Tra luminarie e bontà per il palato, il Natale è uno dei momenti più attesi dell’anno. Tuttavia sprechi alimentari e impatti ambientali non trascurabili sono sempre dietro l’angolo. “Nei supermercati siamo circondati da bontà, per cui la tentazione di riempire le nostre tavole con quantità esagerate di cibo è sicuramente elevata”, spiega, in una video intervista, Marika Picardi, biologo nutrizionista. Secondo l’esperta, spesso la frenesia delle feste ci fa perdere di vista le conseguenze delle nostre scelte. Basti pensare che, solo per produrre il cibo che consumiamo ogni giorno, vengono emessi ingenti quantitativi di gas serra, e almeno un terzo del cibo prodotto ogni anno finisce sprecato. “Piccole azioni quotidiane possono fare la differenza sia per la nostra salute sia per l’ambiente”, sottolinea la nutrizionista.
Pianificare la spesa e il menù
Il primo passo che ogni professionista sanitario può consigliare ai propri pazienti, ma anche amici e familiari, è pianificare con attenzione la spesa e il menù: preferire prodotti locali e stagionali, provenienti da filiere controllate, riduce l’impatto ambientale. “Eviterei frutta e verdura fuori stagione, perché la loro coltivazione richiede più acqua, e sceglierei prodotti a chilometro zero per contenere le emissioni legate ai trasporti”, aggiunge Picardi. Anche l’impostazione dei piatti può fare la differenza. La nutrizionista suggerisce di prediligere alternative vegetali, come polpette di legumi, paté di verdure o fritture vegetali, da inserire al posto di piatti di carne e pesce spesso consumati in eccesso. “Gli allevamenti - ricorda Picardi - contribuiscono in maniera significativa alla perdita di biodiversità e all’inquinamento atmosferico da ammoniaca”.
Controllare le porzioni e riutilizzare gli avanzi
Un’altra strategia per ridurre lo spreco riguarda le porzioni: calcolare la quantità giusta per ciascun ospite permette di evitare di acquistare troppo e di buttare cibo ancora commestibile. “Si può anche pensare a preparare un menù natalizio che tenga conto degli avanzi, per esempio il risotto avanzato del giorno prima può diventare un nuovo piatto come i timballi di pasta o polpettoni”, spiega. Le verdure, invece, possono essere trasformate in insalate alternative, sformati, frittate o ripieni per torte salate.
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Decorazioni sostenibili
Non solo cibo, ma anche decorazioni: Picardi consiglia di evitare stoviglie usa e getta e di prediligere centrotavola realizzati con materiali presenti in casa o raccolti all’aperto, come pigne, rametti o piccole piantine. “Sono tante le idee che possono rendere il Natale più ecosostenibile senza rinunciare all’estetica e alla convivialità”, conclude la nutrizionista. Un Natale più consapevole, insomma, è possibile: basta pianificare, scegliere con attenzione e recuperare ciò che si ha, per trasformare la festa non solo in un momento di gioia, ma anche di cura per sé stessi e per il pianeta.