Diffida per mancato pagamento prestazione professionale

Scopri come redigere una diffida per il mancato pagamento di una prestazione professionale. Modelli, consigli legali e procedure.

Sommario

  1. Cos’è e a cosa serve una diffida per mancato pagamento
  2. Come redigere una diffida efficace
  3. Un modello editabile pronto all’uso

Quando un professionista svolge con cura e competenza una prestazione, è naturale aspettarsi che venga corrisposto il giusto compenso. Tuttavia, nella realtà lavorativa può accadere che un cliente ritardi il pagamento o, in alcuni casi, non adempia affatto all’obbligo pattuito. In queste situazioni, il professionista si trova davanti a un bivio: come tutelare i propri diritti senza ricorrere subito a un’azione giudiziaria?

Uno degli strumenti più efficaci e meno onerosi è la diffida per mancato pagamento. Si tratta di una comunicazione scritta, con valore legale, attraverso la quale il creditore invita formalmente il debitore a saldare quanto dovuto entro un termine prestabilito. La diffida non è soltanto un atto di cortesia o un promemoria: è un documento che può avere un forte impatto, sia dal punto di vista pratico (perché sollecita il pagamento), sia dal punto di vista giuridico (perché dimostra l’intenzione seria di agire in caso di inadempimento).

Scopri come redigere una diffida per il mancato pagamento di una prestazione professionale. Modelli, consigli legali e procedure.

L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non sostituisce una prestazione professionale e non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori e inesattezze. Se la tua richiesta presenta delle specificità richiedi una consulenza ai nostri esperti.

Cos’è e a cosa serve una diffida per mancato pagamento

La diffida è, in sostanza, un ultimo avvertimento ufficiale: mette nero su bianco che esiste un debito, che il professionista ne chiede il saldo e che, in assenza di pagamento, si agirà nelle sedi competenti. Inviare una diffida ha diversi vantaggi:

  • Formalizza la richiesta di pagamento, creando una traccia documentale che potrà essere utilizzata in futuro.
  • Sollecita il debitore in maniera chiara e inequivocabile, riducendo il rischio di ulteriori ritardi.
  • Previene contenziosi legali, perché in molti casi il semplice ricevimento della diffida spinge il debitore a saldare quanto dovuto, evitando così ricorsi giudiziari più lunghi e costosi.

Come redigere una diffida efficace

Perché una diffida sia efficace deve rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • riportare con chiarezza i dati del creditore e del debitore;
  • specificare la natura della prestazione professionale svolta;
  • indicare l’importo esatto dovuto e gli estremi della fattura o del contratto;
  • stabilire un termine preciso entro cui effettuare il pagamento (in genere da 7 a 15 giorni);
  • avvisare che, in caso di mancato adempimento, verranno intraprese azioni legali.

È consigliabile inviare la diffida tramite raccomandata A/R o PEC, così da avere la certezza della ricezione e poter utilizzare la ricevuta come prova in un eventuale procedimento giudiziario.

Un modello editabile pronto all’uso

Per aiutare i professionisti ad affrontare queste situazioni delicate, mettiamo a disposizione un modulo di diffida editabile. Il documento è stato pensato per essere semplice, completo e facilmente personalizzabile, così da poter essere adattato alle singole esigenze.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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