Cattivo umore e caldo: c’è un legame con il clima che cambia
Il caldo influisce sull’umore: uno studio del MIT mostra come le alte temperature aumentino i sentimenti negativi, specie nei Paesi più vulnerabili.
10 Settembre 2025, 08:00

Sommario
Le giornate torride non mettono alla prova solo il fisico, ma anche la mente. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come le alte temperature siano associate a un aumento di ansia, irritabilità e sentimenti negativi. Una recente ricerca del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha confermato che, nei contesti più vulnerabili, il caldo può influenzare pesantemente il benessere psicologico delle persone.
Secondo gli studiosi, quando il termometro sale, cresce anche la probabilità di sperimentare stress, rabbia e frustrazione. L’effetto è più marcato nei Paesi con risorse limitate per fronteggiare le ondate di calore, dove mancano infrastrutture e strumenti adeguati per proteggere la popolazione.
Clima e salute mentale: un legame crescente
La relazione tra cambiamenti climatici e salute mentale è oggi al centro dell’attenzione della comunità scientifica. Un lavoro pubblicato su Nature Climate Change evidenzia come l’aumento globale delle temperature sia connesso a un peggioramento del benessere psicologico, con un rischio più alto di disturbi dell’umore e stress cronico.
Gli studiosi spiegano che il caldo:
- Altera i ritmi circadiani disturbando il sonno, con effetti negativi sulla stabilità emotiva;
- Incrementa la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress;
- Riduce la tolleranza alla frustrazione, aumentando i conflitti sociali e la percezione di disagio.
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Dati statistici: come il caldo influisce sull’umore
Le ricerche più recenti offrono numeri concreti sul legame tra caldo e cattivo umore:
- Uno studio del MIT (2023) ha rilevato che, quando le temperature superano i 30°C, la probabilità di esprimere sentimenti negativi sui social media aumenta del 6-8% rispetto ai giorni più freschi;
- Un’analisi condotta su oltre 2 miliardi di post Twitter ha mostrato che l’uso di parole legate a stress e rabbia cresce sensibilmente nei giorni di caldo estremo;
- Secondo un’indagine pubblicata sul Journal of Health Economics (2021), un aumento di 1°C della temperatura media mensile è correlato a un incremento del 2% nei casi di disturbi dell’umore segnalati ai servizi sanitari;
- Nei Paesi a basso reddito, dove la diffusione dell’aria condizionata è inferiore al 10%, gli effetti psicologici del caldo risultano fino a 3 volte più intensi rispetto ai Paesi industrializzati.
Questi dati confermano che il riscaldamento globale non è solo una questione ambientale, ma anche una sfida per la salute mentale collettiva.
I Paesi più vulnerabili soffrono di più
Il MIT ha sottolineato che l’impatto psicologico del caldo non è uguale per tutti. Nei Paesi a basso reddito o con sistemi sanitari fragili, la popolazione risulta più esposta. La carenza di aria condizionata, spazi verdi e infrastrutture adeguate amplifica gli effetti del clima sulla psiche.
Al contrario, le nazioni con maggiori risorse riescono a mitigare l’impatto grazie a politiche di adattamento climatico, interventi urbanistici e sostegni alla salute mentale.
Adattamento e prevenzione: cosa si può fare
Contrastare gli effetti del caldo sull’umore richiede una doppia strategia:
1- Interventi individuali
- Idratazione regolare
- Ambienti ventilati e pause frequenti nelle ore più calde
- Tecniche di rilassamento per ridurre lo stress
2- Interventi collettivi
- Investimenti in infrastrutture verdi (parchi, alberi, tetti verdi)
- Programmi di supporto psicologico durante le ondate di calore
- Politiche pubbliche per favorire la resilienza climatica
Il legame tra cattivo umore e caldo è ormai evidente: le alte temperature non compromettono soltanto la salute fisica, ma anche quella mentale. Gli studi del MIT e di altre istituzioni confermano che il cambiamento climatico rappresenta una sfida crescente per il benessere psicologico delle persone, soprattutto nei contesti più vulnerabili.
Adattarsi diventa quindi fondamentale, con soluzioni sia individuali sia collettive. Comprendere come il clima influenzi l’umore è il primo passo per costruire comunità più resilienti e preparate ad affrontare le sfide del futuro.