Ferie non godute, l'avvocato risponde ai dubbi più frequenti

Dopo il webinar Consulcesi Club sul tema Ferie non godute, sono arrivate tantissime domande dagli spettatori. Abbiamo raccolto alcuni dei dubbi più frequenti e qui l'avvocato risponde.

Dopo il grande successo del webinar Consulcesi Club sul tema Ferie non godute e la circolazione della guida sulla giurisprudenza favorevole, sono pervenute molte domande da utenti e spettatori sulle proprie situazioni lavorative e la possibilità di richiedere l'indennità. 

Per molte di queste richieste l'avvocato Francesco Del Rio ha risposto nel primo episodio di "Dal legalese all'italiano", dedicato proprio alle ferie non godute. Per altre, tuttavia, era necessario un ulteriore approfondimento. Abbiamo quindi raccolto in questo articolo i dubbi e le situazioni lavorative più frequenti, a cui il nostro avvocato ha dato una risposta. 

1) Se il lavoratore non ha chiesto le ferie, non ha inserito la richiesta di ferie per cui il superiore concede o annulla la richiesta, le ferie devono essere pagate?

La Corte di Giustizia, con la pronuncia del 6 novembre 2018, ha affermato che l'art. 7 della direttiva 2003/88/CE e l'art. 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea devono essere interpretati nel senso che è contraria una normativa nazionale che preveda, alla cessazione del rapporto di lavoro, l’automatica perdita del diritto del dipendente alla monetizzazione delle ferie non godute per non averle preventivamente richieste, dovendosi invece verificare se costui sia stato effettivamente posto dal datore di lavoro, segnatamente con un'informazione adeguata da parte di quest'ultimo, in condizione di esercitare questo diritto.

2) Vale anche per un direttore di struttura complessa ovvero un ex primario?

La Corte di Cassazione, ancora recentemente con la sentenza n. 18140/2022, ha ribadito che il potere del dirigente pubblico di organizzare autonomamente il godimento delle proprie ferie, pur se accompagnato da obblighi previsti dalla contrattazione collettiva di comunicazione al datore di lavoro della pianificazione delle attività e dei riposi, non comporta la perdita del diritto, alla cessazione del rapporto, all’indennità sostitutiva delle ferie se il datore di lavoro non dimostra di avere, in esercizio dei propri doveri di vigilanza ed indirizzo sul punto, formalmente invitato il lavoratore a fruire delle ferie e di avere assicurato altresì che l’organizzazione del lavoro e le esigenze del servizio cui il dirigente era preposto non fossero tali da impedire il loro godimento.

 

3) Dopo 26 anni a tempo indeterminato, mi sono licenziato per trasferirmi in un altro ospedale. Ho lavorato i 60 gg di preavviso e la mia azienda non mi ha fatto smaltire 31 gg di ferie maturati. Secondo voi rientro nella fattispecie?

Sia la Corte di Giustizia Europea, nel recente pronunciamento del 18/01/24, che la nostra Corte di Cassazione sono concordi nell’affermare che le dimissioni volontarie non possono determinare, per ciò solo, l’automatica rinuncia all'indennità sostitutiva delle ferie, trattandosi di una delle possibili vicende solutorie del rapporto di lavoro, dovendosi invece indagare se la condotta datoriale sia conforme ai principi fissati dalla giurisprudenza europea.

Qualora l’azienda non sia in grado di onorare la prova richiesta a suo carico, il dipendente avrà diritto ad ottenere la liquidazione dell’indennità, a prescindere dal fatto di aver cessato il rapporto per dimissioni volontarie.

4) Sono dirigente medico tempo indeterminato. Tra poco mi dimetterò poiché ho vinto un concorso in un'altra ASL. Come faccio a chiedere la monetizzazione delle ferie? Devo fare la richiesta nello stesso momento della mia dimissione o posso farla dopo?

La monetizzazione delle ferie non godute è ammissibile soltanto a decorrere dalla cessazione del rapporto di lavoro, risultando invece preclusa fintanto che il rapporto è ancora vigente.

Pertanto, la richiesta di pagamento dell’indennità potrà essere presentata, ricorrendone i presupposti previsti dalla giurisprudenza, per la prima volta dopo lo spirare dell’ultimo giorno di lavoro.

5) Per avere le ferie monetizzate è necessario che risulti che siano state richieste le ferie e che siano state negate o possono essere monetizzate anche se non siano state richieste e negate?

Per avere accesso alla richiesta di monetizzazione delle ferie non godute non è richiesta la preventiva istanza di godimento da parte del lavoratore, essendo quest’ultimo gravato unicamente dall’onere di dimostrare l’esistenza del rapporto di lavoro, la sua cessazione con il l’ammontare residuo di ferie non godute. È evidente che eventuali domande di fruizione delle ferie, presentate al datore di lavoro in costanza di rapporto, ma rimaste prive di concreto riscontro od, ancor più, negate potranno fornire ulteriore sostegno al lavoratore che richieda la monetizzazione in sede contenziosa. 

Di: Francesco Del Rio, avvocato

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