Specializzandi in Emergenza-Urgenza, dalla Simeu la ricetta per affrontare la carenza

Il Presidente Riccardi: “Attualmente, il 70% delle borse erogate non vengono concesse perché non ci sono candidati”

La carenza di personale è una delle più grandi emergenze della sanità italiana, un problema che non risparmia nessuna specialità medica. In una video-intervista, Alessandro Riccardi, Presidente nazionale SIMEU, descrive la situazione, una delle più critiche in assoluto, dell'emergenza-urgenza. “Negli ultimi 15 anni, ogni due medici pensionati è stata prevista la sostituzione di un solo specialista”, spiega il Presidente Riccardi. Ed oggi, pur volendo colmare questa lacuna, non c’è un numero sufficiente di specializzati e specializzandi. “Attualmente - continua il Presidente Simeu - il 70% delle borse erogate non vengono concesse perché non ci sono candidati. Per questo, ritengo doveroso trasmettere alle nuove generazioni la passione per questo lavoro, capace di offrire grandi soddisfazioni e gratificazioni”. 

Per il Presidente Riccardi risolvere questa carenza di personale è possibile. “Innanzitutto - dice - difendendo il ruolo di specialista dell'emergenza-urgenza. Negli ultimi anni, nei nostri ambienti sono ‘comparsi’ non specialisti o addirittura persone con competenze non del tutto equivalenti alle nostre, facendo così passare il messaggio che il nostro lavoro potesse farlo chiunque – spiega il Presidente Simeu -. Invece la realtà è piuttosto diversa: una persona specializzata in emergenza-urgenza non solo è in grado di erogare le cure più appropriate, ma sapendo bene discernere i pazienti che hanno necessità di ospedalizzazione, da quelli che possono essere dimessi, può contribuire anche al contenimento della spesa pubblica, evitando gli sprechi”. Da risolvere anche gli accessi non urgenti, che sono una quota importante, circa 25%, - aggiunge lo specialista – e causano il sovraffollamento”. Intanto la Simeu non resta a guardare: “Stiamo portando tutte queste istanze all’attenzione delle Istituzioni, non solo per un miglioramento delle condizioni di lavoro per chi già svolge la professione, ma anche per creare quei presupposti che la rendano più attrattiva per le generazioni future”. 

Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

Argomenti correlati

News e approfondimenti che potrebbero interessarti

Vedi i contenuti

La soluzione digitale per i Professionisti Sanitari

Consulcesi Club

Contatti

Via G.Motta 6, Balerna CH
PEC: consulcesisa@legalmail.it

Social media