Guida alla finanza agevolata per professionisti e PMI del settore medico

Nella guida di Consulcesi Club trovi tutte le misure di finanza agevolata per professionisti e PMI di settore medico.

In questa guida esaminiamo le proposte di finanza agevolata per piccole e medie imprese di settore medico e sanitario, all'interno un focus su Regione Lombardia, Regione Lazio, Regione Emilia Romagna e le Misure nazionali. 

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Nella guida di Consulcesi Club trovi tutte le misure di finanza agevolata per professionisti e PMI di settore medico. Scaricala e rimani aggiornato nella tua vita professionale. 

Regione Lombardia

1. Bando Connessi 2023. Finanziamento a fondo perduto per lo sviluppo di strategie digitali per i mercati globali - CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi

Il bando intende stimolare una declinazione operativa della “cultura digitale” anche  sul  piano dell’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aumentare le competenze interne delle aziende sui temi di digital export e sostenere nella definizione e nell’implementazione di strategie di digital marketing, inteso come quell’insieme di discipline, metodologie, tecniche finalizzate alla promozione di beni e servizi tramite l'uso di strumenti e canali digitali (web, social media, digital marketing, etc…).

Il bando, in particolare, intende sostenere le MPMI con contributi per gli investimenti volti a:

  • Acquisire servizi finalizzati alla pianificazione ed implementazione di corrette strategie di marketing digitale in ottica internazionale;
  • Implementare soluzioni tecniche ed azioni di promozione online sui mercati internazionali in grado di ottimizzare la presenza dell’azienda sui propri canali di comunicazione digitale;
  • Migliorare la visibilità dell’azienda all’interno dei Social Network per aumentarne l’attrattività verso utenti/clienti internazionali
  • Testare nuove soluzioni di vendita online sui mercati internazionali messe a disposizione dalla diffusione sempre più rapida delle piattaforme social in ottica commerciale.

Soggetti beneficiari

Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) aventi sede operativa o un’unità locale nelle provincie di Milano, Monza Brianza e Lodi attive in qualsiasi settore e titolari di un sito internet multilingua (italiano più almeno una lingua straniera) attivo e pienamente  operativo, creato prima del giorno 01/07/2022 e di almeno uno dei seguenti canali digitali già attivi ed operativi:

  • un sito di e-commerce aziendale multilingua (italiano più almeno una lingua straniera) 
  • una pagina aziendale/di prodotto su un marketplace internazionale 
  • una o più pagine social aziendali (es. Facebook, Instagram e Linkedin)

Non potranno essere considerate ammissibili al contributo le imprese che sono state assegnatarie di un contributo a valere su uno dei Bandi:

  • Contributi alle MPMI per lo sviluppo di Strategie digitali per i mercati globali Anno 2019
  • Contributi alle MPMI per lo sviluppo di Strategie digitali per i mercati globali Anno 2020
  • Contributi per lo Sviluppo di Strategie digitali per i mercati globali – Connessi Anno 2021
  • CONtributi per lo Sviluppo di Strategie digitali per i mercati globali – Connessi Anno 2022

Tipologia di interventi ammissibili

Il bando prevede lo sviluppo di attività di espansione del business sui mercati internazionali realizzate con strumenti e servizi digitali, finalizzate al miglioramento della presenza online delle imprese, ed all’introduzione dei propri servizi e/o prodotti su nuovi mercati di esportazione.

Sono ammissibili le spese sostenute per:

  • digital marketing
  • campagne di promozione su motori di ricerca, marketplace e/o canali social
  • attività di SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing)
  • live streaming commerce

I fornitori abilitati ad erogare i servizi elencati sono indicati nel bando.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse finanziarie complessivamente messe a disposizione per il bando sono pari a euro 2.500.000.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di 10.000,00 euro. I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 5.000,00 euro. 

Scadenza

Le domande di contributo devono essere trasmesse a partire dalle ore 10.00 del 31 gennaio 2023 e fino ad esaurimento delle risorse e comunque entro e non oltre le ore 14.00 del 16 marzo 2023.

2. Bando ricerca & innova 

La misura, attivata nell’ambito dell’Azione 1.1.1. del Programma Regionale FESR 2021-2027 di Regione Lombardia, si propone di sostenere gli investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo (anche digitale) da parte delle PMI lombarde al fine di promuovere l’innovazione tecnologica e digitale delle imprese attraverso la progettazione, la sperimentazione e l’adozione di innovazioni (di prodotto e/o di processo) dei processi produttivi aziendali nelle aree strategiche di Regione Lombardia, in grado di mantenere e migliorare la competitività del tessuto imprenditoriale lombardo.

Soggetti beneficiari

L’iniziativa è rivolta a PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati (oppure due dichiarazioni fiscali presentate per i soggetti non tenuti al deposito del bilancio);
  • abbiano sede operativa attiva in Lombardia, o che intendano costituire una sede operativa attiva in Lombardia entro la stipula del contratto di Intervento Finanziario.

Tipologia di interventi ammissibili

La misura finanzia progetti che comportino attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentalee/o innovazione di processo.

Nello specifico, sono ammissibili Progetti di:

  1. a) ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo (nell’ambito dei quali possono essere ricomprese anche attività di innovazione e/o trasformazione digitale quali - ad esempio - advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data);
  2. b) ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  3. c) ricerca industriale e innovazione di processo;
  4. d) sviluppo sperimentale e innovazione di processo;
  5. e) sola ricerca industriale;
  6. f) solo sviluppo sperimentale.

Non sono ammessi progetti di sola innovazione di processo.

I progetti devono essere afferenti a una delle 27 macrotematiche della Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia – S3 2021-2027, rilette in coerenza con gli otto ecosistemi dell’innovazione.

I progetti dovranno essere realizzati nell’ambito della sede operativa indicata nel territorio di Regione Lombardia e prevedere spese totali ammissibili per un importo non inferiore a 80 mila euro.

I progetti dovranno essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e concludersi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione.

Sono ammissibili le spese di personale e “altri costi” (quali costi relativi a strumentazioni ed attrezzature, costi della ricerca contrattuale, delle conoscenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne, spese generali supplementari e gli altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi); questi ultimi sono calcolati con tasso forfettario pari al 40% delle spese di personale.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari a 27,197 milioni di euro, comprensivi degli oneri di gestione del Fondo Ricerca & Innova.

L’Agevolazione consiste in un Intervento Finanziario concesso in parte a titolo di Finanziamento agevolato e la parte residua a titolo di Contributo, fino ad un massimo di 1 milione di euro, come da seguente prospetto:

  • il 70% a titolo di Finanziamento e il restante 30% a titolo di Contributo;
  • il 65% sotto forma di Finanziamento e il restante 35% sotto forma di Contributo per i Progetti presentati da Start Up Innovative o da PMI innovative o PMI che siano state oggetto di operazioni di investimento da parte di fondi di investimento (quali operatori di venture capital o private equity) nei 18 mesi precedenti la presentazione della domanda di partecipazione al bando;
  • il 60% sotto forma di Finanziamento e il restante 40% sotto forma di Contributo per i Progetti Green, intesi come le tipologie progettuali afferenti alle priorità della S3 che concorrono agli obiettivi del New Green Deal Europeo.

Scadenza

La domanda deve essere presentata dalle ore 14 del 25 gennaio 2023. Il bando rimarrà aperto fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile e comunque non oltre le ore 14:00 del 31 dicembre 2024.

Il bando sostiene l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, anche quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al Bando:

  • le MPMI che hanno aperto una nuova impresa (sede legale e operativa) in Lombardia a decorrere dal 1°gennaio 2022 e fino alla data di chiusura dello sportello stabilita dal bando e che sono in regola con l’iscrizione al Registro delle imprese e risultano attive. L’impresa deve essere iscritta e attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022 e con partita IVA attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022. Non si considera nuova impresa l’attivazione di una nuova sede operativa sul territorio lombardo da parte di imprese già esistenti;
  • lavoratori autonomi con partita iva individuale non iscritti al Registro delle Imprese che hanno dichiarato l’inizio attività ad uno degli uffici locali dell'Agenzia delle Entrate ovvero ad un ufficio provinciale dell'imposta sul valore aggiunto della medesima Agenzia secondo le modalità ivi previste, che hanno la partita IVA attribuita dall’Agenzia delle Entrate attiva a decorrere dal 1° gennaio 2022 e che hanno il domicilio fiscale in Lombardia come risultante dall’Anagrafe Tributaria presso l’Agenzia delle Entrate.

Indipendentemente dal codice ATECO sono ammissibili le nuove imprese iscritte all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia.

Sono escluse le MPMI e i lavoratori autonomi che abbiano codice Ateco primario o prevalente, risultante dalla visura camerale ovvero dall’Anagrafe Tributaria, ricompreso nella sezione A (Agricoltura, silvicoltura e pesca) e K (Attività finanziarie ed assicurative) della classificazione Ateco 2007 e altresì quelli che svolgono attività primaria o prevalente di cui ai seguenti codici ATECO:

  • 47.78.94 commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop);
  • 92.00 attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco;
  • 92.00.02 gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone;
  • 92.00.09 altre attività connesse con le lotterie e le scommesse;
  • 96.04.1 servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali).

Sono escluse dal contributo le nuove imprese che detengono a qualsiasi titolo apparecchi per il gioco d’azzardo lecito.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili esclusivamente le spese per l’avvio della nuova impresa, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA, sostenute e quietanzate dopo la data di iscrizione al Registro Imprese (per le MPMI) o l’inizio attività all’Agenzia delle Entrate (per i lavoratori autonomini con partita IVA) che deve decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino alla data di presentazione della domanda di contributo e in ogni caso per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2022.

Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto capitale:

a) acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e realizzazione di strutture, anche in muratura, strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta (non sono ammessi gli autoveicoli);

b) acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto;

c) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);

d) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.

Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto corrente:

e) onorari notarili e costi relativi alla costituzione d'impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);

f) onorari per prestazioni e consulenze relative all'avvio d'impresa, nei seguenti ambiti: 1. marketing e comunicazione; 2. logistica; 3. produzione; 4. personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; 5. contrattualistica; 6. contabilità e fiscalità;

g) spese relative alle consulenze specialistiche legate alla registrazione allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale;

h) canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;

i) sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell'attività) e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc).

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano a € 1.000.000,00 a carico di Regione Lombardia.

L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale.

I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di € 3.000,00.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di € 10.000,00.

L’agevolazione è da imputare specificamente a copertura delle spese in conto capitale e non può pertanto essere superiore all’importo di quest’ultime.

Laddove le spese di parte corrente fossero superiori al 50%, queste saranno considerate non ammissibili per la parte eccedente il 50%.

Possono essere presentate anche domande di contributo che prevedano esclusivamente spese in conto capitale.

Scadenza

Le domande possono essere presentate dalle ore 14.00 del 4 Aprile 2022 fino alle ore 12.00 del 31 Marzo 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi disponibili.

 4. Finanziamento a tasso agevolato per il settore delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Fondo Ripresa – Finlombarda

Fondo RipreSa è l’iniziativa che sostiene finanziariamente il settore delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) della Lombardia, mediante la concessione di finanziamenti ipotecari a medio-lungo termine assistiti da una garanzia regionale gratuita.

Soggetti beneficiari

Possono partecipare all’iniziativa i soggetti gestori di almeno una RSA operante in Lombardia e accreditata con il Sistema Sanitario Regionale (SSR), regolarmente iscritta al Registro delle Imprese e/o al Repertorio Economico Amministrativo (REA) della Camera di Commercio competente, con almeno due esercizi contabili chiusi e in possesso di una tra una delle seguenti nature giuridiche di diritto privato:

  • fondazione
  • associazione
  • cooperativa sociale
  • consorzio di cooperative sociali
  • ente religioso civilmente riconosciuto ai sensi della Legge.
  • ente morale

Tipologia di interventi ammissibili

Il finanziamento copre esclusivamente il fabbisogno di liquidità corrente della/e sola/e RSA accreditata/e con il SSR e operante/i in Lombardia.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari a 33 milioni di euro.

L’intervento finanziario è costituito da finanziamenti ipotecari di medio – lungo periodo abbinati a una garanzia regionale gratuita.

I finanziamenti ipotecari hanno le seguenti caratteristiche:

  • importo: tra 100 mila e 1 milione di euro, non oltre il 10% della media del fatturato degli ultimi due esercizi (inteso come la somma di tutti i ricavi e/o proventi, caratteristici e straordinari, generati dal soggetto richiedente negli ultimi due esercizi contabili chiusi);
  • durata: da 18 mesi fino a 10 anni elevabili a 15 per le PMI, compresi un preammortamento massimo di 24 mesi e un preammortamento tecnico necessario per allineare la scadenza delle rate alla prima scadenza utile;
  • rimborso: amortizing con rata semestrale a quota capitale costante;
  • tasso variabile: Euribor più uno spread calcolato in funzione della classe di rischio determinata in sede istruttoria di merito creditizio;
  • erogazione: in un’unica soluzione o in due tranche sulla base di quanto richiesto dal soggetto richiedente;
  • garanzie: è richiesta una garanzia ipotecaria di qualunque grado, i cui costi sono a carico del soggetto richiedente.

 
Scadenza

Le domande possono essere inviate fino alle ore 16:00 del 30 dicembre 2024, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi disponibili.

Regione Lazio

1. Nuovo fondo futuro (NFF). Finanziamento a tasso zero per le microimprese in fase di avviamento che hanno difficoltà di accesso ai canali ordinari di credito 

Il Nuovo Fondo Futuro ha l’obiettivo di sostenere le microimprese in fase di avviamento per contrastare l’economia sommersa e sostenere la nuova occupabilità, l’autoimpiego e l’inclusione di lavoratrici e lavoratori con contratti atipici.

Il NFF eroga prestiti a Microimprese in fase di avviamento, anche non ancora costituite al momento della presentazione della domanda, che hanno difficoltà di accesso ai canali ordinari di credito.

Soggetti beneficiari

Beneficiari del NFF sono le Microimprese, alla data di presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:

  • essere costituite da non più di 36 mesi (nel caso di lavoratori autonomi rileva la data di apertura della partita IVA)
  • trovarsi in situazioni di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito 
  • avere una delle seguenti forme giuridiche:
  • Lavoratori autonomi (residenti fiscalmente nel Lazio e titolari di partita IVA) 
  • Ditte individuali 
  • Società in nome collettivo 
  • Società in accomandita semplice 
  • Società cooperative
  • Società a responsabilità limitata 
  • Società responsabilità limitata semplificata 
  • avere o intendere aprire, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento, una sede operativa nel Lazio (in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinata al prestito).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi progetti che riguardano investimenti in attivi materiali e immateriali, spese per consulenze, finalità di copertura capitale circolante, nel rispetto dei limiti indicati nell’Avviso, nonché progetti rivolti alla copertura di altre esigenze finanziarie finalizzate al rafforzamento delle attività generali dell’impresa, alla realizzazione di nuovi progetti, a nuovi sviluppi da parte delle imprese.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è di euro 10.000.000,00.

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 5.000,00 euro, massimo 25.000,00 euro
  • durata: 72 mesi con preammortamento di 12 mesi
  • tasso di interesse: zero
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata

Scadenza

Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 9.00 del 31 gennaio 2023 fino al 2 marzo 2023

2. Nuovo fondo piccolo credito (NFPC). Finanziamento a tasso zero per le imprese con difficoltà nell’accesso al credito per piccoli importi fino a 50.000 € 

Il Nuovo Fondo Piccolo Credito (NFPC) ha l’obiettivo di fornire risposta alle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi e tempi e semplificando le procedure d’istruttoria e di erogazione.

Il NFPC eroga prestiti ad imprese già costituite e con storia finanziaria.

Soggetti beneficiari

Beneficiari del NFPC sono:

  • Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) 
  • Consorzi e le Reti di Imprese aventi soggettività giuridica 
  • Liberi Professionisti

I beneficiari devono avere un’esposizione complessiva limitata a 100.000 euro nei confronti del sistema bancario sui crediti per cassa a scadenza.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi progetti che riguardano investimenti in attivi materiali e immateriali, spese per consulenze, finalità di copertura capitale circolante, nel rispetto dei limiti indicati nell’Avviso, nonché progetti rivolti alla copertura di altre esigenze finanziarie finalizzate al rafforzamento delle attività generali dell’impresa, alla realizzazione di nuovi progetti, alla penetrazione di nuovi mercati, a nuovi sviluppi da parte delle imprese.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è di euro 30.000.000,00.

L’agevolazione consiste in un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo: minimo 10.000,00 euro, massimo 50.000,00 euro
  • durata: 60 mesi con preammortamento di 12 mesi
  • tasso di interesse: zero
  • rimborso: a rata mensile costante posticipata Il costo totale del Progetto non deve essere inferiore a 10.000 euro.

Il finanziamento agevolato può coprire fino al 100% del Progetto (sono quindi ammissibili progetti di importo superiore a 50.000,00 euro, nel qual caso il finanziamento coprirà meno del 100% del Progetto).

Scadenza

Le domande dovranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 18 gennaio 2023 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Regione Emilia Romagna

1. Contributo a fondo perduto per il rafforzamento e l’aggregazione delle attività libero professionali – Regione Emilia-Romagna

l bando intende sostenere i progetti di innovazione delle attività professionali, incentivandone il rafforzamento, la crescita e l’aggregazione, tenendo conto anche delle filiere produttive in cui operano.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda i seguenti soggetti:

  1. a) Liberi professionisti ordinistici: titolari di partita IVA, esercitanti attività riservate, iscritti a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza, che operano in forma singola, associata o societaria.

Ai fini del presente bando s’intendono operanti in forma associata o societaria le seguenti categorie di liberi professionisti:

  1. Associazioni professionali o Studi associati di professionisti, anche iscritti al REA, con atto costitutivo registrato all’Agenzia delle Entrate alla data di presentazione della domanda;
  2. Società tra professionisti – StP;
  3. Società di professionisti o di ingegneria;
  4. Società tra avvocati – Nuova disciplina dell’Ordinamento della professione forense.
  5. Liberi professionisti non ordinistici: titolari di partita IVA, autonomi, operanti in forma singola, o associata di “studi formalmente costituiti“ (esclusa la forma di impresa), che svolgono attività professionali non rientranti in quelle riservate agli iscritti a Ordini e Collegi professionali, che svolgano prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano iscritti alla gestione separata INPS, anche appartenenti ad Associazioni professionali riconosciute.

I soggetti richiedenti dovranno indicare, alla data di presentazione della domanda, l’unità operativa o sede legale in cui si realizza il progetto nel territorio della Regione Emilia-Romagna;

Tipologia di interventi ammissibili

Sono finanziabili gli interventi da realizzare sul territorio regionale relativi al rafforzamento, alla ristrutturazione e alla riorganizzazione delle attività libero professionali, anche attraverso processi di innovazione tecnologica, favorendo il riposizionamento strategico e le iniziative di aggregazione, tenendo altresì conto delle filiere produttive in cui operano, volti fra l’altro:

− a innovare ed ampliare i servizi offerti, con particolare riferimento alla sperimentazione e applicazione di metodologie che migliorano l’efficienza, e la condivisione, la cooperazione e la collaborazione tra professionisti e/o tra imprese;

− allo sviluppo innovativo di soluzioni per la digitalizzazione del lavoro e per la creazione di sistemi informatici - informativi, con particolare riferimento a nuove applicazioni nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio;

− a sviluppare azioni di comunicazione e marketing e alla internazionalizzazione, quali strumenti di rafforzamento della competitività sistemica regionale e dei professionisti del territorio;

− ad implementare e diffondere metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;

− a sviluppare sistemi che favoriscano l’integrazione di altri processi strategici all’attività professionale / imprenditoriale;

− a favorire la creazione di nuove unità funzionali e ampliamento di quelle esistenti;

− a progettare e implementare un piano di riposizionamento e sviluppo dell’attività professionale o dell’impresa che preveda di sfruttare le opportunità date dalla digitalizzazione dei servizi;

− a contribuire alla neutralità carbonica e alla lotta al cambiamento climatico;

− a determinare una ricaduta positiva con riferimento ad uno o più dei 15 ambiti tematici cross settoriali individuati nella nuova “Strategia di specializzazione intelligente (S3) 2021/2027”, con particolare riferimento a quelli concernenti il contrasto al cambiamento climatico in tutte le sue declinazioni, dalla qualità dell’aria, all’economia circolare, alle energie rinnovabili, ai nuovi materiali biocompatibili.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, al netto dell'IVA e di altre imposte e tasse, relative a:

a) acquisto di attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali

b) acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, spese per la realizzazione di iniziative e strumenti di comunicazione (brochure e/o materiale editoriale), ideazione del marchio necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;

c) consulenze specializzate, riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle voci di spesa (a + b);

d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto riconosciute nel limite massimo di € 5.000;

e) costi generali nella misura, forfettaria, massima del 5% dei costi diretti ammissibili.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse disponibili sono pari a complessivi € 5.000.000,00.

Il contributo previsto nel bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 55% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 60.000,00 e sarà calcolato come segue:

a) una quota parte sarà determinata in misura pari al 35% della spesa ritenuta ammissibile;

b) una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi (alla data di presentazione della domanda).

c) un ulteriore incremento di 5 punti percentuali se in possesso di specifici requisiti.

La stipula del mutuo e quindi l’accesso alla seconda componente del contributo, non è obbligatorio.

La dimensione minima di investimento ammesso pari a 20.000 euro

Scadenza

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse dalle ore 10.00 del giorno 07 marzo 2023 alle ore 13.00 del giorno 06 aprile 2023.

Misure nazionali

1. MISE. Piano Transizione 4.0. Industria 4.0. Credito d’imposta promosso per sostenere gli investimenti in beni strumentali

Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Soggetti beneficiari

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Il credito d'imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime. Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive. La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all'esercizio di impresa, con esclusione di quelli indicati nel bando.

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui al richiamato bando e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Entità e forma dell'agevolazione

A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:

  1. Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (allegato A)

2021

  • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

2022

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Dal 2023 al 2025

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.   

2. Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B) Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

  • Dal 2021 al 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
  • 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
  • 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.   

3. Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento) diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A

  • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
  • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.  

4. Altri beni strumentali immateriali  diversi da quelli ricompresi nel citato allegato B:

  • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
  • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

DECRETO AIUTI 2022  Per gli investimenti aventi ad oggetto beni compresi nel decreto, effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, la misura del credito d'imposta è elevata al 50 per cento. 2. Agli oneri derivanti dal decreto, valutati in 15,7 milioni di euro per l'anno 2022, 19,6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 3,9 milioni di euro per l'anno 2025, si provvede con il decreto stesso.

Scadenza

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse entro il 31 dicembre 2025.

2. Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Credito di imposta per le regioni del Sud, per migliorare l’efficienza energetica e promuovere la produzione autonoma di energia da fonti rinnovabili 

Credito di imposta in favore delle imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia volti ad ottenere una migliore efficienza energetica ed a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili anche tramite la realizzazione di sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici.

Soggetti beneficiari

Imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Tipologia di interventi ammissibili

I costi ammissibili all’agevolazione corrispondono ai costi degli investimenti supplementari necessari per conseguire un livello più elevato di efficienza energetica e per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è di euro 145.000.000,00 per ciascuno degli anni 2022 e 2023.

Scadenza

Le domande di contributodovrannoesseretrasmesseentro il 30 novembre 2023.

Di: Prof. Dott. Marco Ginanneschi Commercialista-revisore legale e fondatore di Sercam Advisory

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