Come funziona Aria Pulita?

  • 1

    È tutto digitale

    Verifica la qualità dell'aria dei comuni in cui hai vissuto e registrati gratuitamente in pochi click
  • 2

    Aderire è facile e veloce

    Carica i documenti, versa la quota di adesione e firma la procura digitale
  • 3

    Sempre a tua disposizione

    Contatta i nostri esperti legali quando vuoi, tramite il canale che preferisci
  • 4

    Mettiti comodo

    Ora tocca a noi: portiamo avanti l’azione collettiva e ti teniamo aggiornato nella tua area personale

Perché scegliere Aria Pulita?

Migliaia di persone in azione

Ti invitiamo ad aderire a un’Azione Collettiva: insieme a migliaia di persone possiamo far valere il Diritto alla Salute di tutti.

Tuteliamo il Diritto alla Salute

Chiediamo allo Stato e alle Regioni di rispettare i limiti di inquinamento previsti dalla Direttiva Comunitaria 2008/50/CE.

Chiediamo un risarcimento

Ti aiutiamo a chiedere un risarcimento di 36.000€ per ogni anno in cui hai vissuto in comuni inquinati.

Abbiamo 20 anni di esperienza

Puoi affidarti all’esperienza maturata da Consulcesi in oltre 20 anni di Azioni Collettive: più di 590 milioni di euro di risarcimento per i nostri assistiti.

Tutelare la Salute è un nostro Diritto!

Cosa puoi fare per tutelare l'ambiente?

Fai un'azione concreta

Unisciti alla prima Azione Collettiva che vuole sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Quanto costa aderire ad Aria Pulita?

350€

Unisciti all'Azione Collettiva versando la quota di adesione anche a rate, senza interessi. Vuoi sapere tutto quello che è compreso nella quota? Consulta le FAQ.

Qual è il risarcimento che puoi chiedere?

Fino a 36.000 €/anno

Il risarcimento totale dipende dal numero di anni in cui hai vissuto in comuni inquinati e dalla valutazione discrezionale del giudice incaricato.

Le risposte alle domande più frequenti

Una direttiva è un atto che stabilisce un obiettivo che gli Stati membri dell’Unione Europea devono realizzare e un termine entro il quale questo deve avvenire. Per poter essere efficace, una direttiva ha bisogno di essere attuata attraverso un’attività normativa (legge di recepimento) da parte dello Stato membro senza la quale non può essere effettivamente operativa, anche se sancisce uno specifico diritto in favore del cittadino.

La Direttiva Comunitaria 2008/50/CE prevede degli specifici standard di qualità dell’aria che tutti gli stati membri dell’Unione Europea devono rispettare per tutelare i cittadini dai rischi derivanti dall’inquinamento atmosferico, come riportato nella tabella di seguito:

PM10

50 μg/m3 al giorno, da non superare più di 35 volte per anno civile (margine di tolleranza 50%)

40 μg/m3 all'anno (margine di tolleranza 20%)

NO2

200 μg/m3 al giorno da non superare per più di 18 volte per anno civile (margine di tolleranza 0%)

40μg/m3 all'anno (margine di tolleranza 0%)3

Lo Stato membro è considerato inadempiente quando non recepisce una direttiva, quando la recepisce in ritardo o quando la legge di recepimento non raggiunge gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea. In tutti questi casi, la Commissione Europea può avviare una procedura d’infrazione che prevede: la messa in mora dello Stato a seguito della quale, se le violazioni non vengono risolte, si apre un procedimento vero e proprio.

Nell’ambito di questo procedimento, se vengono confermate le violazioni e l’inerzia dello Stato membro, si può giungere ad una condanna che può consistere nel pagamento di sanzioni economiche o nella perdita di benefici economici.

Qualora il Cittadino non possa godere di un diritto attribuito dalle normative europee a causa della mancata o ritardata attuazione di una direttiva, ha la possibilità di intentare una causa per chiedere il risarcimento allo Stato inadempiente. In questi casi le procedure di infrazione rappresentano dei punti di riferimento importanti per sancire la responsabilità dello Stato.

L’Italia ha recepito la Direttiva Comunitaria 2008/50/CE con il D.lgs. 155 del 13 agosto 2010, ma in numerosi Comuni i limiti vengono costantemente superati. L’Italia è stata più volte richiamata dall’Unione Europea ma, non avendo rimediato a queste violazioni, è stata sottoposta a diverse procedure di infrazione.

Aria Pulita è l'Azione Collettiva che ti aiuta a ottenere un risarcimento per il potenziale danno alla Salute e si rivolge nei confronti dello Stato italiano e delle Regioni che non hanno rispettato i limiti sulla qualità dell'Aria imposti dalla Direttiva comunitaria n. 2008/50/CE.

Può essere definita come Causa Collettiva l'azione di più soggetti che hanno in comune il medesimo diritto e agiscono insieme per tutelarlo in sede giudiziale.
Unisciti a noi e tutela il tuo Diritto alla Salute

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Con Aria Pulita puoi chiedere un risarcimento per ogni anno in cui hai vissuto in un comune inquinato e sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per la tutela del Diritto alla Salute.

Vuoi sapere se il tuo comune ha rispettato gli standard di qualità dell’aria imposti dalla Direttiva Comunitaria 2008/50/CE?

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