Auto elettriche, nelle città sono un’alternativa sostenibile?

Le auto elettriche sono, al momento, una buona soluzione per ridurre l’inquinamento delle nostre città? Vediamo cosa dicono i dati

16 Aprile 2024, 10:24

Auto elettriche, nelle città sono un’alternativa sostenibile?

Il settore dei trasporti ha una quota significativa delle emissioni di CO2 in Europa. Come riportato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, è responsabile di circa il 25% del totale, di cui il 71,7% deriva dal trasporto su strada.

Per contrastare questa situazione, l’Unione Europea ha stabilito obiettivi molto ambiziosi, come quello di ridurre le emissioni del settore dei trasporti del 60% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990). Altro obiettivo è quello di raggiungere una riduzione del 90% delle emissioni legate ai trasporti entro il 2050. Questo fa parte dell’ampio impegno per ridurre le emissioni di CO2 e perseguire la neutralità climatica entro il 2050, come delineato nel quadro del Green Deal europeo.

Ma in che modo si può ridurre l’impatto dei veicoli su strada, in particolare nelle grandi città, senza ricorrere alle ormai frequentissime giornate di blocco del traffico? La prima soluzione che viene in mente è quella delle auto elettriche, che difatti possono circolare sempre e comunque, anche quando i livelli di PM10 superano costantemente i limiti. Ma qual è la situazione relativa a questo settore? Vediamo alcuni dati.

Auto elettriche, la situazione in Italia

Il numero di auto elettriche in circolazione in Italia al 31 dicembre 2023 ha raggiunto le 220.188 unità. Tra queste, 66.276 sono state immatricolate durante l’anno, in aumento del 35,11% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Analizzando le immatricolazioni su base regionale nel 2023, il Trentino-Alto Adige registra il maggior numero di veicoli immatricolati con 12.807 unità (+53,75% rispetto all’anno precedente), seguito dalla Lombardia con 12.509 unità (+52,20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Seguono il Lazio, la Toscana, il Veneto e l’Emilia-Romagna con incrementi variabili tra l’18,35% e il 60,11%.

 

Aria Pulita è l’azione collettiva nata per tutelare il tuo Diritto alla Salute e per sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per ridurre l’inquinamento, offrendoti supporto per chiedere un risarcimento per gli anni in cui hai vissuto in aree inquinate. Registrati gratis e scopri come possiamo aiutarti.

 

A dicembre 2023, i veicoli commerciali leggeri completamente elettrici rappresentano quasi il 4% del mercato, con 5.980 unità immatricolate, in aumento del 45,32% rispetto allo stesso periodo del 2022, e superando di gran lunga le 4.115 unità immatricolate nell’intero anno 2022.

Considerando tutte le tipologie di alimentazione, il mercato dei veicoli commerciali nel 2023 mostra una crescita del 23,36% rispetto al 2022, con 187.098 unità immatricolate. Il numero di punti di ricarica è di 47.228, mentre le infrastrutture di ricarica ammontano a 26.029, distribuite in 17.154 postazioni.

Le auto elettriche più vendute

Nel corso del 2023, la classifica delle BEV (Veicoli Elettrici a Batteria) più vendute in Italia vede in testa la Tesla Model Y con 8.581 unità, seguita dalla Tesla Model 3 con 7.386 unità. La Fiat 500E si posiziona al terzo posto con 4.751 unità immatricolate, mentre la Smart Fortwo e la Renault Megane E-Tech si collocano rispettivamente al quarto e al quinto posto con 4.639 e 2.251 unità immatricolate.

Il paragone con gli altri Paesi

Nonostante il significativo miglioramento rispetto al 2022, il mercato delle auto elettriche in Italia nel 2023 si attesta sui livelli del 2021, a differenza della costante crescita registrata negli altri mercati europei.

L’Italia rimane l’unico Paese tra i grandi d’Europa in cui l’adozione dei veicoli elettrici fatica a decollare. Ad esempio, confrontando le immatricolazioni full electric nei primi 11 mesi del 2023 con Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, la situazione è questa:

  • Germania: 18,1%
  • Francia: 16,4%
  • Regno Unito: 16,3%
  • Spagna: 5,6%
  • Italia: 4,1%

Il 2024 potrebbe rappresentare un punto di svolta per il mercato automobilistico italiano, tuttavia, al momento, si riscontra una grande incertezza tra gli operatori del settore e confusione tra i cittadini, principalmente a causa della mancanza di chiarezza riguardo alle risorse disponibili per gli incentivi auto.