La sanità, pilastro della salute pubblica, è anche una fonte significativa di emissioni: a livello OCSE, circa il 4,4% delle emissioni globali proviene proprio dal settore sanitario. Ospedali, filiere di farmaci e dispositivi, trasporti e infrastrutture generano una complessa rete di impatti ambientali che si estende ben oltre i confini nazionali. La maggior parte delle emissioni deriva infatti dalle catene di approvvigionamento globali, dove si concentrano la produzione e il trasporto di beni sanitari.
Ridurre l’impronta climatica del sistema significa agire su più fronti: rafforzare l’assistenza territoriale per evitare ricoveri inutili, scegliere pratiche cliniche più sostenibili, promuovere appalti verdi e ospedali energeticamente efficienti.
In Italia, il profilo emissivo è in linea con la media OCSE: circa un terzo delle emissioni sanitarie nasce dagli ospedali, mentre una quota rilevante proviene da farmaci e dispositivi importati. Manca ancora una strategia nazionale organica, ma il PNRR offre un’occasione concreta per orientare la sanità verso un modello più “green”, capace di tutelare al tempo stesso la salute delle persone e quella del pianeta.