Scuola, stop agli smartphone: i 5 consigli degli esperti ISS per un uso consapevole

Una circolare ministeriale vieta i cellulari in classe. L’ISS spiega come affrontare la dipendenza digitale con piccoli passi, senza rinunciare del tutto alla tecnologia.

Sommario

  1. L’allarme degli esperti
  2. Piccoli passi per disintossicarsi
  3. Regole pratiche per l’uso consapevole

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha introdotto una novità che riguarda tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado: il divieto di utilizzo dello smartphone durante le lezioni e, più in generale, in orario scolastico. La misura, formalizzata attraverso una circolare ministeriale, ha l’obiettivo di favorire la concentrazione e ridurre le distrazioni, restituendo centralità al rapporto diretto tra studenti, insegnanti e contenuti didattici.

L’allarme degli esperti

Il tema non riguarda soltanto la scuola, ma la vita quotidiana degli adolescenti. Secondo i dati diffusi dal Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre un quarto dei ragazzi a livello mondiale soffre di un uso problematico dello smartphone. Si tratta di una vera e propria dipendenza che può compromettere sonno, rendimento scolastico e relazioni sociali. “L’obiettivo non è eliminare il telefono – spiega Adele Minutillo, esperta del Centro – ma imparare a gestirlo con consapevolezza”.

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Piccoli passi per disintossicarsi

Per affrontare il problema, gli esperti dell’ISS propongono un approccio graduale. Primo passo: riconoscere i segnali d’allarme, come la necessità di controllare continuamente il dispositivo o la difficoltà a staccarsene.

Poi avviare un “digital detox” progressivo, creando spazi e momenti liberi da schermi, ad esempio durante i pasti o prima di andare a dormire. Anche la qualità del sonno gioca un ruolo cruciale: niente smartphone in camera e dispositivi spenti almeno un’ora prima di coricarsi.

Regole pratiche per l’uso consapevole

Gli specialisti suggeriscono inoltre di disattivare le notifiche nei momenti importanti, come lo studio o lo sport, e di sfruttare le funzioni integrate dei telefoni per monitorare e limitare il tempo trascorso online. Impostare limiti chiari e condivisi con la famiglia aiuta a non cadere negli automatismi digitali. La vera sfida, sottolineano gli esperti, non è rinunciare alla tecnologia, ma imparare a viverla in modo equilibrato, evitando che diventi un ostacolo alla crescita personale e alle relazioni reali.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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