Allarme Legionella a Milano: sintomi, ambienti a rischio e prevenzione secondo l’ISS
L’ISS segnala un allarme legionella a Milano: ecco i sintomi da riconoscere e gli ambienti più a rischio per la diffusione del batterio.
4 Dicembre 2025, 07:52

Sommario
Negli ultimi mesi Milano e provincia sono tornate sotto i riflettori a causa di un aumento dei casi di legionellosi, una malattia causata dal batterio Legionella pneumophila. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), a partire da aprile 2024 sono stati notificati diversi casi, soprattutto nei comuni di Corsico e Buccinasco, con un’età media dei pazienti di circa 72 anni.
Questo aumento dei casi non è casuale: la Legionella prospera in ambienti artificiali dove l’acqua ristagna, come tubature, serbatoi, boiler, impianti di condizionamento o docce poco utilizzate. Le alte temperature estive e l’umidità favoriscono la proliferazione del batterio, creando le condizioni ideali per nuovi focolai.
Cos’è la legionellosi e come si manifesta
La legionellosi si presenta principalmente in due forme. La febbre di Pontiac è la più lieve: un’influenza con febbre, malessere generale e dolori muscolari, che di solito guarisce senza complicazioni. Più pericolosa è la malattia dei Legionari, una polmonite atipica con febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie e sintomi gastrointestinali come nausea e diarrea. Nei soggetti fragili, anziani o immunocompromessi, le complicanze possono essere gravi e la mortalità elevata. L’ISS stima che la letalità varia dal 5-10% nei casi trattati, fino al 40-80% nei pazienti più vulnerabili non trattati tempestivamente. Il batterio si trasmette principalmente per inalazione di microgoccioline d’acqua contaminate. Non si contrae bevendo l’acqua né tramite contatto diretto tra persone.
Ambienti a rischio a Milano
Milano, con la sua alta densità abitativa e molti edifici datati, è particolarmente vulnerabile. Case popolari, condomini con impianti idrici complessi e edifici pubblici con manutenzione irregolare possono diventare serbatoi ideali per la Legionella. Anche docce, soffioni, rubinetti e torri di raffreddamento mal gestite possono favorire la diffusione del batterio attraverso aerosol.
Studi recenti evidenziano come il clima più caldo e umido possa aumentare la proliferazione di Legionella negli impianti idrici. Inoltre, nuove ricerche sperimentali suggeriscono tecniche innovative per rilevare il batterio, come l’uso di fenomeni acustici per manipolarne la distribuzione in acqua, aprendo la strada a strategie di prevenzione più mirate.
Prevenzione: cosa fare in casa e negli edifici pubblici
Le linee guida dell’ISS e del Ministero della Salute indicano alcune semplici ma efficaci strategie per ridurre il rischio:
- Mantenere la temperatura dell’acqua calda sopra i 50°C, evitando ristagni.
- Far scorrere l’acqua di rubinetti e docce per alcuni minuti, soprattutto dopo periodi di inattività.
- Pulire regolarmente soffioni, rubinetti e rompigetto per rimuovere biofilm e depositi.
- Assicurare una manutenzione accurata di impianti idrici e condizionamento, in particolare in edifici pubblici, ospedali, strutture ricettive e case popolari.
Il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023 n. 18, recepimento della Direttiva UE 2020/2184, ha rafforzato l’obbligo di controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano, con attenzione speciale al rischio Legionella.
Perché Milano deve stare attenta
L’allarme non è solo legato alla stagione calda: l’aumento dei casi in città riflette una tendenza nazionale preoccupante. La combinazione di infrastrutture idriche complesse, alta densità abitativa e popolazione fragile rende necessario un approccio sistematico alla prevenzione. La legionellosi resta una minaccia concreta per la salute pubblica: ignorarla sarebbe un errore.
Milano, come altre grandi città italiane, deve puntare su manutenzione regolare, monitoraggio periodico e sensibilizzazione di cittadini e gestori degli impianti. Solo così sarà possibile ridurre significativamente il rischio di nuovi focolai e proteggere chi è più vulnerabile.