La depressione rappresenta una delle principali sfide sanitarie globali: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, colpisce circa 280 milioni di persone nel mondo. In Italia, si stima che ne soffra tra il 5% e il 6% della popolazione, con un’incidenza maggiore tra donne e anziani.
Un recente studio condotto dall’OCSE, basato sull’analisi di dati provenienti da 19 Paesi OCSE raccolti nell’arco di oltre un decennio, ha identificato i gruppi di pazienti più esposti al rischio di sviluppare depressione. L’indagine ha mostrato come alcune condizioni mediche, in particolare le malattie non trasmissibili, siano associate a un aumento del rischio depressivo fino al 27%, anche tenendo conto di fattori come età, sesso e salute mentale preesistente.
Comprendere quali pazienti sono più vulnerabili è fondamentale per mettere in atto strategie di prevenzione e supporto mirato, riducendo così l’impatto della depressione sulla qualità della vita e sui sistemi sanitari.