Obesità e fertilità: strategie cliniche per gestire il rischio in gravidanza

Obesità e salute riproduttiva: impatti su fertilità e gravidanza. Un corso ECM analizza diagnosi, rischi e strategie per clinici e ginecologi.

Sommario

  1. Meccanismi fisiopatologici: come l’obesità altera fertilità e gravidanza
  2. Rischi materni e fetali associati all’obesità
  3. Diagnosi e counseling: come valutare e accompagnare la paziente
  4. Strategie gestionali e multidisciplinari
  5. Il corso ECM dedicato: un supporto per il ginecologo

Negli ultimi decenni, l’obesità è diventata una delle condizioni croniche più diffuse al mondo, con impatti significativi anche sulla salute riproduttiva femminile. L’eccesso di peso non è solo un fattore di rischio per malattie metaboliche e cardiovascolari, ma incide profondamente anche su fertilità, gravidanza e salute del nascituro. In questo contesto nasce il nuovo corso ECM “Obesità e salute riproduttiva: gestione di fertilità e gravidanza dedicato ai ginecologi e ai professionisti sanitari che vogliono aggiornare le proprie competenze in tema di diagnosi, gestione e counseling delle pazienti con obesità in età fertile o in gravidanza.

Meccanismi fisiopatologici: come l’obesità altera fertilità e gravidanza

L’obesità agisce sulla salute riproduttiva attraverso diversi meccanismi. Il tessuto adiposo in eccesso comporta una disfunzione ormonale che altera l’equilibrio tra estrogeni, insulina e leptina, causando anovulazione, cicli irregolari e infertilità. Nelle donne con PCOS, l’obesità amplifica i sintomi e complica la risposta ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita.

In gravidanza, l’ambiente infiammatorio cronico e l’insulino-resistenza aumentano il rischio di complicanze ostetriche come preeclampsia, diabete gestazionale, parto pretermine e taglio cesareo.

Rischi materni e fetali associati all’obesità

Numerosi studi hanno confermato che l’obesità materna espone a rischi aumentati sia la madre che il feto. Per la gestante:

  • aumento di preeclampsia e ipertensione;
  • diabete gestazionale e complicanze metaboliche;
  • maggiore incidenza di infezioni e complicanze anestesiologiche.

Per il nascituro:

  • macrosomia fetale;
  • rischio di distocia di spalla;
  • aumentata probabilità di sindrome metabolica e obesità infantile.

L’impatto clinico e sociale di queste complicanze richiede una presa in carico precoce e consapevole, già in fase preconcezionale.

Diagnosi e counseling: come valutare e accompagnare la paziente

La valutazione clinica di una donna con obesità in età fertile richiede strumenti mirati. Oltre al BMI, è fondamentale stimare la distribuzione del grasso corporeo, valutare i marker metabolici e indagare l’assetto ormonale. Il counseling pregravidico diventa cruciale per impostare un percorso di dimagrimento sicuro e realistico.

Durante la gravidanza, è importante monitorare attentamente la curva ponderale, i valori glicemici e la pressione arteriosa, promuovendo al contempo uno stile di vita sano e attivo.

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Strategie gestionali e multidisciplinari

La gestione dell’obesità in gravidanza non può essere delegata al solo ginecologo. È necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga:

  • endocrinologo;
  • nutrizionista;
  • ostetrica;
  • psicologo.

L’obiettivo non è solo ridurre i rischi, ma anche favorire una gravidanza serena e un parto sicuro. Il monitoraggio personalizzato, l’educazione alimentare e il supporto emotivo rappresentano strumenti fondamentali.

Per rispondere a queste esigenze nasce il corso FAD Obesità e salute riproduttiva: gestione di fertilità e gravidanza accreditato ECM con 7.2 crediti formativi e disponibile sulla piattaforma corsi-ecm-fad.it. Il percorso formativo offre contenuti scientificamente aggiornati e strumenti pratici per riconoscere e gestire le condizioni cliniche più frequenti. Attraverso video-lezioni, casi clinici e materiale didattico, il corso intende supportare i ginecologi nella presa in carico globale delle pazienti con obesità, sia in fase preconcezionale che durante la gestazione.

Il responsabile scientifico del corso è il Dott. Valerio Renzelli, medico chirurgo specializzato in Malattie del Metabolismo, ricercatore presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e membro attivo dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME), dove partecipa attivamente alle commissioni FAD, Informatica e Andrologia. Grazie a un linguaggio chiaro e rigoroso, il corso si propone come uno strumento utile non solo per aggiornarsi, ma anche per migliorare la comunicazione con la paziente e promuovere una cultura di prevenzione condivisa.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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