Negli ultimi dodici mesi la copertura vaccinale in Italia rimane contenuta: poco più di un terzo della popolazione ha seguito le raccomandazioni, con differenze legate al genere e soprattutto all’età, poiché gli over 55 risultano più propensi rispetto ai gruppi più giovani. Una ricerca effettuata dal Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell’Università Cattolica mostra una popolazione ancora divisa, con scelte che dipendono in larga parte dalla fiducia percepita nella scienza e nelle istituzioni sanitarie. Chi possiede un capitale di fiducia più elevato tende infatti a vaccinarsi di più, mentre chi è diffidente mostra comportamenti più esitanti.
La fiducia nei vaccini si mantiene su livelli moderati: molti italiani ritengono i vaccini sicuri ed efficaci, ma non mancano dubbi, soprattutto sull’efficacia, tema influenzato anche dal dibattito sulle differenze tra patologie e sulla necessità di richiami periodici. Le analisi mostrano che i giovani e i più istruiti esprimono livelli di fiducia più alti, mentre la fascia centrale d’età e chi ha minori titoli di studio si dimostra più scettico. Le differenze diventano più nette quando si osserva la fiducia nella sicurezza: essa risulta molto più elevata tra chi crede nelle istituzioni e nella ricerca scientifica, e cala drasticamente tra i soggetti diffidenti.