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Ambiente e salute: l’alimentazione nell’approccio One Health  

16/10/2023

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023, un approfondimento sul legame imprescindibile tra salute ambientale ed umana, anche attraverso i più recenti corsi di formazione Consulcesi in materia 

Ambiente e salute: l’alimentazione nell’approccio One Health  

Nel corso degli ultimi decenni, il nostro pianeta ha affrontato, e continua a farlo, una sfida senza precedenti: il riscaldamento globale. Questo fenomeno, risultato diretto dell’eccessiva emissione di gas serra nell’atmosfera, principalmente causata dalle attività umane come l’industria, il trasporto e la deforestazione, non solo minaccia gli ecosistemi naturali, ma ha anche un impatto devastante sulla disponibilità di risorse vitali.  

 

La crisi climatica è infatti strettamente connessa alla crescente catena di disastri naturali che sempre di più stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di milioni di persone in tutto il mondo e provocando la crescente scarsità di acqua e cibo. L’aumento delle temperature medie sulla Terra sta di fatti provocando cambiamenti climatici estremi come ondate di calore, incendi boschivi, inondazioni e tempeste sempre più devastanti e frequenti, che si ripercuotono inevitabilmente sull’agricoltura e la produzione alimentare tutta. 

 

Acqua: un bene prezioso da proteggere

La crescente temperatura globale ha gravi conseguenze, tra le altre, sulla disponibilità d’acqua. Le sorgenti d’acqua dolce si stanno esaurendo a causa della siccità prolungata e del crescente consumo, mentre le calotte polari e i ghiacciai si stanno sciogliendo rapidamente, contribuendo all’innalzamento del livello del mare e minacciando le aree costiere. Secondo gli ultimi dati riportati dalle Nazioni Unite, attualmente 2,4 miliardi di persone risiedono in nazioni che devono affrontare gravi difficoltà nella fornitura d’acqua. Inoltre, circa 600 milioni di persone stanno sperimentando i risultati nocivi dell’inquinamento, del deterioramento degli ecosistemi, delle pratiche insostenibili e dei mutamenti climatici. 

 

Nel tentativo di stimolare un’azione globale proprio per preservare questo bene prezioso, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023 segue il tema: ‘L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro’. L’obiettivo principale della Giornata internazionale, celebrata come ogni anno il 16 ottobre, è quello di evidenziare l’importanza di gestire l’acqua in modo responsabile e di utilizzarla in maniera più efficiente nella produzione alimentare, garantendo una distribuzione equa delle risorse idriche, la preservazione degli ecosistemi alimentari legati all’acqua, “non lasciando indietro nessuno”. 

Scarsità di cibo: una crisi imminente

 

Le temperature estreme, la diminuzione delle risorse idriche e l’aumento delle malattie delle piante e degli animali stanno colpendo con sempre più frequenza le coltivazioni e il bestiame. Tra gli ultimi casi esemplari, quello del batterio Xylella che ha letteralmente fatto una strage di ulivi in Puglia, contagiando oltre 21 milioni di piante, danneggiando non solo la disponibilità di olio Made in Italy, ma anche l’ambiente, ecosistema e il turismo. Secondo Coldiretti, a causa della Xylella, dei cambimenti climatici e della siccità, l’Italia ha registrato un taglio del 40% nella produzione nazionale di olio extravergine. 

 

L’alimentazione nell’approccio One Health

 

In questo contesto, il concetto di “One Health” sta emergendo come una guida cruciale per il futuro. Questo si basa sulla connessione intrinseca tra la salute umana, animale e ambientale, promuovendo inoltre un’alimentazione sana e sostenibile. Le nostre scelte alimentari, infatti, svolgono un ruolo cruciale sulla nostra salute, ma non solo. Come infatti raccontato più approfonditamente nel corso di formazione Consulcesi “One Health: alimentazione sana e sostenibile per la salute globale”, una dieta equilibrata e ricca di nutrienti non solo è fondamentale per prevenire malattie croniche come obesità, diabete e malattie cardiache ma coinvolge anche la salute degli animali e l’equilibrio ecologico del nostro pianeta.  

 

Tra i molteplici argomenti trattati nel corso in formato multimediale e da 18.0 crediti ECM, anche l’”urban health”, l’impatto epigenetico della nutrizione, i contaminanti ambientali, e la sostenibilità delle nostre città, e delle diverse diete, a partire da quella mediterranea. Come infatti raccontano attraverso le più recenti ricerche i diversi esperti intervenuti nel corso di formazione, un’alimentazione sana e sostenibile va oltre il singolo individuo. Incentivare la produzione e il consumo di cibi locali e stagionali può ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto di merci su lunghe distanze mentre molto di più si deve fare per ridurre lo spreco alimentare; non a caso, si stima che un terzo del cibo prodotto globalmente venga sprecato ogni anno, contribuendo al 10% di tutte le emissioni  di gas serra causate dall’uomo. 

 

Guarda proprio allo spreco alimentare e alle proprietà salutari e funzionari di alcuni degli alimenti spesso erroneamente considerate scarti il corso di formazione “Gusto è Salute. L’alimentazione funzionale e sostenibile”. Questo, che vede come responsabile scientifico e docente la Serena Missori, Specialista in endocrinologia e malattie del ricambio e master in “headache medicine” presso l’Università “La Sapienza”, offre inoltre gli strumenti tecnici e pratici per contrastare l’infiammazione cronica silente e le patologie correlate; indicazioni nutrizionali con l’utilizzo di alimenti funzionali alla prevenzione e cure di patologie correlate. 

 

Alimentazione e outcome: dalle patologie oncologiche alle infiammazioni croniche

 

All’approfondimento della connessione tra alimentazione e malattie oncologiche è dedicato invece il corso di formazione “Cancro e alimentazione. Il ruolo di metabolismo, microbiota e microbioma”. Come infatti racconta il corso multimediale, sempre più ricerche confermano l’associazione tra l’incremento del grasso viscerale, e più in generale dell’obesità, ad una serie di patologie, quali aumento del rischio cardiovascolare, peggior outcome nelle patologie oncologiche, stato di immunodeficienza ecc.