La piattaforma di telemedicina nazionale: di cosa si tratta?

Cos’è la PNT e perché è importante: un breve excursus sull’idea, gli obiettivi e l’importanza di questo progresso in sanità.

La piattaforma di telemedicina nazionale è un sistema che permette ai medici e ai pazienti di comunicare a distanza per consulenze mediche, monitoraggio delle condizioni di salute e gestione delle terapie. Questa piattaforma integra tecnologie digitali e strumenti di comunicazione per consentire la fornitura di servizi sanitari, tramite la digitalizzazione, anche quando il paziente e il medico non sono nello stesso luogo fisico, ma non solo. I servizi che può offrire sono i più disparati. La telemedicina può includere consulenze video, visite virtuali, monitoraggio remoto dei pazienti e scambio di dati medici tra professionisti sanitari. È stata progettata per contribuire a quella trasformazione strutturale in atto e per migliorare l'accesso ai servizi sanitari, ridurre i tempi di attesa e garantire un migliore monitoraggio delle condizioni di salute dei pazienti. Questo progetto può vantarsi di essere il primo a livello europeo e ambisce a diventare un modello per gli altri Paesi.

Il PNRR ha finanziato complessivamente 1 miliardo di euro e ha previsto una parte di raccolta dati e una seconda parte operativa a cura delle Regioni.

La digitalizzazione, un passaggio inevitabile in sanità

Come abbiamo avuto modo di testare più volte, la digitalizzazione è ormai il progresso per una sanità all’avanguardia e che sia realmente assistita dalla tecnologia nelle varie fasi. L’adeguamento dei modelli organizzativi, il cambio di passo e di pensiero, il processo di formazione e informazione in atto si possono tradurre in passaggi fondamentali, come ad esempio il ruolo della Piattaforma Nazionale di Telemedicina. È ormai passato un anno da quando, sotto il controllo Anac, Engineering - leader nella digitalizzazione dei processi per aziende e pubbliche amministrazioni - e Almaviva- gruppo italiano di innovazione digitale - hanno costituito la società di progetto Pnt Italia. Come descritto da Agenas per la realizzazione e gestione della Piattaforma nazionale di telemedicina durerà dieci anni e sarà suddivisa in tre fasi. La prima fase, chiamata "Start Up", è terminata a novembre 2023 con il collaudo e l'attivazione della piattaforma. È seguita una fase di avvio e consolidamento della durata di due anni, mentre a partire da dicembre 2025 inizierà la fase di gestione a regime che continuerà fino alla fine della concessione. Durante questa fase, la piattaforma continuerà a migliorare i suoi servizi.

Una volta avviata, la Piattaforma nazionale di telemedicina consente di standardizzare nomenclature, tassonomie e codifiche a livello nazionale, facilitando l'integrazione tra i servizi sanitari regionali e migliorando la qualità e l'accesso alle cure per le persone in tutto il territorio nazionale, in linea con gli obiettivi del Pnrr in ambito di sanità digitale. Tutto ciò è garantito nel rispetto della sicurezza dei dati dei cittadini, con l'obiettivo di rendere i servizi sanitari più accessibili, inclusivi, efficienti ed economici. La digitalizzazione per accelerare il processo sembra essere indiscutibilmente un passo obbligato.

Quali sono gli obiettivi della PNT?

Tra gli obiettivi più ambiziosi che si è posta la PNT, ci sono sicuramente quelli riguardanti:

  • l'implementazione uniforme dei percorsi di telemedicina su tutto il territorio nazionale, al fine di facilitare l'assistenza (sia acuta che cronica) da parte dei servizi sanitari territoriali, promuovere la deospedalizzazione e potenziare la qualità e la sicurezza delle cure di prossimità;
  • la riduzione del divario tra le disparità territoriali e la promozione di una maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali attraverso soluzioni innovative, codifiche e standard terminologici condivisi a livello nazionale;
  • il miglioramento della qualità clinica e l'accessibilità ai servizi sanitari per i pazienti su tutto il territorio nazionale;
  • la fornitura ai professionisti sanitari di nuovi strumenti validati per operare in modo efficace in processi sia individuali che multidisciplinari;
  • l’agevolazione della programmazione, della gestione e dello sviluppo della sanità digitale.

La nuova piattaforma di telemedicina dovrà essere utilizzata da tutte le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliero-universitarie, gli Istituti di ricerca e cura di carattere scientifico (IRCCS) pubblici e tutte le strutture private convenzionate con il servizio sanitario nazionale. Molte strutture private già dispongono di un servizio di telemedicina proprio, il cui utilizzo varia tra le diverse unità operative. Queste strutture potranno continuare a utilizzare il proprio servizio, ma potrebbero valutare l'adozione della piattaforma nazionale una volta che sarà operativa.

Per il Ministro Schillaci la PNT è fondamentale per affrontare le sfide del presente e progredire in ogni tipo di processo in sanità, sia individuale che multidisciplinare, per migliorare e rispondere in maniera repentina alla richiesta e alla qualità dei servizi sanitari sul territorio.

L'obiettivo è, tra l’altro, alleviare la pressione sugli ospedali e sulle unità pronto soccorso, spesso sovraccarichi a causa di richieste inappropriate, che compromettono la possibilità di fornire interventi e prestazioni necessarie in tempo utile a coloro che ne hanno effettivamente bisogno. Secondo il Ministro Schillaci, "l'accordo firmato ci pone all'avanguardia rispetto ad altre nazioni europee nell'utilizzo dei fondi del Pnrr nel settore sanitario e apre una nuova fase nell'ottica di modernizzazione e razionalizzazione del nostro servizio sanitario nazionale".

La PNT con la centralità del paziente: un modello vincente

La rivoluzione per il Sistema Sanitario Italiano messo in atto dalla PNT si traduce nel considerare questa e l'implementazione della telemedicina come pilastri fondamentali per il futuro del sistema sanitario italiano. Entrambe le iniziative promettono di rivoluzionare l'accesso e la qualità dell'assistenza sanitaria per i cittadini su tutto il territorio nazionale.

Tra i benefici subito palpabili, vi è certamente l’importanza della telemedicina come struttura per abbattere le barriere fisiche, garantendo l'accesso alle cure mediche anche alle zone remote o scarsamente servite. Questo contrasta le disparità nell'assistenza sanitaria e assicura che tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ubicazione, possano ricevere le cure di cui necessitano. Un altro ottimo spunto passa per l’ottimizzazione delle risorse sanitarie e la riduzione dei tempi di attesa. Le visite e i monitoraggi possono avvenire a distanza, evitando spostamenti inutili ai pazienti e alleggerendo il carico di lavoro per le strutture sanitarie. Inoltre, la Piattaforma Nazionale Digitale standardizza i percorsi di cura e garantisce un'omogeneità dei servizi offerti a livello nazionale e fornisce ai medici strumenti avanzati per migliorare diagnosi, trattamenti e monitoraggio dei pazienti. La telemedicina aiuta a decongestionare gli ospedali, gestendo le richieste di assistenza ed emergenza-urgenza in modo più efficiente e riducendo le attese per interventi e prestazioni urgenti.

Tra gli altri aspetti da non sottovalutare, anche quello riguardante la Piattaforma Digitale che garantisce la massima sicurezza e privacy dei dati sanitari dei pazienti. Le informazioni mediche sono trattate nel pieno rispetto delle normative sulla privacy.

La Piattaforma Nazionale Digitale e la telemedicina rappresentano un passo avanti fondamentale per il sistema sanitario italiano, entrambe le iniziative pongono le basi per un futuro in cui l'assistenza sanitaria sarà più efficiente, accessibile e di alta qualità per tutti i cittadini.

In parole semplici, l’utilizzo e l’ambizione della PNT potrebbe così tradursi: la telemedicina porta il dottore a casa tua, anche se vivi lontano; meno file e attese per tutti, grazie a visite e monitoraggi a distanza; cure migliori per tutti, con strumenti più avanzati per i medici; ospedali meno affollati e medici più efficienti e più formati; dati sanitari sono al sicuro e protetti.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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