Oggi è Halloween, ma a spaventare molti professionisti sanitari non sono streghe e fantasmi… bensì i crediti ECM ancora da completare! Niente panico: con la giusta organizzazione e qualche risorsa mirata, anche il “mostro” della formazione obbligatoria può essere affrontato senza ansia. Il triennio formativo ECM 2023–2025, infatti, si sta avvicinando alla conclusione e per i professionisti sanitari è il momento di fare un check-up completo della propria situazione formativa. Raggiungere i 150 crediti ECM previsti può sembrare complicato, ma con un po’ di organizzazione e gli strumenti giusti è possibile completare l’obbligo senza ansia.
Il 31 dicembre 2025 segna, appunto, la chiusura ufficiale del triennio ECM e rappresenta un passaggio cruciale anche per la copertura assicurativa professionale. Secondo la Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), infatti, dal 2026 l’efficacia della polizza sarà strettamente legata al completamento dell’obbligo formativo. Chi non avrà conseguito almeno il 70% dei crediti ECM previsti (105 su 150) rischierà di trovarsi con una copertura ridotta o non valida, poiché le compagnie potranno rifiutare il risarcimento o modificare le condizioni della polizza. Ed è per questo che una pianificazione anticipata, unita all’utilizzo di piattaforme accreditate e affidabili come Club Professioni Sanitarie, può davvero fare la differenza. Programmare i corsi in base ai propri ritmi e interessi permette di recuperare gradualmente i crediti mancanti senza rinunciare alla qualità dell’apprendimento. In questo modo, non solo si rispetta l’obbligo ECM, ma si rafforza la propria sicurezza professionale, tutelando anche la validità della polizza assicurativa.
Quanti crediti servono per completare il triennio formativo?
In primis, ricordiamo che per completare correttamente l’obbligo formativo del triennio 2023–2025, servono 150 crediti ECM, salvo riduzioni o esenzioni. Almeno il 40% deve provenire da corsi accreditati come discente, mentre fino al 20% (30 crediti) può essere ottenuto tramite autoformazione, da registrare direttamente su Co.Ge.A.P.S. È fondamentale verificare periodicamente la propria posizione formativa, controllare i crediti caricati e segnalare eventuali discrepanze. Questo consente di evitare accumuli e gestire la formazione in modo fluido e coerente con la propria attività professionale.
I crediti possono essere acquisiti attraverso diverse modalità:
- Formazione a distanza (FAD);
- Corsi residenziali o blended;
- Formazione sul campo;
- Docenze, tutoraggi e pubblicazioni scientifiche.
Inoltre, l’autoformazione riconosciuta e correttamente documentata consente di raggiungere fino a 30 crediti ECM. Alternare corsi teorici e pratici aiuta a mantenere l’attenzione alta e a trasformare l’aggiornamento ECM in un reale strumento di crescita professionale.
Spostamento e compensazione dei crediti: cosa prevede la Delibera 1/2025
La Delibera 1/2025 ha introdotto importanti novità nella gestione dei crediti ECM. Nello specifico, fino al 30 giugno 2026 è possibile trasferire manualmente, tramite Co.Ge.A.P.S., i crediti in eccesso del triennio 2023–2025 verso quello 2020–2022. C'è poi lo spostamento automatico: alla chiusura del triennio 2026–2028, il sistema effettuerà il trasferimento dei crediti eccedenti verso i trienni precedenti, così da compensare eventuali debiti. Queste misure favoriscono una maggiore flessibilità nella gestione della formazione e riducono il rischio di penalizzazioni legate a ritardi o mancati caricamenti.
Sono previste esenzioni o esoneri in caso di maternità, malattia, assistenza familiare (Legge 104) o altri motivi documentabili. Anche i professionisti in pensione con redditi inferiori a 5.000 euro possono richiedere esoneri parziali. Tutte le procedure devono essere gestite direttamente su Co.Ge.A.P.S., allegando la documentazione necessaria per garantire la validità della richiesta.
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I corsi ECM più seguiti dagli iscritti al Club Professioni Sanitarie
Tra le opzioni più apprezzate dai professionisti sulla piattaforma Club Professioni Sanitarie spiccano alcuni percorsi che uniscono qualità scientifica, praticità e aggiornamento continuo. Non semplici corsi, ma veri e propri strumenti per affrontare con sicurezza le sfide quotidiane della professione.
- “BLSD e disostruzione: prevenzione e primo soccorso dal neonato all’anziano fragile (ed. 2025)” – 50 crediti ECM. Un percorso completo per affrontare con sicurezza le emergenze intra ed extra-ospedaliere, con focus su manovre salvavita e gestione delle ostruzioni delle vie aeree;
- “Microbiota e longevità: lezioni di benessere dalla dieta mediterranea e giapponese” – 7,5 crediti ECM. Un viaggio tra nutrizione e ricerca, che esplora il legame tra alimentazione, microbiota intestinale e prevenzione delle malattie croniche.
- “Radioprotezione in sanità: dalla teoria alla pratica (D. Lgs. 101/20)” – 12 crediti ECM. Un corso dedicato alla sicurezza di operatori e pazienti, che approfondisce la normativa vigente e le migliori pratiche per la gestione delle esposizioni radiogene.
E' sempre consigliabile scegliere corsi che uniscono valore formativo all'utilità clinica: questo significa non solo accumulare crediti ECM, ma anche investire concretamente nella qualità della propria pratica quotidiana. Questi percorsi rappresentano un modo concreto per unire aggiornamento professionale, crescita personale e tutela assicurativa, restando sempre in regola con l’obbligo ECM.
Agire ora per chiudere il triennio senza stress
Il segreto per completare il triennio senza ansia è non aspettare l’ultimo momento. Verifica la tua posizione su Co.Ge.A.P.S., pianifica i corsi da seguire e scegli quelli più in linea con la tua attività. Gestire la formazione in modo costante significa evitare imprevisti, valorizzare le proprie competenze e garantire standard assistenziali sempre più elevati. L’obbligo ECM, in fondo, è molto più di un adempimento burocratico: è un investimento sulla qualità del proprio lavoro e sulla sicurezza delle cure.