Nel testo della nuova delibera della Commissione ECM si conferma la scadenza al 31 dicembre 2025 per acquisire i crediti del triennio 23-25 ma si aggiunge anche la possibilità di acquisizione per il triennio 20-22, crediti che saranno poi trasferibili entro il 31 dicembre 2026. Tempo invece fino a dicembre 2028 per acquisire crediti compensativi e mettere in regola i trienni passati (dal 2014-2016 in poi), mentre per chi ha già crediti in eccesso dai trienni precedenti sarà il Cogeaps a sistemare la situazione formativa. Ne abbiamo parlato con Pierpaolo Pateri, neo eletto vicepresidente Cogeaps, ex tesoriere Fnopi e membro della Commissione ECM.
Crediti compensativi per i trienni passati: un'opportunità unica
Una delibera che finalmente regolamenta il recupero dei trienni formativi passati e che premia chi si è formato di più, permettendo il trasferimento automatico dei crediti. La Commissione dà valore ai professionisti virtuosi?
“Abbiamo voluto dare una grande possibilità, senza fare sconti, a chi ha la volontà di mettersi in regola acquisendo tutti i crediti mancanti per i trienni passati, un’occasione che però è unica e come tale va percepita. Con la promozione di questa delibera, la Commissione finalmente assume una decisione che va nella direzione della messa in sicurezza del sistema ECM. Visti i numeri dei professionisti ancora non certificabili per i trienni passati, sono state create le condizioni migliori per permettere loro di mettersi finalmente in regola. Ovviamente provvedimenti come questo – prosegue Pateri - non possono e non devono essere una regola. Il segnale è forte, la delibera è stata approvata all’unanimità da tutti i rappresentanti delle professioni. Così, alla fine del 2028 sapremo veramente chi voleva mettersi in regola e chi ha invece deciso di rimanere fuori dal sistema. C’è impegno da parte degli Ordini di avviare un percorso virtuoso, andando a individuare i professionisti non in regola. La FNOPI lo sta già facendo, come tutte le altre Federazioni. Quindi, istaurare un contatto diretto e supportare il professionista in un chiaro percorso di recupero fatto di una vasta offerta formativa, sia tramite Ordini che tramite Provider, che permetterà di poter raggiungere il miglior risultato possibile, ovvero quello di un recupero completo e di grande qualità".
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C'è tempo fino al 31 dicembre 2028 per i crediti compensativi di recupero dei trienni precedenti. Nulla cambia invece per il fabbisogno formativo del triennio 23-25, che scade regolarmente al 31 dicembre 25?
"Nel testo della delibera della Commissione ECM si conferma la scadenza al 31 dicembre 2025 per acquisire i crediti del triennio 23-25 ma si aggiunge anche la possibilità di acquisizione per il triennio 20-22, crediti che saranno poi trasferibili entro il 31 dicembre 2026. Tempo invece fino a dicembre 2028 per acquisire crediti compensativi e mettere in regola i trienni passati (dal 2014-2016 in poi), mentre per chi ha già crediti in eccesso dai trienni precedenti sarà il Cogeaps a sistemare la situazione formativa".
Premialità: a chi spettano i 20 crediti bonus?
Nel quarto articolo si concretizza la proposta di premialità di cui si era già parlato a inizio anno: 20 crediti per chi è in regola con i trienni precedenti, è un invito da parte delle Commissione a comprendere l'importanza di una formazione regolare?
“Noi siamo anche consapevoli che i virtuosi, cioè le persone corrette e rispettose della norma che hanno a cuore la formazione continua e che ci credono veramente, forse non avrebbero bisogno del bonus – spiega il vicepresidente Cogeaps -. Questo è un invito a non mollare la presa, non abbandonare questo sentiero virtuoso e segnalare ai professionisti sempre in regola che vediamo ed apprezziamo il loro lavoro”.
Copertura assicurativa dal 2026, i professionisti e la consapevolezza sul rischio assicurativo
Dal 2026 il nodo della copertura assicurativa diventa pressante, con il decreto attuativo della Legge Gelli si rischierà di trovarsi scoperti in caso di contenzioso se non in regola con almeno il 70% dei crediti formativi 23-25. I professionisti sono consapevoli?
"Crediamo che ci sia una consapevolezza da parte dei professionisti perché sarebbe grave pensare il contrario. Tuttavia il numero di professionisti ancora non in regola richiede a Federazioni e Ordini uno ulteriore impegno per amplificare la presa di coscienza di un rischio concreto. Cercheremo di individuare uno per uno i professionisti e parlarci, sostenerli, accompagnarli. Gli Ordini e le Federazioni non sono mai mancati all’appello e non lo faranno adesso. Accompagneremo i professionisti in questa fine triennio e rafforzeremo l’informazione sulla copertura assicurativa. Nessuno sarà lasciato indietro, è proprio questo il senso della delibera. Come Cogeaps ancora una volta garantiamo per i professionisti, ma non ci saranno ulteriori dilazioni, su questo voglio essere chiaro. Questa è un’opportunità unica e come tale va colta."