Clima e smog: aumento delle allergie respiratorie
I cambiamenti climatici e lo smog stanno causando un’impennata nei casi di allergie respiratorie. Scopri come questi fattori influenzano la salute
7 Maggio 2025, 10:58

Sommario
Negli ultimi decenni, si osserva un preoccupante aumento dei casi di allergie respiratorie. Rinite allergica, asma bronchiale e ipersensibilità ai pollini stanno diventando sempre più comuni, in particolare nei centri urbani. A confermarlo è una vasta mole di studi scientifici, secondo cui i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico giocano un ruolo determinante, interagendo tra loro e aggravando il carico allergenico ambientale.
Cambiamenti climatici e proliferazione degli allergeni
Il riscaldamento globale sta modificando il comportamento delle piante e il ciclo dei pollini. Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications nel 2023, il periodo pollinico in Europa si è esteso in media di 21 giorni dal 1980 ad oggi, con picchi di concentrazione più elevati nelle zone del Mediterraneo e dell’Europa Centrale.
Le piante allergeniche come:
- Ambrosia (pianta invasiva),
- Betulla (albero tipico dei climi temperati),
- Graminacee
producono più pollini in ambienti con alte concentrazioni di CO₂. Inoltre, i cambiamenti climatici favoriscono la diffusione di specie allergeniche in nuove aree geografiche, inclusi territori montani o nordici dove in passato erano assenti.
Dati recenti afferenti al 2024
Secondo l’Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA):
- Le concentrazioni di polline di graminacee nel Nord Italia sono aumentate del 32% rispetto alla media 2000–2010.
- La stagione dei pollini inizia ora 15 giorni prima rispetto a dieci anni fa.
- I soggetti sensibilizzati alla betulla sono aumentati del 28% in Lombardia tra il 2015 e il 2023.
Aria Pulita è l’azione collettiva nata per tutelare il tuo Diritto alla Salute e per sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per ridurre l’inquinamento, offrendoti supporto per chiedere un risarcimento per gli anni in cui hai vissuto in aree inquinate. Registrati gratis e scopri come possiamo aiutarti.
Smog: l’alleato silenzioso delle allergie
Lo smog, e in particolare le polveri sottili (PM2.5 e PM10), l’ozono e il biossido di azoto (NO₂), aumentano la permeabilità delle mucose respiratorie e intensificano la risposta allergica.
Uno studio del 2022 pubblicato su The Lancet Planetary Health ha rilevato che:
- Ogni aumento di 10 µg/m³ di PM2.5 è associato a un aumento del 12% dei ricoveri per asma nei bambini.
- L’esposizione urbana a lungo termine a NO₂ incrementa del 30% il rischio di sviluppare allergie respiratorie nei primi 10 anni di vita.
Meccanismi biologici
- Le particelle inquinanti fungono da carrier per i pollini, veicolandoli in profondità nelle vie aeree.
- Alcuni inquinanti modificano chimicamente le proteine allergeniche, rendendole più immunogeniche, ovvero più capaci di attivare il sistema immunitario.
Clima + Smog = Impatto sinergico
Gli studi più recenti confermano un effetto combinato particolarmente nocivo. Il Joint Research Centre della Commissione Europea, nel suo report del 2023, sottolinea che:
“La coesposizione a smog e pollini in condizioni di calore estremo aumenta il rischio di sintomi respiratori del 35% rispetto all’esposizione a uno solo dei due fattori.”
Durante le ondate di calore, si registra un incremento significativo delle concentrazioni di ozono troposferico, che accentua i sintomi asmatici e favorisce l’insorgenza di broncospasmi, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Soluzioni e prospettive
Contrastare l’aumento delle allergie richiede un approccio multidisciplinare:
Ambientale
- Promozione della mobilità sostenibile.
- Riduzione delle emissioni industriali.
- Adozione di piani di verde urbano anti-allergenico (es. meno betulle o cipressi).
Medico-sanitario
- Monitoraggio costante della qualità dell’aria e delle concentrazioni polliniche.
- Educazione alla prevenzione allergica (filtri antipolline, periodi di esposizione).
- Accesso facilitato agli immunoterapici, per controllare meglio i sintomi a lungo termine.
Politico-sociale
- Integrazione dei temi allergologici nelle politiche climatiche.
- Supporto alla ricerca sulla salute ambientale.
- Sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso campagne informative.
Il legame tra clima, smog e allergie respiratorie è ormai ben documentato e costituisce una sfida sanitaria del presente e del futuro. Solo attraverso politiche ambientali intelligenti, investimenti nella prevenzione e una maggiore consapevolezza pubblica si potrà contenere questa silenziosa epidemia