counselling in ambito sanitario, anche come forma di prevenzione e gestione delle situazioni che generano violenza. Attraverso la comprensione dei meccanismi biologici e cognitivi che sottendono la costruzione di un’interazione proficua per i diversi attori, e grazie all’approfondimento dei diversi aspetti teorici utili sulla comunicazione e sul counselling, questo percorso didattico intende offrire gli strumenti per migliorare la qualità e l’efficacia della relazione non solo tra professionista sanitario e paziente, ma anche tra professionista e famiglia del paziente o colleghi. Il tutto grazie allo sviluppo di maggiori capacità empatiche e all’acquisizione di competenze. Anche in questo caso è possibile mettere alla prova quanto imparato attraverso la comparazione di scene di vita quotidiana in ambito ospedaliero o ambulatoriale, e la verifica interattiva di quanto appreso dalla loro analisi.

Torniamo poi nuovamente ad una tematica di soccorso, ovvero quella del bleeding control (B-Con) o più semplicemente del controllo delle emorragie. Il decesso per sanguinamento è realisticamente la causa numero uno di morte prevenibile a seguito di un incidente ed è quindi utile in qualunque ambito: da quello lavorativo a quello stradale, dalla situazione domestica a quella “outdoor”. Nel corso “Il controllo delle emorragie: dalle lesioni domestiche alle ferite di guerra” (3 crediti ECM) si approfondiscono le diverse tipologie di emorragia e, una volta identificate, tramite appositi video dimostrativi verranno ad esempio mostrate le tecniche di compressione, zaffatura e applicazione del tourniquet. Una volta acquisite queste conoscenze teoriche è possibile mettersi alla prova con delle simulazioni in cui si verrà catapultati in situazioni di emergenza e sarà possibile applicare virtualmente quanto appreso.

Interactive branching video

Per finire, tra i corsi di Sanità in-Formazione non potevano mancare quelli in interactive branching video. Si tratta di una modalità di fruizione estremamente coinvolgente e, di solito, viene utilizzata in opere di puro intrattenimento, come le serie tv (la piattaforma Netflix ha lanciato, alcuni anni fa, una puntata della nota serie Black Mirror che si basava proprio su questo principio). Ma in cosa consiste? In sostanza, l’utente viene chiamato a fare scelte concrete tra due o più opzioni e, a seconda della scelta fatta, l’andamento della storia cambierà e si otterranno finali diversi. Sanità in-Formazione ha pensato di rendere ancor più immersiva l’esperienza dell’utente adottando proprio questa modalità di fruizione. È possibile trovarla nel corso “PTC: la gestione preospedaliera del paziente traumatizzato” (9 crediti ECM), Il quale pone l’utente in una delicata situazione di soccorso per incidente stradale, ed è composto da video in cui il discente sceglie il percorso e le azioni da far compiere agli attori e, a seconda dello scenario selezionato, gli viene restituito un feedback motivato.

“Ormai non è un più un segreto – spiega Damiano Coni, e-learning specialist di Sanità in-formazione –: chiunque si è accorto delle enormi potenzialità del digitale anche nel campo della formazione. Questi ultimi tre anni sono stati la riprova di come l’e-learning e la formazione a distanza siano un validissimo strumento alternativo o da affiancare all’approccio offline della formazione classica. Da sviluppatore e-learning ma anche da ‘giocatore’, occuparmi della creazione di corsi altamente interattivi come quelli in modalità simulativa o di video branching è molto stimolante proprio perché conscio del fatto che la persona dall’altra parte dello schermo dovrà rendersi partecipe nella formazione. Lo scopo, quindi, non è solo il mero passaggio di conoscenze da docente a discente, ma riuscire a stimolare un comportamento attivo, instillare una curiosità e accendere quella sorta di istinto competitivo con sé stessi che scatta quando veniamo posti di fronte ad un gioco. L’approccio pratico richiesto nelle tematiche di soccorso trattate nei corsi sul controllo emorragico ed il PTC è stato il playground perfetto per poter proporre a medici e professionisti sanitari questo tipo di esperienza”.

Di: Arnaldo Iodice

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