Giornata Vittime Covid. A 4 anni dalla pandemia, il Covid uccide ancora

Il 18 marzo si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus”. Mattarella: “Giusto ricordare sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile”

Sono passati quattro anni da quando le bare dei morti da Covid sfilavano per le strade di Bergamo in un lugubre corteo. Il 18 marzo 2020 è forse uno dei giorni simbolo dell’emergenza pandemica, ed è per questo che oggi si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, istituita nel 2021 con la legge n.35.

Il Covid fa ancora vittime

Secondo l’ultimo bollettino settimanale (datato 13 marzo 2024) gli attuali positivi sono 170.036 mentre il totale dei deceduti (a partire dunque dall’inizio della pandemia, quattro anni fa) sono 196.420 (7 in più rispetto allo scorso bollettino. Da quando il Sars-CoV-2 è arrivato in Italia nel marzo del 2020, i contagi totali (almeno quelli ufficiali, i casi reali sono inevitabilmente molto più alti) sfiorano i 27 milioni. Da inizio anno abbiamo 1.402 morti in più (da 195.018 a 196.420) e 60.503 casi in più (da 26.660.860 a 26.721.363). Ciò significa che, sebbene il virus sia molto diverso dal ceppo originario e che la maggior parte dei decessi riguarda comunque pazienti anziani e con più patologie, di Covid si può ancora morire.

Il Covid ha fatto più di 7 milioni di morti

Maria Van Kerkhove, direttrice della Preparazione e Prevenzione delle Epidemie e delle Pandemie presso l'OMS, ha dichiarato che alla fine del 2023 il numero di morti da Covid riportato all'OMS ha superato i 7 milioni. Van Kerkhove ha aggiunto che il vero bilancio delle vittime potrebbe essere fino a tre volte più alto a livello globale, e ha definito "devastanti" i dati. Sebbene la pandemia non sia più considerata una minaccia alla salute pubblica di portata internazionale, per Van Kerkhove “rimane comunque una minaccia globale”

Il ritorno alla normalità

C’è però da dire che, secondo i dati sulla mortalità del 2023 diffusi dall'Istat, abbiamo pienamente superato la fase emergenziale iniziata nel 2020. Dopo tre anni in cui il numero totale dei decessi si era mantenuto costantemente sopra le 700mila unità (raggiungendo 746mila durante l'esplosione della pandemia), nei dodici mesi del 2023 il numero complessivo dei morti è stimato intorno alle 654mila unità. Questo rappresenta solo un lieve aumento rispetto ai 645mila decessi del 2019 e alla media registrata nel periodo 2015-2019, pari a circa 646mila.

Mattarella: “La memoria collettiva è uscita segnata dalla pandemia”

“La Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus richiama l’attenzione della nostra comunità sulla terribile prova affrontata in occasione della pandemia e costituisce occasione di vicinanza ai familiari dei tanti deceduti a causa della pervasiva diffusione del Covid-19”. È quanto dichiarato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che continua: “Pagina dolorosa della storia recente del nostro Paese e del mondo intero, la crisi è suonata terribile esperienza delle sfide di fronte alle quali può trovarsi l’umanità e di come solo una risposta coordinata a livello globale sia stata in grado di farvi fronte, con l’accelerazione nella messa in opera delle più recenti scoperte della ricerca in cui protagonista è stata l’Unione Europea”.

Il presidente Mattarella ha poi dichiarato che “la memoria collettiva ne è uscita segnata ed è giusto, tuttavia, ricordare come lo sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all’insegna di una rinascita globale. In questa Giornata la Repubblica commemora le vittime dell’epidemia e rinnova sentimenti di profondo cordoglio a tutti i familiari”.

 

Anelli (FNOMCeO): "Giornata in cui celebrare il nostro Ssn"

“Oggi è la Giornata nazionale per le vittime del Covid. Una giornata in cui ricordare il nostro Roberto Stella, primo medico a perdere la vita per il virus, tutti i 383 colleghi i cui nomi sono scritti nel nostro Memoriale, tutti i cittadini, oltre 196mila, scomparsi. Ma anche una Giornata in cui celebrare il nostro Servizio sanitario nazionale, i suoi operatori, che hanno permesso la guarigione di più di 26 milioni di persone”. Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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