All’Asinara nascono 16 tartarughe: segnale positivo per l’ecosistema marino

All’Asinara sono nate sedici tartarughe marine: un evento che conferma la salute dell’ecosistema e la tutela delle specie protette.

20 Novembre 2025, 10:25

All’Asinara nascono 16 tartarughe: segnale positivo per l’ecosistema marino

La mattina di sabato 4 ottobre la spiaggia di Cala dei Ponzesi, sull’Isola dell’Asinara, è stata teatro della schiusa di 16 piccole tartarughe marine. L’evento, raro per frequenza e tempistiche, è stato seguito dall’Osservatorio del Mare del Parco Nazionale dell’Asinara, parte della Rete Regionale per la conservazione della fauna marina. Una volta intercettato il movimento nel nido, lo staff composto da Laura Pireddu, Valeria Sanna, Michela Zappata e dal veterinario Daniele Denurra ha attivato il protocollo di monitoraggio, assicurando che la fase di emersione e la successiva corsa verso il mare si svolgessero in condizioni ottimali. Alla giornata erano presenti anche il presidente e il direttore del Parco, Gianluca Mureddu e Vittorio Gazale, insieme all’assessora regionale all’Ambiente Rosanna Laconi. L’intervento ha permesso di documentare un momento significativo per la stagione riproduttiva della specie, frutto delle attività di sorveglianza e sensibilizzazione portate avanti quotidianamente sull’isola.

Il ritorno in mare di Elisabetta: dal recupero al rilascio

Pochi giorni prima, il 1° ottobre, la spiaggia di Cala Spalmatore aveva ospitato un altro momento importante: il rilascio di una giovane Caretta caretta soprannominata “Elisabetta”. L’animale era stato recuperato il 31 maggio nelle acque di Alghero da un diportista, che aveva segnalato la presenza della tartaruga al Centro di Primo Soccorso dell’AMP di Capo Caccia. Elisabetta presentava la completa mancanza della pinna anteriore destra, probabilmente amputata in seguito allo strozzamento causato da una lenza. Dopo le cure veterinarie e il periodo di riabilitazione, l’esemplare è stato giudicato idoneo a tornare in mare.

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Il rilascio è avvenuto in occasione di un workshop internazionale organizzato dal Parco dell’Asinara insieme all’associazione SMILO, che ha riunito rappresentanti di diverse isole del Mediterraneo. Alla presenza del direttore dell’AMP Capo Caccia, Mariano Mariani, l’evento ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i nodi della Rete Regionale per la conservazione della fauna marina.

Un segnale incoraggiante per lo stato dell’ambiente costiero

La schiusa registrata all’Asinara rappresenta anche un indicatore positivo per la qualità degli ambienti costieri dell’isola. La scelta delle tartarughe marine di nidificare su una spiaggia è generalmente legata a condizioni favorevoli: assenza di disturbo antropico, illuminazione notturna contenuta, sabbie idonee alla deposizione e un ecosistema marino circostante sufficientemente sano da sostenere gli adulti e i futuri giovani individui.

La riuscita delle nascite, unita alla presenza di esemplari recuperati che riescono a tornare in mare dopo cure efficaci, suggerisce che le politiche di tutela e gestione delle aree protette stiano contribuendo a rendere questi habitat più ospitali per una specie vulnerabile come la Caretta caretta. Anche se non elimina le pressioni globali – dall’inquinamento alla plastica in mare – l’evento segnala che gli interventi locali possono generare effetti concreti sulla biodiversità.