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Quali sono i doveri del Medico di Famiglia?

21/06/2023

Quali sono i doveri del Medico di Famiglia? Cosa rappresenta per i pazienti e quali sono i suoi compiti specifici.

Quali sono i doveri del Medico di Famiglia?

Il Medico di Famiglia rappresenta il collegamento tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale e come loro anche i pediatri svolgono la stessa funzione. Il professionista sanitario a cui ci riferiamo è certamente il nostro punto di riferimento, colui che non dipende da alcuna azienda sanitaria, ma opera in convenzione con il SSN.

 

Quali sono i doveri del Medico di Famiglia?

 

Il Medico di Famiglia dovrà:

 

  • tutelare la salute dei propri pazienti esercitando attività di diagnosi, terapia, riabilitazione, prevenzione a livello del singolo individuo e della sua famiglia e di educazione sanitaria;
  • garantire livelli essenziali di assistenza, soddisfacendo i bisogni sanitari dei pazienti sia nell’ambulatorio sia al domicilio del paziente;
  • contribuire allo sviluppo e alla diffusione della cultura sanitaria e alla conoscenza del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale;
  • aderire a specifiche campagne promosse ed organizzate dalle Regioni e dalle Aziende Sanitarie.

 

Tutti questi doveri si tradurranno, ovviamente, in specifici compiti, quali:

 

  • curare le patologie dei suoi assistiti, sia a domicilio o con il sussidio della telemedicina, sia nelle residenze protette (come le RSA).
  • garantite continuità, provvedendo eventualmente a nominare un sostituto;
  • fare visite domiciliari e ambulatoriali a scopo diagnostico e terapeutico. Le visite domiciliari sono gratuite, ma è il medico a decidere se si tratta di un caso grave e urgente e se il paziente è effettivamente non trasportabile in studio: se ritiene che l’ammalato è in grado di andare da lui ma preferisce la visita a casa, il medico può chiedere un compenso. Per gli orari: se il paziente telefona al medico dopo le ore 10, la visita può essere effettuata entro le ore 12 del giorno successivo; nei giorni prefestivi valgono le regole previste per il sabato, con l’obbligo però di effettuare attività ambulatoriale per i medici che in quel giorno la svolgono ordinariamente al mattino;
  • può chiedere la consulenza a medici specialisti;
  • deve aggiornare la scheda sanitaria dei pazienti, conservando in uno schedario le cartelle cliniche di ciascuno e inserendo, di volta in volta, esiti di esami diagnostici, ricoveri o visite specialistiche;
  • redigere certificazioni obbligatorie per legge;
  • rilasciare certificazioni di idoneità allo svolgimento di attività sportive non agonistiche;
  • rilasciare la certificazione per l’incapacità temporanea al lavoro;
  • prescrivere i farmaci, somministrare vaccini, medicare ferite, misurare la pressione.

 

Per il Medico di Famiglia è obbligatorio tenere l’ambulatorio sempre aperto?

 

L’apertura dello studio medico  va garantita per 5 giorni alla settimana, secondo dei criteri precisi: preferibilmente dal lunedì al venerdì, con apertura obbligatoria il lunedì. Negli altri giorni, deve organizzare i turni prevedendo, se possibile, almeno due aperture di pomeriggio e due la mattina. L’orario di apertura cambia, comunque, in base al numero degli iscritti: non inferiore a 5 ore settimanali fino a 500 assistiti, 10 ore settimanali da 500 a 1000 assistiti e 15 ore settimanali da 1.000 e 1.500 assistiti. In ogni caso, dovrà essere concordato in relazione alle necessità degli assistiti e all’esigenza di assicurare una prestazione medica corretta ed efficace e deve essere esposto alla porta dello studio. Di sabato, l’ambulatorio non deve essere per forza aperto, ma il medico deve fare le visite domiciliari che ritiene opportune entro le ore 10.00 dello stesso giorno. Se nella giornata del venerdì precedente non ha terminato il giro visite (relativamente a quelle richieste dopo le 10.00) deve completarlo nella mattinata del sabato.

 

Il numero di pazienti che un medico di base può assistere è al massimo di 1.500 assistiti.

 

Gli appuntamenti possono essere fissati sia per telefono, sia con altre modalità. Il medico di famiglia non deve essere sempre reperibile, anche negli orari in cui non fa ambulatorio. Per casi urgenti c’è sempre il pronto soccorso o la guardia medica.

 

In linea di massima, le prestazioni del medico di famiglia non sono a pagamento per i suoi assistiti. Il discorso cambia per un paziente che non sia un suo iscritto o che è residente in una città diversa da quella dove il medico svolge la sua attività. I certificati possono essere compilati gratuitamente – come quelli per i lavoratori in malattia, di idoneità alle attività sportive per i giovani, i certificati di morte – o a pagamento, come quelli per le assicurazioni, per richieste di invalidità, per attività fisica non agonistica e altri i quali è stabilita una tariffa.

 

Sempre gratis è la compilazione delle ricette nelle quali il medico richiede analisi, visite specialistiche e prescrizioni di farmaci.

 

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Cristina Saja, giornalista e avvocato