Spreco alimentare: 100 kg e 378 euro persi ogni anno
Ogni italiano spreca 100 kg di cibo all’anno, pari a 378 euro. Lo spreco domestico pesa il 72% sul totale. Ecco i dati e le soluzioni possibili.
16 Ottobre 2025, 11:51

Sommario
Ogni anno, in Italia, ciascuna persona getta in media 100 kg di cibo, l’equivalente di quasi due mesi di spesa. Un dato che non pesa solo sul portafoglio, ma anche sull’ambiente. In occasione della Giornata internazionale di consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari i numeri tornano a evidenziare un problema ancora lontano dall’essere risolto.
Un danno economico per famiglie e filiera
Secondo le ultime elaborazioni, lo spreco domestico vale circa 378 euro a persona all’anno, incidendo per il 72% del totale lungo l’intera filiera agroalimentare. In pratica, la maggior parte delle perdite si verifica nelle nostre case, più che nei supermercati o nei ristoranti.
Un peso che, su scala nazionale, rappresenta miliardi di euro buttati ogni anno, risorse che potrebbero invece essere destinate a combattere la povertà alimentare o a sostenere filiere più sostenibili.
Spreco alimentare e ambiente: un legame invisibile ma pesante
Buttare cibo significa anche sprecare tutta l’energia, l’acqua e il suolo utilizzati per produrlo. Si stima che lo spreco alimentare contribuisca a una quota significativa delle emissioni globali di CO₂, aggravando la crisi climatica. Ogni alimento gettato comporta infatti un ciclo produttivo inutile: dall’agricoltura ai trasporti, dalla refrigerazione allo smaltimento dei rifiuti.
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Iniziative contro lo spreco: Too Good To Go e le buone pratiche italiane
Tra le realtà più attive in Italia, Too Good To Go ha avuto un ruolo importante nella sensibilizzazione e nella lotta concreta allo spreco.
In poco più di sei anni, l’app ha salvato oltre 30 milioni di pasti, coinvolgendo 26.000 partner commerciali e più di 11 milioni di utenti. Oltre alla distribuzione del cibo invenduto, l’azienda promuove iniziative educative come “Next Gen”, rivolte alle scuole, e progetti informativi come “Etichetta Consapevole”, per aiutare i consumatori a interpretare correttamente le date di scadenza.
La sfida collettiva: consapevolezza e piccoli gesti quotidiani
Ridurre lo spreco alimentare non richiede solo grandi strategie, ma anche azioni quotidiane consapevoli.
Tra le più efficaci:
- Pianificare la spesa e conservare correttamente gli alimenti.
- Distinguere tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”.
- Riutilizzare gli avanzi in nuove ricette.
- Donare il cibo in eccesso a enti o associazioni locali.
Un impegno che fa bene a tutti
Limitare lo spreco alimentare significa ridurre le emissioni contenere i costi e favorire un modello di consumo sostenibile. È una responsabilità condivisa — tra cittadini, imprese e istituzioni — che può trasformarsi in un grande gesto di tutela per il pianeta e per il futuro delle nuove generazioni.