Assicurazione mani e occhi per il medico: come funziona

Scopri come funziona l'assicurazione mani e occhi per i medici. Proteggi la tua professione con una copertura specifica per la perdita funzionale degli arti superiori e della vista.

Sommario

  1. Cos'è l'assicurazione mani e occhi per i medici?
  2. Cosa copre nel dettaglio
  3. Come funziona l’indennizzo
  4. Perché è importante per i medici?
  5. Quanto costa e come si attiva

Nel mondo della medicina, mani e vista sono strumenti essenziali di lavoro. Chirurghi, odontoiatri, oculisti e medici specialisti svolgono quotidianamente attività ad alta precisione, dove anche un lieve deficit può compromettere la pratica professionale. Per questo motivo, esistono polizze assicurative specifiche dedicate alla tutela funzionale di mani e occhi, pensate per offrire un sostegno concreto in caso di infortuni o patologie invalidanti.

Cos'è l'assicurazione mani e occhi per i medici?

Si tratta di una copertura assicurativa mirata a proteggere il medico (libero professionista o dipendente) nel caso in cui una perdita funzionale – totale o parziale – comprometta l’uso delle mani o della vista, rendendo impossibile continuare l’attività lavorativa.

Questa forma assicurativa non va confusa con l’assicurazione professionale per responsabilità civile: la polizza mani e occhi è una tutela personale, che interviene nel caso in cui l’assicurato non sia più in grado di esercitare la sua professione a causa di un danno fisico permanente.

Cosa copre nel dettaglio

Le coperture variano in base alla compagnia assicurativa, ma generalmente includono:

  • Perdita totale o parziale della funzionalità delle mani (es. amputazioni, lesioni ai nervi, artriti invalidanti);
  • Perdita della vista in uno o entrambi gli occhi;
  • Compromissione sensoriale o motoria grave che impedisce attività manuali fini (come la chirurgia o la diagnostica strumentale);
  • Eventuali malattie professionali che comportino danni permanenti a mani o occhi.

Molte polizze prevedono indennizzi proporzionali alla gravità della menomazione, con una soglia minima per l'attivazione del rimborso, oppure un capitale una tantum in caso di inabilità permanente specifica.

Come funziona l’indennizzo

L’indennizzo è generalmente strutturato secondo uno dei seguenti modelli:

  • Capitale assicurato fisso: viene erogato un importo prestabilito in caso di perdita funzionale;
  • Rendita vitalizia: in alcuni casi è possibile attivare una rendita periodica;
  • Copertura combinata con polizze vita, invalidità o inabilità lavorativa totale.

L’entità dell’indennizzo dipende da diversi fattori:

  • Grado di inabilità (secondo tabelle medico-legali);
  • Specializzazione e tipo di attività medica svolta;
  • Età e stato di salute del contraente al momento della sottoscrizione.

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Perché è importante per i medici?

Un chirurgo che perde parzialmente la mobilità delle dita, o un radiologo che sviluppa una patologia visiva invalidante, potrebbe non essere più in grado di esercitare la propria professione, con gravi conseguenze economiche e psicologiche. In questi casi, l’assicurazione mani e occhi rappresenta una protezione professionale essenziale, capace di garantire stabilità finanziaria in una fase delicata della vita.

Quanto costa e come si attiva

Il costo varia in base a:

  • Età dell’assicurato;
  • Capitale richiesto;
  • Specializzazione (maggiore rischio per chirurghi, ortopedici, oculisti);
  • Stato di salute.

In media, il premio annuo per un capitale assicurato di circa 200.000–300.000 euro può oscillare tra €400 e €1.200. La polizza può essere sottoscritta individualmente oppure tramite convenzioni con ordini professionali o associazioni di categoria.

L’assicurazione mani e occhi per i medici è una tutela altamente specializzata, pensata per proteggere il bene più prezioso di chi opera in ambito sanitario: la propria capacità operativa e professionale. In un contesto in cui l’imprevisto può compromettere anni di carriera, dotarsi di una copertura mirata non è solo una scelta di prudenza, ma un vero e proprio investimento sulla sicurezza personale e lavorativa.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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