Residui di pesticidi negli alimenti, quanto c’è di vero?
Mangiamo alimenti contenenti pesticidi? L’Ue ha analizzato un numero senza precedenti di campioni alimentari. Ecco i risultati diffusi dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)
30 Gennaio 2025, 09:53

Sommario
Nel 2022, l’Unione europea ha registrato un numero senza precedenti di campioni alimentari analizzati, con un totale di 110.829 test effettuati (un incremento del 25% rispetto al 2021). Di questi, il 96,3% è risultato conforme ai limiti di legge, a conferma dell’efficacia dei controlli. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai 11.727 campioni analizzati nell’ambito del programma di controllo coordinato dall’UE (EU MACP), dove il tasso di conformità ha raggiunto il 98,4%. Questo dimostra un impegno crescente nella tutela della sicurezza alimentare e nella verifica della presenza di residui di pesticidi negli alimenti consumati dai cittadini europei. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Risultati del programma coordinato EU MACP
Il programma EU MACP si basa sull’analisi di un paniere di dodici prodotti alimentari selezionati in modo casuale. Nel 2022, tra questi figuravano mele, fragole, pesche, vino, lattughe, cavoli cappucci, pomodori, spinaci, avena, orzo, latte vaccino e grasso di maiale. I dati raccolti mostrano che il 51,4% dei campioni era completamente privo di residui quantificabili, mentre il 47% conteneva livelli di pesticidi entro i limiti di legge. Solo l’1,6% dei campioni ha evidenziato una concentrazione di residui superiore ai valori consentiti, sottolineando un’attenzione particolare nella regolamentazione e nel rispetto degli standard di sicurezza alimentare.
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Tendenze e variazioni nei livelli di residui
L’analisi dei dati nel tempo rivela tendenze interessanti riguardo alla presenza di residui nei prodotti alimentari. Il tasso di superamento dei limiti massimi di residui (LMR) è diminuito dal 2% nel 2019 all’1,6% nel 2022, con un calo significativo per mele, pesche, fragole, vino e grasso di maiale. Anche gli spinaci hanno registrato una riduzione progressiva dal 2019, mentre il latte vaccino è risultato completamente conforme, senza campioni sopra i limiti, come già osservato negli anni precedenti. Tuttavia, aumenti negli sforamenti sono stati riscontrati per cavoli cappucci, pomodori, lattughe, orzo e avena in chicchi, suggerendo la necessità di un controllo mirato su questi prodotti.
Implicazioni per la sicurezza alimentare e valutazione del rischio
I dati raccolti rappresentano una risorsa fondamentale per stimare l’esposizione dei consumatori ai residui di pesticidi. L’EFSA ha condotto una valutazione del rischio basata su un’analisi probabilistica che considera la possibilità di superamento delle soglie di sicurezza. I risultati indicano che il rischio per la salute pubblica derivante dai residui di pesticidi negli alimenti analizzati è basso. Tuttavia, il rapporto annuale dell’EFSA fornisce anche raccomandazioni volte a migliorare ulteriormente i sistemi di controllo, rafforzando le strategie di monitoraggio e riducendo l’esposizione ai pesticidi nei prodotti alimentari dell’UE. Gli utenti possono consultare i dati dettagliati attraverso una piattaforma interattiva, facilitando la comprensione delle informazioni anche per i non specialisti.