Test di Medicina: numero chiuso abolito? La reazione degli Ordini

Si può parlare davvero di numero chiuso abolito? Vediamo cosa dice il testo approvato dal Comitato ristretto della Commissione Cultura del Senato

Il Comitato ristretto della Commissione Cultura del Senato ha approvato il testo base della delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Protesi dentaria e in Medicina veterinaria. Ma questo significa che stiamo davvero andando verso l’eliminazione del Numero chiuso, come si è letto un po’ ovunque in questi giorni? Facciamo il punto.

La dichiarazione del Senatore Marti sull’abolizione del Numero chiuso

Stop al numero chiuso a Medicina. L’odioso sistema che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più!”. Così il Senatore Roberto Marti, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport del Senato della Repubblica in un post pubblicato su Instagram nei giorni scorsi. “Sono davvero soddisfatto – aggiunge – per l’adozione, da parte del comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in commissione Istruzione al Senato. In questo modo offriremo ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario e di verificare anche la propria vocazione. È stato un lavoro intenso che corona l’impegno preso dalla Lega in campagna elettorale”. Il post si conclude con la frase “un’altra promessa mantenuta!”. Ma si può parlare davvero di promessa mantenuta? Vediamo cosa dice il testo approvato (e che, come dichiarato dallo stesso Senatore, deve ancora affrontare il suo iter legislativo).

Cosa prevede il testo

Il testo approvato incarica il Governo di emettere, entro dodici mesi dall'entrata in vigore di questa legge, uno o più decreti legislativi per rivedere le modalità di accesso ai corsi menzionati precedentemente. Questo è in conformità con gli articoli 32 e 34 della Costituzione e nel rispetto dell'autonomia delle università.

Nell'adempimento di questo incarico, il governo seguirà i seguenti principi e criteri:

  • L'iscrizione al primo semestre di questi corsi di laurea sarà aperta.
  • Saranno identificate le discipline comuni che devono essere insegnate nel primo semestre di questi corsi, garantendo programmi uniformi e coordinati e l'armonizzazione dei piani di studio.
  • L'ammissione al secondo semestre sarà condizionata al superamento di tutti gli esami del primo semestre e alla collocazione in una graduatoria nazionale di merito.
  • Sarà garantito il riconoscimento dei crediti formativi universitari ottenuti negli esami del primo semestre per consentire ai non ammessi al secondo semestre di continuare in un diverso corso di studi.
  • Si individueranno modalità per consentire l'iscrizione a corsi di laurea diversi e per consentire l'iscrizione oltre i termini ordinari.
  • Si terrà conto del fabbisogno di professionisti nel servizio sanitario nazionale per mantenere sostenibile il numero di iscrizioni ai corsi.
  • Si allineeranno i posti disponibili per i corsi di laurea con i posti disponibili per l'accesso ai corsi post-laurea.
  • Si introdurrà un sistema di monitoraggio dei fabbisogni del personale sanitario per intervenire dove ci sono carenze.
  • Il numero di studenti iscritti al primo semestre non influenzerà il finanziamento delle università.
  • Si ristrutturerà l'offerta formativa universitaria tenendo conto dei requisiti richiesti dalle rispettive classi di laurea.
  • Si consentirà agli studenti di svolgere attività teorico-pratiche sotto la guida di tutor.
  • Si promuoveranno percorsi di orientamento e di sviluppo delle vocazioni per gli ultimi tre anni di scuola secondaria superiore, anche attraverso tirocini, e percorsi di preparazione ai corsi di laurea anche in collaborazione con le università per studenti e diplomati delle scuole superiori.

Cosa significa tutto ciò? Che l'ammissione al primo semestre sarà aperta a tutti. Gli studenti dovranno affrontare gli esami del primo semestre, che saranno standard per tutte le università italiane. Successivamente verrà compilata una graduatoria solo per coloro che avranno superato tutti gli esami del primo semestre. I dettagli operativi saranno definiti dal ministero entro dodici mesi dall'approvazione della legge. Insomma, il Numero chiuso non verrà abolito ma, semplicemente, la selezione degli studenti verrà fatta alla fine del primo semestre, ovviamente del primo anno.

Anelli (FNOMCeO): “Contrari ad abolizione Numero chiuso”

“Restiamo fermamente contrari all’abolizione del numero programmato a Medicina. Per questo apprezziamo l’intenzione del Legislatore di correlare il numero degli studenti ai fabbisogni di professionisti e al numero delle borse di specializzazione. Nutriamo tuttavia perplessità sulle modalità di attuazione, che auspichiamo siano presto chiarite”. Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, in merito al testo approvato. “Allo stesso modo valutiamo positivamente – continua Anelli – il fatto che nel provvedimento sia in qualche modo normato il percorso, già messo in atto dalla FNOMCeO insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito, dei Licei a curvatura biomedica, e che sia riconosciuto il ruolo degli Ordini. Proponiamo inoltre di anticipare il semestre di orientamento, spostandolo al periodo precedente l’inizio dell’anno accademico, per dar modo agli studenti di sostenere gli esami per la graduatoria di accesso già a settembre. L’Università curerebbe la preparazione gratuita alle materie oggetto d’esame tramite l’organizzazione di corsi anche in modalità asincrona”, conclude Anelli.

 

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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