Negli ultimi anni, il tema dei compensi dei liberi professionisti in Italia ha assunto grande importanza, soprattutto dopo le liberalizzazioni del 2006 e del 2012 che hanno abolito le tariffe minime obbligatorie, affidando la determinazione degli onorari al mercato e a parametri ministeriali. Tale sistema, pur volto a favorire la concorrenza, ha prodotto effetti negativi: molti professionisti, tra cui medici e odontoiatri, hanno visto ridursi il valore delle proprie prestazioni, trovandosi spesso in posizione di debolezza contrattuale nei confronti di committenti forti come banche, assicurazioni o Pubblica Amministrazione.
Per correggere questi squilibri, la legge n. 49 del 21 aprile 2023 ha introdotto il principio dell’equo compenso per prestazioni rese a grandi committenti pubblici o privati, ma ha lasciato scoperta la maggior parte dei rapporti con clienti privati o piccole imprese, dove mancano ancora parametri vincolanti. Inoltre, l’attuazione della legge è rimasta incompleta, poiché mancano i decreti attuativi per diversi settori, tra cui quello medico.
Per colmare queste lacune, nel settembre 2025 il Parlamento ha avviato l’esame di una nuova proposta di legge (Atto Camera 2456), promossa dall’On. Andrea De Bertoldi, volta a riformare in modo organico il sistema dei compensi professionali, garantendo equità, adeguatezza e tutela della dignità del lavoro.
In questo ebook troverai:
Evoluzione normativa: dalle tariffe minime all’equo compenso
Contenuto della nuova proposta di legge delega (AC 2456/2025)
Impatti attesi sui professionisti sanitari
Implicazioni per la contrattualistica e la fiscalità
Equo compenso e rapporti con la Pubblica Amministrazione
Conclusioni
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La proposta di legge delega riforma i compensi dei liberi professionisti: equità, trasparenza e ruolo rafforzato degli ordini. Ecco cosa prevede.