Scadenza triennio ECM, Capuano (Simedet): “Ora rivedere il dossier formativo e recuperare i crediti necessari”

Intervista al presidente della Società di Medicina Diagnostica e Terapeutica Ferdinando Capuano sulla scadenza ECM: “Aver avuto un anno di proroga non significa esser stati esentati dall’obbligo formativo”.

L’invito di Ferdinando Capuano, presidente Simedet (Società di Medicina Diagnostica e Terapeutica) a tutti i colleghi professionisti sanitari. Il 31 dicembre prossimo è l’ultimo giorno utile per accumulare i crediti ECM necessari del triennio 2020-2022, in scadenza alla fine del 2023 in virtù dell’anno di proroga. E che non ci saranno ulteriori proroghe è stato confermato sia dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che dalla delibera 2/23 approvata di recente dalla nuova Commissione nazionale ECM. All'interno specifica che l'acquisizione dei crediti formativi per il triennio 2020-2022 è consentita fino al 31 dicembre 2023, mentre c'è tempo fino al 30 giugno 2024 per spostare i crediti ai fini della certificazione.

“La formazione è importante – spiega Capuano –. Anche noi, come Simedet, lavoriamo molto su questo tema con provider istituzionali e privati”. I professionisti che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-2025 saranno esclusi dalla copertura assicurativa, trovandosi quindi privi di protezione in caso di contenzioso a loro carico. E proprio perché verrà negata “la copertura assicurativa a tutti gli operatori sanitari che non hanno assolto l’obbligo formativo”, è importante “rivedere il proprio dossier personale e recuperare i crediti che mancano. Avere un anno di proroga non significa essere esentati dall’obbligo formativo”. L’appello del presidente Simedet è dunque quello di “rivolgersi a provider qualificati per recuperare il debito di crediti e creare un dossier formativo personale”.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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