Finanziamenti agevolati per medici e professionisti sanitari: la Guida

Nella guida di Consulcesi Club trovi tutte le misure di finanza agevolata per professionisti del settore medico. Scaricala e rimani aggiornato nella tua vita professionale.

Nel precedente articolo in materia di Fondi Europei, sono stati descritti gli aspetti di maggiore rilievo della Programmazione Europea 2021-2027 esaminando in quali ambiti l’Italia avrà a disposizione fondi volti a finanziare progetti di varia natura, con un occhio di riguardo, soprattutto dopo l’emergenza Covid-19, al settore medico-sanitario.

Poter disporre di un supporto di questo tipo può rappresentare un elemento decisamente migliorativo per ogni soggetto giuridico (professionisti sanitari, studi medici, società tra professionisti, centri di ricerca, per citarne alcuni) che voglia finanziare un progetto con l’aiuto dei Fondi Europei. Vedremo come, anche persone fisiche, intenzionate a costituire un’impresa o ad aprire una partita IVA, possano essere, in alcuni casi, soggetti beneficiari di contributi. Si precisa che anche liberi professionisti titolari di partita IVA individuale (in base all’Allegato 1 del regolamento UE n. 651/2014) possono partecipare alla grande maggioranza di misure di finanza agevolata, in quanto equiparati alle MPMI, eccezion fatta che per i bandi promossi dalle Camere di Commercio Provinciali. 

In questa sede si cercherà di approfondire l’argomento relativo ai Fondi Europei per capire quali possano essere le tipologie di spese finanziate nel settore medico. Una volta esaminato tale aspetto si cercherà di fornire una panoramica il più possibile esaustiva delle misure attualmente aperte e/o in prossima apertura, promosse sia a livello nazionale che nelle regioni Lazio e Lombardia - selezionate a scopo esemplificativo e non esaustivo.

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Gli ambiti di intervento e le spese ammissibili dei bandi promossi per i medici

Il campo di azione è notevolmente vasto. Non bisogna, infatti, pensare che le misure a supporto del settore medico siano racchiuse esclusivamente in ambito strettamente scientifico. Possono essere finanziati, diverse tipologie di progetti in base alle necessità di sviluppo dell’impresa e/o del professionista, verticalizzando le attività. I Fondi Europei, infatti, supportano la costituzione di nuove imprese/professionisti ed anche il rafforzamento di imprese più mature. Nell’ambito dello start-up di impresa, viene dato particolare risalto (o premialità) alle imprese condotte da giovani e da donne. Ciò si inserisce in un piano più ampio e relativo all’imprenditoria femminile e giovanile.

Per fornire altri esempi, possono essere portati avanti progetti nell’ambito della formazione, dell’acquisto di nuovi macchinari, della protezione del marchio, della digitalizzazione e perfino dell’internazionalizzazione. Le spese generalmente ammissibili nell’ambito di queste tipologie di bandi possono essere suddivise tra l’acquisto di beni e di servizi di consulenza, svolti da professionisti il più delle volte iscritti ad appositi albi nazionali, quali proprietà industriale, manager dell’innovazione, temporary export manager, digital manager e via dicendo. 

Le misure promosse a livello nazionale

A livello nazionale, oltre ai bandi dedicati alla ricerca scientifica e promossi dal Ministero della Salute, altre iniziative di potenziale interesse, sono quelle promosse dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Avremmo modo di illustrare come le agevolazioni previste si configurino sia in “Contributi a fondo perduto” che in “Finanziamenti agevolati”.

Per ciò che riguarda le misure promosse dal MIMIT, è attualmente aperta la linea “Voucher consulenza in innovazione – secondo sportello”: la misura sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI di tutto il territorio nazionale e introduce in azienda figure manageriali per implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Il consulente in innovazione deve figurare tra quelli inseriti nell’apposito albo ministeriale, consultabile online. La dotazione finanziaria complessivamente stanziata per l’attuazione dell’intervento è pari a circa 171 milioni di euro. Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al Voucher per consulenza in innovazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale, ricevendo il contributo in base alla dimensione aziendale: micro e piccole imprese pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 40 mila euro; medie imprese: pari al 30% dei costi sostenuti fino a un massimo di 25 mila euro; reti di imprese: pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 80 mila euro.

Altre misure da segnalare, sono quelle relative alla protezione della proprietà industriale, ovvero Brevetti+, Disegni+ e Marchi+. Quest’ultima, tra le tre elencate, può essere quella di maggiore supporto in ambito medico-sanitario. È importante sottolineare che il Ministero, solitamente in estate, pubblica i Decreti attuativi delle tre misure che vengono, poi, aperte in autunno. La misura Marchi + 2023, ha una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro e prevede agevolazioni per la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso l’Euipo – Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Misura A) e quella dei marchi internazionali presso l’Ompi – Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (Misura B), attraverso l’acquisizione di servizi specialistici esterni. Per la Misura A, le agevolazioni sono concesse fino all’80% delle spese sostenute per le tasse di deposito e per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni, entro l’importo massimo per marchio di 6.000 euro. Per la Misura B, le agevolazioni sono concesse fino al 90% delle spese sostenute per le tasse di registrazione e per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni, entro l’importo massimo per marchio di 9.000 euro.

Un’altra misura ministeriale, ormai in essere da molti anni e sempre aperta (a sportello) e rifinanziata in molte Leggi di Bilancio è quella che concede finanziamenti agevolati per l’acquisto di macchinari e di beni strumentali, denominata “Nuova Sabatini”. Obiettivo della misura è quello di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. L'agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Soggetti beneficiari della misura sono le micro, piccole e medie imprese (PMI) italiane ed operanti in tutti i settori produttivi.

L’agevolazione del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al: 2,75% per gli investimenti ordinari; 3,575% per gli investimenti 4.0; 3,575% per gli investimenti green. Gli investimenti del settore medico si configurano, prettamente, in investimenti 4.0, data le alte tecnologie utilizzate nel settore. Questa tipologia di beni 4.0, inseriti in un apposito allegato reperibile sul sito del MIMIT, possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto della legge 232 dell’11 dicembre 2016.

Altre linee promosse dal MIMIT riguardano interventi di “fiscalità agevolata” e si configurano principalmente in crediti d’imposta. Tra i crediti d’imposta d’interesse del settore medico si annoverano quelli per formazione 4.0 e per investimenti in beni strumentali.Il credito d’imposta è una misura agevolativa che consente alle imprese di ridurre l’imposta da pagare sui propri utili netti mediante la fruizione di un credito di pari importo. 

Sulla base della situazione attuale, è importante evidenziare come, oltre all’innovazione e all’avanzamento tecnologico, i legislatori europei, per il settennato 2021-2027 abbiano dato particolare risalto alla transizione green. In quest’ottica si inseriscono i contributi per l’istallazione di pannelli fotovoltaici e il più recente (autunno 2023) Bonus per l’installazione di colonnine di ricarica per imprese e professionisti, promosso dal Ministero dell’Ambiente. Il Bonus Colonnine per imprese e professionisti sostiene l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici da parte di imprese e professionisti. Il contributo in conto capitale può essere concesso dal MASE per un importo pari al 40% delle spese ammissibili.Le risorse disponibili sono pari a 87,5 milioni di euro.

Il panorama dei fondi promossi a livello nazionale, quindi, è certamente molto ampio ed utile a sviluppare diversi tipi di progettualità È importante sapere che nella maggior parte dei casi è possibile portare avanti, per imprese e professionisti, sia progetti nazionali che regionali, sulla base di quanto normato nei singoli casi dai bandi di interesse.

Le misure regionali: focus Lazio e Lombardia

Un’altra fonte di finanziamento per i medici e per il settore medico sanitario è certamente quella derivante dai fondi previsti nei bandi regionali e provinciali. Come analizzato nell’articolo precedente, le Regioni italiane tramite i Programmi Operativi Regionali (POR) e in linea con la Strategia di Sviluppo di Specializzazione Intelligente (SS3), promuovono bandi pubblici che prevedono, nella maggior parte dei casi contributi a fondo perduto. Sono anche presenti misure che prevedono un finanziamento agevolato.

La Regione Lombardia e Unioncamere, hanno aperto il bando “Nuova Impresa” finalizzato a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale. L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e comunque nel limite massimo di € 10.000,00 per impresa. Tra le spese ammissibili figurano quelle per la costituzione della nuova realtà imprenditoriale e acquisti di beni e servizi. L’avviso possiede una dotazione finanziaria complessiva di 5,3 milioni di euro e sarà possibile partecipare fino a marzo 2024.

Anche la Regione Lazio (ultima volta a gennaio 2023) ha attivato una misura analoga a questa, denominata “Nuovo Fondo Futuro”, linea molto apprezzata dai nuovi imprenditori che certamente verrà riaperta anche nelle prossime annualità. Al bando della Regione Lazio è possibile partecipare sia da impresa costituita da non più di 3 anni, che come persona fisica cd. “Impresa costituenda”. La misura prevede l’ammissibilità di spese per la costituzione, macchinari, impianti e attrezzature, ammodernamento tecnologico, riduzione dei consumi e consulenze. L’aiuto si configura in un finanziamento a tasso zero per un importo minimo di 5.000 euro e massimo di 25.000, da restituire in 72 mesi, con un pre-ammortamento di un anno.

La Regione Lazio promuove anche una misura denominata “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito” volto a finanziare le stesse spese del “Fondo Futuro” (escludendo quelle di costituzione) ma dedicato ad imprese e professionisti attivi da più di 3 anni. In questo caso il finanziamento possiede importi più alti e sono finanziabili progetti con importo minimo di 10.000 euro e massimo di 50.000. 

Le regioni come gli Enti nazionali analizzati in precedenza, negli ultimi anni hanno promosso diverse misure dedicate all’impatto ambientale. È il caso della linea “Piccolo Credito Energia”, con caratteristiche analoghe al “Piccolo Credito ordinario”, ma esclusivamente dedicato ad interventi di risparmio energetico e di installazione di pannelli fotovoltaici.

È attualmente aperto, fino al mese di dicembre 2023, il bando “Idea innovativa al femminile”, promosso dalla Camera di Commercio di Roma, che prevede un premio fino a 5.000 euro per i cinque progetti maggiormente innovativi e tecnologici sviluppati dalle imprese femminili iscritte alla Camera.

Unioncamere Lombardia, ha invece, attivato il contributo “Certificazione per la parità di genere” (aperto a partire dal 6 dicembre 2023, anche a livello nazionale e promosso dal Dipartimento Pari Opportunità).

L’obiettivo della misura è quello di sostenere le micro, piccole e medie imprese lombarde nel percorso orientato al conseguimento della certificazione della parità di genere tramite l’erogazione di contributi per servizi di consulenza specialistica finalizzata all’impostazione di un sistema di gestione per la parità di genere e a copertura dei costi sostenuti dalle imprese per ottenere la certificazione. Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto e sarà aperto fino a dicembre 2024. 

Questa linea è particolarmente importante perché per imprese e professionisti, possedere certificazioni, di genere, ambientali, di sostenibilità e di legalità, rappresenta un aiuto anche per la partecipazione a bandi pubblici. Pur non essendo questi requisiti obbligatori, possedere le certificazioni aiuta ad ottenere maggiore punteggio in graduatoria o una percentuale di contributo maggiormente elevata.

In ambito strettamente medico-sanitario, invece, la Regione Lombardia ha aperto, fino all’11 gennaio 2024, il bando “Avviso pubblico per la presentazione delle domande di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento ai titoli universitari dell’area sanitaria di cui all’art. 6, comma 3, del d.lgs n. 502/92 s.m.i..” L’avviso è rivolto alle persone che non sono in possesso di un titolo già equipollente e che non risultano iscritte all’albo ordinario con riferimento alla specifica professione sanitaria.

In attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 luglio 2011 che recepisce l’Accordo Stato Regioni del 10 febbraio 2011, e della dgr n. 554 del 03/07/2023, Regione Lombardia ha emanato l’Avviso pubblico per la presentazione delle domande di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento ai titoli universitari dell’area sanitaria di cui all’art. 6, comma 3, del d.lgs n. 502/92 s.m.i. .

Sarà possibile presentare domanda di riconoscimento dell’equivalenza per l’Area delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Ostetriche e per l’Area delle Professioni Tecniche della Prevenzione:

  • Professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche: Infermiere (DM n. 739/94), Ostetrica/o (DM n. 740/94), Infermiere Pediatrico (DM n. 70/97)
  • Professioni tecniche della prevenzione: Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (DM n. 58/97), Assistente Sanitario (DM n. 69/97)

Il riconoscimento dell’equivalenza riguarda esclusivamente quei titoli del pregresso ordinamento che non sono stati dichiarati equipollenti al diploma universitario dai decreti del Ministero della Sanità emanati ai sensi dell’art. 4, comma 1, della legge 42/99.

Non devono presentare la richiesta chi ha un titolo già equipollente e chi è iscritto all’albo ordinario della relativa professione sanitaria.

La riflessione che nasce al termine di questo approfondimento è sicuramente quella relativa alle molteplici linee di finanziamento in essere nel settore sanitario. È stato riportato a scopo esemplificativo un importante numero di misure, promosse sia a livello nazionale che regionale di possibile utilità per lo sviluppo di nuovi progetti in questo ambito. Il nuovo settennato di Programmazione Europea 2021-2027 prevederà ancora molte opportunità di fruire dei Fondi Europei in questo settore. È importante rimanere aggiornati o affidarsi a un consulente in grado di guidare il richiedente nella corretta partecipazione al bando pubblico e di seguirlo nella fase di presentazione della domanda, in quella di sviluppo progettuale e, infine, nella rendicontazione, fase cruciale quando si tratta di fondi pubblici.

Con sinergia e con progetti validi, certamente quelle che al momento potrebbero sembrarvi solamente buone idee, potranno diventare progetti europei finanziati e in grado di migliorare il futuro, sia da un punto di vista imprenditoriale che medico, essendo collaborazione e replicabilità alla base di ogni valido progetto europeo!

Di: Marco Ginanneschi, commercialista-revisore legale e fondatore di Sercam Advisory

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