Street Art contro il caldo: come murales e installazioni aiutano a raffreddare le città
Murales e installazioni di Street Art aiutano a combattere il caldo urbano: ecco come l’arte può contribuire a raffreddare le città.
9 Luglio 2025, 08:00

Sommario
Con l’aumento delle temperature estive e l’aggravarsi dell’effetto “isola di calore” nelle aree urbane, la street art sta dimostrando di poter essere molto più di un’espressione artistica: è anche un alleato nella lotta al caldo urbano. Murales riflettenti, installazioni verdi e progetti collaborativi trasformano quartieri bollenti in oasi fresche e vivibili. Vediamo come.
L’isola di calore urbana: un problema sempre più urgente
Le città, con il loro asfalto, cemento e traffico, trattengono il calore durante il giorno e lo rilasciano lentamente di notte, facendo salire le temperature rispetto alle aree rurali. Questo fenomeno, noto come “urban heat island” (UHI), mette a rischio la salute pubblica, aumenta l’uso di energia e peggiora la qualità della vita, soprattutto per chi vive in quartieri densamente popolati e poco alberati.
Murales anticaldo: come funzionano
Alcuni murales non sono solo belli da vedere, ma anche progettati per riflettere i raggi solari invece di assorbirli. Si tratta di opere realizzate con vernici fotocatalitiche e termoriflettenti, capaci di abbassare la temperatura delle superfici fino a 6–7 °C. Questi materiali riflettono la luce anziché assorbirla, riducendo così il calore ambientale. Un esempio virtuoso è il progetto “Cool Cities” in Grecia, dove interi quartieri sono stati “ridipinti” per migliorare il microclima urbano.
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Installazioni verdi: quando l’arte incontra la natura
Accanto ai murales, stanno nascendo installazioni artistiche vegetali, come pareti verdi, tetti colorati coperti di piante e strutture ombreggianti artistiche. Queste opere uniscono la funzione ecologica (ombreggiatura, assorbimento di CO₂, riduzione della temperatura) alla comunicazione visiva, rendendo gli spazi urbani più sostenibili e accoglienti. Un esempio: a Madrid e Barcellona, artisti e urbanisti stanno collaborando per creare “parchi murali” che combinano arte murale, piante rampicanti e percorsi sensoriali.
L’arte come attivismo climatico urbano
Sempre più progetti di street art nascono da collaborazioni tra artisti, scienziati e amministrazioni locali, con l’obiettivo di sensibilizzare sul cambiamento climatico e intervenire attivamente nell’ambiente urbano. Non si tratta solo di decorazione, ma di azioni concrete per ridurre l’impatto del caldo, stimolare l’interazione sociale e migliorare il benessere collettivo.
Tecnologie e materiali sostenibili al servizio della creatività
Oltre alle vernici riflettenti, si stanno sperimentando:
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Pigmenti che assorbono inquinanti atmosferici (NOx, polveri sottili);
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Materiali termici intelligenti che cambiano colore in base alla temperatura;
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Elementi modulari riutilizzabili per installazioni temporanee nei periodi più caldi;
La street art si fa così veicolo di innovazione ambientale, senza rinunciare all’estetica.
Verso città più vivibili e resilienti
In un’epoca segnata da crisi climatiche, urbanizzazione selvaggia e ondate di calore, l’arte pubblica può contribuire a rendere le città più resistenti e sostenibili. I murales e le installazioni anticaldo sono esempi concreti di come la creatività possa dialogare con la scienza e la pianificazione urbana per generare soluzioni reali e partecipate.
La street art non è più solo espressione culturale o provocazione visiva: sta diventando una strategia urbana contro il cambiamento climatico. I suoi colori, materiali e messaggi possono trasformare pareti grigie in strumenti di resilienza. Perché raffrescare una città, oggi, può partire anche da un pennello.