AI e medicina del territorio: rischi e opportunità. Il corso ECM

Scopri rischi e opportunità dell’intelligenza artificiale nella medicina del territorio e come aggiornare le competenze dei professionisti sanitari con il corso ECM dedicato.

Sommario

  1. L’intelligenza artificiale in sanità: un cambiamento imprescindibile
  2. Trasformare l’assistenza territoriale con l’IA: il corso ECM
  3. Un percorso formativo per una sanità digitale consapevole

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’assistenza territoriale, offrendo soluzioni avanzate per monitorare, diagnosticare e curare i pazienti anche nelle aree più remote. L’IA sta infatti ottimizzando i percorsi di cura e ampliando drasticamente l’accesso ai servizi, grazie all’uso di app di teleconsulto, sistemi di supporto decisionale clinico, piattaforme di tele-riabilitazione e soluzioni di monitoraggio a distanza. È importante, tuttavia, sottolineare che affinché queste innovazioni si traducano in risultati concreti è essenziale colmare l’evidente gap formativo. Fino a pochi anni fa i percorsi universitari non prevedevano una preparazione specifica sulle tecnologie digitali in sanità. Per questo motivo è urgente avviare percorsi ECM e programmi post-laurea che mettano al centro la comprensione e l’uso responsabile dell’IA.

Abbiamo approfondito il tema con il professor Fernando Capuano, presidente della Società di Medicina Diagnostica e Terapeutica e autorevole promotore della formazione continua per i sanitari. Nella nostra video-intervista, il presidente SIMEDET evidenzia che la formazione diventa imprescindibile proprio nel momento in cui gli strumenti di telemonitoraggio e teleconsulto entrano nella pratica quotidiana dei medici di base e dei pediatri.

L’intelligenza artificiale in sanità: un cambiamento imprescindibile

L’adozione dell’intelligenza artificiale nella sanità territoriale sta già dimostrando risultati concreti, soprattutto nell’ambito della medicina predittiva e della gestione delle cronicità. Secondo un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, le tecnologie digitali rappresentano una risorsa strategica per rafforzare l’assistenza primaria e garantire continuità di cura ai pazienti fragili e cronici. Come osserva il professor Capuano nell’intervista, grazie all’IA è possibile:

  • raggiungere e supportare pazienti nelle zone rurali;
  • monitorare a distanza persone con diabete o disabilità;
  • gestire in modo proattivo lo scompenso cardiaco;
  • alleggerire il carico sui pronto soccorso, riducendo trasferimenti ospedalieri non necessari.

Queste soluzioni migliorano la continuità assistenziale e favoriscono l’accesso alle cure nelle zone più svantaggiate, incrementando l’efficienza del sistema sanitario territoriale.

Trasformare l’assistenza territoriale con l’IA: il corso ECM

Per accompagnare il cambiamento in atto nella medicina territoriale e rispondere concretamente alle nuove esigenze assistenziali, è stato sviluppato il corso FAD “Intelligenza artificiale e Medicina del territorio: rischi ed opportunità”, da ben 10.8 crediti. Un percorso formativo pensato per medici, infermieri e tecnici sanitari impegnati sul campo. L’obiettivo è duplice: fornire competenze aggiornate sull’uso delle tecnologie intelligenti nella pratica clinica e guidare i professionisti nella valutazione critica del loro impatto organizzativo, normativo ed etico.

Il corso nasce dalla consapevolezza che, nonostante la crescente diffusione dell’IA in ambito sanitario, molti operatori non hanno ricevuto una preparazione specifica su questi strumenti durante il percorso universitario. Esiste, infatti, un urgente bisogno di formazione per garantire un utilizzo consapevole e responsabile dell’IA, soprattutto nel contesto della medicina di comunità, dove il rapporto con il paziente e l'accessibilità ai servizi sono centrali.

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Un percorso formativo per una sanità digitale consapevole

La formazione affronta le principali applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario: dal supporto decisionale per il medico di medicina generale alla diagnosi precoce, fino alla personalizzazione delle terapie mediante modelli predittivi. Non mancano approfondimenti su temi cruciali come la privacy, la cybersecurity e la responsabilità professionale. Particolare rilievo è dato anche alle implicazioni normative ed etiche, con riflessioni sui criteri di appropriatezza, la trasparenza algoritmica e la tutela dei diritti del paziente.

A garantire il rigore scientifico del corso sono due autorevoli esponenti del panorama sanitario italiano. Il professor Fernando Capuano, presidente nazionale della Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica (SIMEDET) e membro del Comitato Scientifico del Forum Risk Management in Sanità, vanta una solida esperienza nella sanità digitale e nella formazione continua. Con lui, il dottor Roberto Virgili, coordinatore tecnico-scientifico di Anatomia Patologica al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, già presidente della Società Italiana di Telemedicina e docente in Management delle Professioni Sanitarie, offre un contributo multidisciplinare e orientato alla pratica clinica.

Al termine del percorso, i partecipanti avranno acquisito strumenti concreti per valutare criticamente l’impatto delle tecnologie intelligenti nella medicina territoriale, potenziando le proprie competenze cliniche e organizzative. L’obiettivo è favorire una sanità di comunità più efficiente, inclusiva e centrata sul paziente, in cui l’innovazione digitale diventi un alleato e non un ostacolo nella relazione di cura.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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