Ferie sì, ma non perdiamoci di vista: come fidelizzare i pazienti anche in vacanza

L’estate è un’opportunità per fidelizzare i pazienti: scopri le migliori strategie di marketing sanitario per mantenere il contatto anche durante le vacanze.

Sommario

  1. Newsletter estiva: informare con leggerezza
  2. Social media: presenza discreta e coerente
  3. Messaggi automatici personalizzati
  4. Pianificare ora il rientro
  5. Comunicazione interna coordinata
  6. La relazione non va in vacanza

L’estate rappresenta per molti professionisti sanitari un periodo di rallentamento dell’attività clinica. I pazienti si spostano, le agende si svuotano e le visite programmate slittano a settembre. Ma proprio questo momento di apparente stasi può diventare un’opportunità preziosa per rafforzare la relazione con i pazienti e fidelizzarli nel lungo periodo.

Mantenere il contatto durante le vacanze non è solo una strategia di marketing sanitario efficace, ma un gesto di attenzione che consolida la fiducia, la reputazione dello studio e il senso di continuità nel percorso di cura.

Vediamo insieme le principali strategie per non perdersi di vista con i propri pazienti, anche sotto l’ombrellone.

Newsletter estiva: informare con leggerezza

Una newsletter ben strutturata è uno degli strumenti più semplici ed efficaci per mantenere il filo diretto con i pazienti durante le vacanze. Il tono deve essere informativo ma leggero, evitando tecnicismi e favorendo contenuti stagionali:

  • consigli per affrontare il caldo in sicurezza (soprattutto per fragili e cronici)
  • promemoria su farmaci e terapie in viaggio
  • avvisi su eventuali chiusure estive dello studio
  • suggerimenti di benessere e prevenzione
  • piccoli aggiornamenti sulle novità dello studio (nuovi servizi, personale, progetti)

Importante: la frequenza deve essere calibrata per non risultare invasiva. Una o due comunicazioni tra luglio e agosto sono sufficienti.

Social media: presenza discreta e coerente

Durante l’estate, molti utenti passano più tempo sui social, spesso in modo più rilassato. Questo è il momento ideale per utilizzare i propri canali (Facebook, Instagram, LinkedIn) in modo coerente con la propria identità professionale.

Alcune idee per contenuti estivi:

  • video o reel educativi brevi (es. “3 cose da ricordare se porti i farmaci in valigia”)
  • post umani e autentici (es. “I consigli del team per ricaricarsi in vacanza”)
  • grafiche semplici con tips su alimentazione, sonno, idratazione
  • rubriche “Domanda/Risposta” o “Falsi miti” legati alla stagione

La comunicazione social d’estate non deve promuovere direttamente prestazioni, ma mantenere la relazione attraverso contenuti utili, empatici e visivamente curati.

Messaggi automatici personalizzati

Se il tuo studio utilizza un gestionale o una piattaforma CRM, approfittane per programmare:

  • SMS di promemoria terapeutici
  • email con suggerimenti personalizzati (es. pazienti diabetici o ipertesi in viaggio)
  • messaggi di auguri per le ferie che includano una frase di cura e disponibilità

Questi automatismi aiutano a far sentire il paziente seguito anche in tua assenza, riducendo i rischi di abbandono terapeutico e migliorando la customer experience.

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Pianificare ora il rientro

Molti studi si trovano a settembre a gestire un ritorno improvviso e caotico di prenotazioni e richieste. Per evitare sovraccarichi e “effetto imbuto”, è utile:

  • offrire la possibilità di prenotare da remoto per settembre già a luglio
  • inviare promemoria automatici per check-up stagionali o esami periodici
  • attivare liste d’attesa smart da gestire online (per esempio con un semplice Google Form o tool di prenotazione)

Coinvolgere i pazienti nell’organizzazione del rientro è anche un modo per valorizzarne la responsabilità e ridurre il no-show.

Comunicazione interna coordinata

Se nel tuo studio lavorano più professionisti, è essenziale che la comunicazione estiva sia coordinata:
– messaggi coerenti
– avvisi allineati tra receptionist, social, sito e segreteria telefonica
– gestione delle urgenze definita e comunicata chiaramente

Un paziente che riceve informazioni confuse o frammentarie rischia di perdere fiducia e cercare altrove.

La relazione non va in vacanza

In sanità, fidelizzare non significa “vendere”, ma coltivare una relazione di fiducia, trasparente, costante. L’estate può diventare un momento strategico per far sentire al paziente che, anche se fisicamente lontani, il rapporto di cura prosegue.

Non serve invadere lo spazio personale: basta esserci, con garbo e attenzione, per consolidare un legame che duri ben oltre la stagione.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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