Decreto legge PA: Medici di famiglia in pensione a 73 anni

Scopri le misure del Dl PA per medici e sanitari, inclusa la possibilità di andare in pensione a 73 anni. Nuove assunzioni e riforme in arrivo.

Sommario

  1. Ministero della Salute: nuove assunzioni e più risorse per affrontare le sfide
  2. Dipendenze patologiche: un fondo straordinario per il 2025
  3. Commissione centrale sanitaria: smaltimento arretrati e riforma entro trenta giorni

Tra le novità più rilevanti contenute nel decreto legge PA, approdato di recente alla Camera dei Deputati, figura la possibilità per i medici di medicina generale di rimanere in servizio oltre l’età pensionabile, fino al compimento dei 73 anni.

L’articolo 12-quater stabilisce infatti che, fino al 31 dicembre 2026, le aziende sanitarie potranno prorogare i rapporti con i medici convenzionati, nel tentativo di far fronte alla persistente carenza di personale sanitario.

Si tratta di una misura d’emergenza, pensata come ponte in attesa di una riforma strutturale del reclutamento. Il decreto prevede inoltre l’aggiornamento della normativa sull’accesso alle professioni sanitarie, in linea con la riforma della Pubblica Amministrazione promossa dal PNRR, al fine di garantire un ricambio generazionale e professionale più efficiente nel Servizio sanitario nazionale.

Ministero della Salute: nuove assunzioni e più risorse per affrontare le sfide

Il decreto include anche un importante piano di rafforzamento del personale del Ministero della Salute. L’articolo 5-bis autorizza l’assunzione a tempo indeterminato di otto dirigenti di seconda fascia, ventitré dirigenti sanitari e novanta funzionari. Le nuove risorse serviranno ad affrontare quattro sfide principali: ridurre le liste d’attesa, rafforzare la profilassi internazionale, gestire le emergenze sanitarie e supportare la transizione digitale.

Le assunzioni potranno avvenire anche tramite concorsi straordinari, in deroga alla normativa ordinaria. Inoltre, viene potenziato il contingente di supporto al Ministro con dieci nuove unità negli uffici di diretta collaborazione. La dotazione finanziaria crescerà significativamente: oltre sei milioni di euro nel 2025, fino a quasi undici milioni annui a partire dal 2026.

Dipendenze patologiche: un fondo straordinario per il 2025

Il provvedimento contiene anche una misura destinata al contrasto delle dipendenze. Con l’articolo 21-quinquies viene istituito un fondo straordinario da 23,2 milioni di euro per l’anno 2025, finalizzato a finanziare interventi di prevenzione, cura e riabilitazione all’interno delle comunità terapeutiche accreditate.

L’iniziativa si concentra in particolare sulle prestazioni che non sono coperte dai fondi ordinari, cercando così di colmare una lacuna nei servizi offerti alle persone affette da dipendenze patologiche, spesso escluse da un’adeguata assistenza strutturata.

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Commissione centrale sanitaria: smaltimento arretrati e riforma entro trenta giorni

Infine, il decreto interviene sulla governance della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie. L’articolo 21-quater prevede la creazione di una sezione stralcio con l’obiettivo di smaltire tutti i procedimenti pendenti entro il 31 dicembre 2024. In parallelo, è annunciata una riforma organica della Commissione, che dovrà essere definita mediante regolamento entro trenta giorni dalla conversione del decreto in legge.

Questa doppia azione mira a rendere più rapido ed efficiente il funzionamento dell’organismo, fondamentale per la disciplina e la regolamentazione delle professioni sanitarie.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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