Negli ultimi anni, il numero di zecche è aumentato in modo significativo in molte regioni del mondo, portando con sé una serie non indifferente di rischi per la salute umana e animale. L'aumento della popolazione di zecche e la loro espansione in nuove aree rappresentano una crescente preoccupazione per la sanità pubblica, in quanto possono trasmettere diverse malattie pericolose. La malattia di Lyme, causata dal batterio Borrelia burgdorferi, è una delle infezioni più comuni trasmesse dalle zecche e può provocare sintomi che vanno dall'eritema migrante a problemi neurologici e artritici se non trattata tempestivamente. L'encefalite da zecche è un'altra malattia grave che può causare infiammazione del cervello e del midollo spinale, con conseguenze potenzialmente fatali. Altre infezioni includono l'anaplasmosi, la babesiosi e la rickettsiosi.
Il ruolo del cambiamento climatico nella diffusione delle zecche
Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha svolto un ruolo significativo nella diffusione delle zecche e delle malattie che trasmettono. Le temperature in aumento, le variazioni nei modelli di precipitazioni e altri fattori ambientali hanno contribuito a espandere l'habitat naturale delle zecche, portando a un incremento del rischio di esposizione per l'uomo e gli animali.
Come ormai più che risaputo, uno degli effetti più evidenti del cambiamento climatico è l'aumento delle temperature globali. Le zecche prosperano in ambienti caldi e umidi, e con l'aumento delle temperature, molte specie di zecche stanno espandendo il loro raggio di azione verso nord e verso altitudini più elevate. In Europa, per esempio, le zecche Ixodes ricinus, vettori della Malattia di Lyme, sono ora presenti in regioni precedentemente troppo fredde per loro. Allo stesso modo, negli Stati Uniti, le zecche del cervo (Ixodes scapularis) si stanno spostando verso il Canada, portando con sé il rischio di Malattia di Lyme e altre patologie.
Le variazioni nei modelli di precipitazioni influenzano anche la popolazione di zecche. Periodi prolungati di pioggia possono aumentare l'umidità, creando condizioni ideali per la loro proliferazione. Al contrario, periodi di siccità possono ridurre temporaneamente le popolazioni di zecche, ma le piogge successive possono portare a un rimbalzo verso l’alto delle popolazioni. Inoltre, inverni più miti significano che meno zecche muoiono a causa del freddo, permettendo a più individui di sopravvivere e riprodursi nella stagione successiva.
Il cambiamento climatico influisce anche sugli ecosistemi e sulla fauna selvatica, in maniera tale da alterare le dinamiche tra prede e predatori, e influenzando la distribuzione degli animali ospiti delle zecche, come cervi, roditori e uccelli. Con l'aumento delle temperature, alcune specie di animali migrano verso nuove aree, portando con sé le zecche e facilitando la diffusione di queste ultime in nuove regioni.
Oltre alla diffusione geografica, il cambiamento climatico può influenzare la stagionalità delle zecche. Le zecche sono attive in periodi più lunghi dell'anno a causa di inverni più brevi e primavere più precoci.
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I rischi dei morsi delle zecche
Le zecche sono parassiti ematofagi che possono trasmettere una varietà di agenti patogeni durante il morso, causando diverse malattie negli esseri umani e negli animali. Ecco una panoramica dettagliata sui principali rischi associati ai morsi di zecca:
La Malattia di Lyme è causata dalla Borrelia burgdorferi, un batterio spirocheta che viene trasmesso all'uomo tramite il morso di zecche infette. I sintomi iniziali includono un eritema migrante, una caratteristica macchia rossa che si espande sulla pelle, accompagnata da febbre, mal di testa, affaticamento, e dolori muscolari e articolari. Se non trattata, la malattia può progredire a una fase secondaria con sintomi neurologici come meningite, paralisi facciale e neuropatie periferiche. Nella fase tardiva, possono insorgere artrite cronica, spesso delle grandi articolazioni come le ginocchia, e problemi neurologici cronici come encefalopatia e polineuropatia.
La meningoencefalite da zecche (TBE) è una malattia virale trasmessa dal virus dell'encefalite da zecche (TBEV). I sintomi iniziali sono simil-influenzali, con febbre, mal di testa e affaticamento. Se l'infezione progredisce, può raggiungere la fase neurologica, causando meningite, encefalite e meningoencefalite. In questa fase, i sintomi comprendono forte mal di testa, febbre alta, nausea, vomito, disorientamento, convulsioni e, nei casi più gravi, paralisi.
L'anaplasmosi è causata dal batterio Anaplasma phagocytophilum, che provoca febbre, mal di testa, dolori muscolari, brividi e nausea. Nei casi più gravi, l'infezione può portare a problemi respiratori, disfunzione renale e coagulazione intravascolare disseminata, una condizione potenzialmente letale.
La babesiosi, trasmessa da Babesia microti e altre specie di Babesia, presenta sintomi come febbre, brividi, sudorazione, mal di testa, dolori muscolari e affaticamento. La malattia può anche causare anemia emolitica. Nei casi più gravi, soprattutto in persone con un sistema immunitario compromesso, può portare a insufficienza d'organo e complicazioni ematologiche.
La febbre maculosa delle Montagne Rocciose è una rickettsiosi causata dalla Rickettsia rickettsii. I sintomi includono febbre alta, eruzione cutanea, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito e dolore addominale. Senza un trattamento tempestivo, la malattia può causare gravi danni agli organi interni e può essere fatale.
L'ehrlichiosi è causata da Ehrlichia chaffeensis e altre specie. La malattia si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, affaticamento, nausea, vomito e diarrea. L'eruzione cutanea è meno comune, ma può verificarsi in alcuni casi.
La borreliosi, causata da vari batteri Borrelia (diversi dalla Borrelia burgdorferi), si caratterizza per febbre ricorrente, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea e una serie di sintomi neurologici e cardiaci. Le febbri possono ripetersi ciclicamente, rendendo la diagnosi e il trattamento più complicati.
La tularemia, causata dal batterio Francisella tularensis, provoca ulcere cutanee, febbre, linfadenopatia e polmonite. Nei casi più gravi, la malattia può evolvere in sepsi, una condizione potenzialmente fatale.
La meningoencefalite di Powassan è causata dal virus di Powassan. I sintomi includono febbre, mal di testa, vomito, debolezza, confusione e convulsioni. Nei casi più gravi, l'infezione può causare infiammazione del cervello (encefalite) o delle membrane che lo circondano (meningite).
La febbre Q, causata da Coxiella burnetii, si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, tosse, sudorazione, affaticamento e dolore toracico. La malattia può diventare cronica e portare a endocardite, una grave infiammazione delle valvole cardiache.
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Misure di prevenzione
Per ridurre il rischio di essere morsi dalle zecche e contrarre malattie, è importante adottare alcune misure preventive. Queste includono l'uso di repellenti per insetti, indossare abiti protettivi quando si trascorre del tempo all'aperto, e controllare regolarmente la presenza di zecche sul corpo e sui vestiti. Anche mantenere il giardino pulito, tagliare l'erba e rimuovere le foglie secche può aiutare a ridurre l'habitat delle zecche nelle aree residenziali.