La manovra non piace ai sindacati: “Nuovo sciopero a fine gennaio”. Le notizie della settimana

Ecco cosa è successo nel settore sanitario nell’ultima settimana, dalle reazioni dei sindacati medici e delle associazioni disabili alla Legge di bilancio ai pronto soccorso ko a causa di Covid e influenza

Il 2023 si è concluso con il via libera da parte della Camera dei deputati alla manovra nel testo già licenziato nei giorni precedenti dal Senato, diventando dunque legge. Una delle principali novità riguarda l'incremento del Fondo sanitario nazionale che crescerà di 3 miliardi nel 2024, 4 miliardi nel 2025 e 4,2 miliardi a partire dal 2026. Questo aumento mira a fornire risorse aggiuntive per la stipula di nuovi contratti e per ridurre le liste d'attesa nel settore sanitario.

Tuttavia, la manovra finanziaria prevede anche alcune misure che coinvolgono il personale medico e infermieristico. In particolare, sono previsti tagli alle pensioni di medici e infermieri. Inoltre, l'indennità di specificità per i sanitari e alcune categorie del pubblico subirà una riduzione, con la sottrazione di questa aliquota dal calcolo dei contributi versati nel periodo compreso tra il 1981 e il 1996.

Oltre a queste modifiche, la manovra introduce anche nuovi limiti di spesa nel settore farmaceutico. Il tetto della spesa farmaceutica per gli acquisti diretti sarà rideterminato all'8,5% a partire dal 2024, mentre il tetto della spesa farmaceutica convenzionata sarà del 6,8%. Queste misure sono finalizzate a controllare e ottimizzare la spesa pubblica nel campo della salute.

Il malcontento dei sindacati

La manovra non è piaciuta ai principali sindacati dei medici. Dopo gli scioperi di novembre e dicembre, i sindacati dei medici stanno già pianificando nuove mobilitazioni. Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed, dichiara che nei prossimi giorni discuteranno per fissare una nuova data per il primo sciopero del 2024, previsto per fine gennaio. Tuttavia, sottolinea la disponibilità a dialogare con il ministro della Salute e il Governo.

Anche l'Anaao, la principale organizzazione dei medici ospedalieri, è sulla stessa linea. I sindacati ritengono insufficiente la manovra attuale, che presenta come aumento degli investimenti risorse principalmente vincolate al rinnovo del contratto dei sanitari. Tuttavia, secondo loro, questa manovra non riesce a "invertire la rotta" né a contrastare il "trend dei tagli dei posti letto e degli ambulatori perpetrati dai precedenti governi". L'Anaao sta addirittura valutando la possibilità di presentare una denuncia all'Unione Europea per avviare una procedura di infrazione contro l'Italia.

I disabili si sentono abbandonati

La mancanza di previsioni economiche nella Legge di bilancio da parte del Parlamento suscita preoccupazioni tra le associazioni dei disabili. Il timore è quello che, come spesso accade in Italia, si crei un quadro accattivante, ma che alla fine rimanga vuoto. Vincenzo Falabella, presidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), spera che il 2024 rappresenti un cambio di passo significativo, in quanto necessario, ma partiamo male in quanto con la manovra economica si sarebbe dovuto fare molto di più. Sotto questo aspetto, Falabella ricorda i "tre capitoli" su cui la Fish aveva insistito durante le audizioni nelle commissioni riunite di Camera e Senato. Il primo punto riguardava il Fondo per la vita indipendente, per il quale era stato chiesto un aumento da 15 ad almeno 100 milioni di euro. Il secondo capitolo sollecitava una distribuzione più equa delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza, mentre il terzo chiedeva un aumento dei finanziamenti per la legge 68/99 sul collocamento lavorativo dei disabili. Falabella sottolinea che le censure sollevate non sono state affrontate.

Italiani ko per influenza e Covid. Pronto soccorso affollati

L'influenza ha rovinato le vacanze natalizie a un milione di italiani e ha messo sotto pressione i pronto soccorso in gran parte del Paese. Con i medici di famiglia in ferie, la comunicazione, persino via mail, risulta difficile. Tuttavia, forse il peggio non è ancora arrivato. Secondo Giovanni Rezza, professore di Igiene al San Raffaele di Milano, la curva di contagi è ancora in crescita e l'apertura di scuole e uffici contribuirà ad un ulteriore aumento. Il picco influenzale potrebbe arrivare verso la metà di gennaio. Inoltre, la discesa non sarà rapida, e il virus continuerà a circolare per l'intero mese di febbraio.

Di fronte a questo scenario, il vaccino antinfluenzale ritorna in primo piano per anziani e persone fragili. Anche se sembra tardi, Rezza suggerisce che vaccinarsi ora contro l'influenza può essere molto utile per prevenire pericolose complicanze. Mentre l'immunizzazione di massa contro il Covid sta producendo risultati positivi, il ceppo influenzale di quest'anno, in particolare l'H1N1, è considerato molto insidioso, con il potenziale di causare gravi ricadute e ospedalizzazioni nei soggetti vulnerabili.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

News e Approfondimenti che potrebbero interessarti

Vedi i contenuti